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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 11/2006 - NOVEMBRE 2006 |
Porti
La AP Møller-Maersk sospinta dalla propria branca portuale
La APM Terminals si è rivelata come il segmento dai maggiori profitti dell'impero containerizzato della AP Møller-Maersk, in seguito alla pubblicazione il mese scorso da parte del gruppo dei propri risultati relativi a metà annata.
La divisione trasporto marittimo containerizzato ed attività correlate del gruppo - le altre divisioni della AP Møller-Maersk sono quelle relative a cisterne ed altre attività marittime, petrolio e gas, vendita al dettaglio ed altre società tra cui i cantieri di Odense, la Martinair ed una quota nella Danske Bank - ha fatto registrare una perdita netta di 3,69 miliardi di corone danesi (607 milioni di dollari USA), rispetto a profitti per 5,043 miliardi di corone danesi (871 milioni di dollari USA) nei primi sei mesi del 2005.
Il netto calo si è verificato malgrado l'incremento del 47% delle entrate, che quest'anno hanno totalizzato 75,36 miliardi di corone danesi (12,4 miliardi di dollari USA) rispetto ai 51,19 miliardi di corone danesi (8,84 miliardi di dollari USA) dello stesso periodo dello scorso anno.
Secondo la società, si è trattato di una conseguenza delle difficoltà di integrazione dei sistemi informatici della P&O Nedlloyd, che essa aveva acquisito lo scorso anno, le quali avevano comportato problemi nelle procedure di fatturazione.
Inoltre, le tariffe di nolo medie sono diminuite del 5% e la mancanza di crescita dei volumi trasportati dalla Maersk Line di nuova denominazione si è aggiunta ad un aumento del 50% dei prezzi del carburante.
Anche la sua consociata Safmarine, partecipata totalmente, ha dovuto attraversare un periodo molto caldo, mentre la divisione autotrasporto ha fatto registrare un risultato al di sotto di quello dello scorso anno ed il costruttore di contenitori Maersk Container Industrie ha riportato una perdita.
Tuttavia, la pubblicazione conteneva una fievole lode alla sua branca terminalistica: "Il risultato complessivo della APM Terminals in relazione alla prima metà dell'anno è stato leggermente superiore a quello del corrispondente periodo del 2005, e tuttavia ad un livello modesto, influenzato in positivo dai mutati periodi di deprezzamento ed in negativo dall'incremento delle attività di investimento nell'allestimento e nell'implementazione di nuovi terminals".
Come ci si aspettava, i terminals già funzionanti hanno fatto registrare in generale un risultato ben più soddisfacente di quello della prima metà del 2005.
Nel corso del periodo in questione, la APMT ha sottoscritto accordi di concessione nel porto vietnamita di Cai Mep, a Le Havre ed a Wilhelmshaven; ha incrementato la propria quota di partecipazione nel porto indiano di Pipavav; ha rilevato la gestione del nigeriano Apapa per la cifra di 1 miliardo di dollari USA; infine, ha movimentato le proprie prime navi a Zeebrugge e Mumbai.
(da: Cargo Systems, ottobre 2006, pag. 11)
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