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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 12/2006 - DICEMBRE 2006 |
Porti
Inizia la costruzione di un nuovo porto turco
I piani relativi ad un nuovo terminal containers a Belde, situato sullla riva asiatica di Istanbul, hanno effettuato un altro passo avanti dopo la rivelazione che la disputa tra l'operatore terminalistico turco Marport ed i suoi soci potrebbe essere vicina ad una soluzione.
Alp Capa, specialista dei servizi alla clientela alla Marport, dichiara: "Il progetto è rimasto sospeso a causa di una disputa sulle quote azionarie con il nostro socio, il proprietario dei terreni. Adesso dobbiamo aspettare tre/quattro settimane per vedere se si riesce a pervenire ad una soluzione e poi procederemo al completamento della costruzione".
Capa aggiunge che l'infrastruttura è realizzata all'85% e che, se venisse raggiunto un accordo, ci si aspetta il lancio delle operazioni nel giro dei prossimi 8/11 mesi.
"Ciò che abbiamo in programma di fare è di dare il via alle varie fasi e la capacità di ciascuna fase dipenderà dai dirigenti addetti allo sviluppo" aggiunge Capa.
Lo stesso Capa ha poi detto che l'infrastruttura è finalizzata al servizio del mercato del Mar Nero, così come a provvedere alle carenze di capacità del lato asiatico allorquando l'infrastruttura gestita dallo stato a Haydarpasa chiuderà.
"Haydarpasa cesserà completamente le operazioni in un paio d'anni e noi stimiamo che, dei 340.000 TEU che movimenta ogni anno, il 40% circa saranno trasferiti sulla riva europea, mentre noi accoglieremo il restante 50% circa".
Tuttavia, il servizio alla regione del Mar Nero in crescita resta la motivazione primaria del progetto di Belde. "Belde sarà in grado di ormeggiare le navi più grandi, dal momento che dispone di un pescaggio naturale di 16,5 metri, che lo rende il terminal dotato della maggiore profondità tra tutti quelli della zona. Di conseguenza, ravvisiamo che esso possa fare concorrenza a Gioia Tauro, al Pireo ed a Costanza, che al momento controllano virtualmente tutti i traffici di transhipment relativi al Mar Nero".
Anche nel Golfo di Smirne, la nuova infrastruttura di Robert Yildirim, lo Yilport, dovrebbe avviare le operazioni nel terzo trimestre del 2007.
La Mitsui fornirà tre gru a cavaliere bordo-costa con uno sbraccio di 50 metri, nonché 12 RTGs con una portata di sette file più una corsia di camion ed in grado di movimentare un contenitore su altri cinque. I finanziamenti erano stati assicurati tramite la GE Transportation Finance, ma ultimamente Yildirim ha deciso di acquistare l'equipaggiamento mediante flussi di cassa esistenti.
Yildirim non ritiene che l'esplosione dello sviluppo terminalistico nella zona possa condurre ad un eccesso di capacità: "I traffici containerizzati stanno crescendo del 15% circa ogni anno in Turchia. Tuttavia, i traffici del Mar Nero stanno esplodendo con una percentuale di crescita del 25%. Attualmente, non ci sono timori di sovracapacità per lo sviluppo dello Yilport, del DP World a Yarimca e del Belde.
Abbiamo ricevuto attestati di interesse ed una strepitosa domanda da parte dei vettori per cominciare a lavorare con lo Yilport nel 2007".
(da: Cargo Systems, novembre 2006, pag. 7)
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