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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 11/2006 - NOVEMBRE 2006 |
Porti
Prestazioni diverse per i porti nordamericani nel 2006
In relazione al periodo gennaio-luglio 2006, i risultati containerizzati complessivi presso le principali porte d'accesso statunitensi e canadesi sono aumentati dell'8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per 21,58 milioni di TEU. Come mostra la tabella, presso i porti sono state registrate prestazioni di vario tipo, dalla diminuzione dei volumi alla crescita del 25% (nel caso di Vancouver, nello stato canadese della British Columbia).
Cumulativamente, i porti della California meridionale di Los Angeles e Long Beach hanno movimentato una cifra vicina ai 9 milioni di TEU, oltre il 40% rispetto al totale, e si sono fatti concorrenza testa a testa (con una crescita, rispettivamente, del 10,2% e 10,5%). Ciò contrasta con le loro prestazioni dell'intero anno 2005, quando i volumi di Los Angeles si erano incrementati del solo 2,2%, rispetto al 16,1% di Long Beach.
Secondo alcune congetture, la stagione di punta statunitense quest'anno sarebbe iniziata più presto del solito. Los Angeles ha movimentato 761.326 TEU a luglio (inclusi 404.664 TEU di carichi di importazione), più che in qualsiasi altro mese dell'anno.
Secondo una fonte, un altro fattore che spiega la crescita dei due porti consiste nell'incremento della propria quota di mercato della Costa Occidentale degli Stati Uniti. Come mostra la tabella, la crescita dei risultati quest'anno è stata del solo 3,6% a Tacoma (per 1,16 milioni di TEU), mentre si è addirittura verificato un calo del 3,7% a Seattle (per 1,12 milioni di TEU).
RISULTATI CONTAINERS PRESSO I PRINCIPALI PORTI NORDAMERICANI
DA GENNAIO A LUGLIO 2006 |
Porti |
Risultati (TEU)
gennaio-luglio 2006 |
Crescita %
gennaio-luglio 2005/06 |
Los Angeles |
4.620.000 |
+10,2 |
Long Beach |
4.110.000 |
+10,5 |
New York/New Jersey1 |
2.100.000 |
+10,0 |
Oakland |
1.360.000 |
+7,8 |
Vancouver |
1.230.000 |
+25,0 |
Savannah |
1.210.000 |
+15,1 |
Tacoma |
1.160.000 |
+3,6 |
Charleston |
1.150.000 |
-1,4 |
Seattle |
1.120.000 |
-3,7 |
Virginia |
1.110.000 |
+5,2 |
Houston |
923.720 |
+4,0 |
Montreal |
748.583 |
+5,1 |
Jacksonville |
447.357 |
+1,1 |
Halifax |
310.269 |
-0,8 |
Totale |
21.580.000 |
+8,2 |
Nota: 1 = per New York/New Jersey i dati sono stimati e basati sul periodo gennaio-giugno 2006
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Fonte: porti
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Ciò contrasta con i risultati relativi al periodo gennaio-dicembre 2005, allorquando i volumi sono aumentati del 17,6% e quelli di Tacoma del 15%.
Seattle si aspetta un aumento della crescita per il 2007, allorquando la MSC (Mediterranean Shipping Company) inizierà a farvi scalo, e spera che il progetto finalizzato alla conversione del Terminal 30 in un terminal contenitori venga approvato dalla Commissione Portuale.
L'elevata crescita di Vancouver è stata attribuita principalmente alla migrazione di due servizi Asia-America in questo porto dal vicino Fraser River. Nel contempo, ci si aspetta che aumenti la crescita dei volumi a Portland, che quest'anno ha movimentato 107.602 TEU, ora che il progetto inerente al dragaggio del fiume Columbia sta andando avanti.
Sulla Costa Orientale degli Stati Uniti, il porto di Savannah ha continuato a registrare una crescita sostenuta (15,1% per 1,21 milioni di TEU). La capacità di ormeggio e di magazzinaggio di Savannah è stata recentemente incrementata ed i dettaglianti Target ed IKEA stanno realizzando ciascuno altri 4 milioni di piedi2 di spazi distributivi nei pressi del porto.
I volumi presso il concorrente sud-orientale di Savannah, Charleston, sono diminuiti dell'1,4%; all'Autorità Portuale dello Stato della South Carolina è stata attribuita una riduzione del 4% dei carichi in esportazione e del 15% di quelli in importazione.
Nella seconda metà del 2006, diversi porti della Costa Orientale degli Stati Uniti hanno tratto vantaggio dall'inaugurazione del servizio tutto-mare EC3 Asia-Costa Orientale USA della Grand Alliance/New World Alliance. Inoltre, l'allacciamento AWE-5 della CKYH Alliance ad agosto ha aggiunto Charleston ai suoi porti di scalo.
(da: Containerisation International, ottobre 2006, pag. 29)
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