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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 10/2008 - OTTOBRE 2008
Industria
Fantuzzi venduta alla Terex
La Terex Corp, ditta con sede negli Stati Uniti, ha sottoscritto
un accordo definitivo finalizzato all'acquisizione del produttore di
attrezzature portuali Fantuzzi, che si trovava in difficoltà.
Si sa che la Terex ha battuto la concorrenza di vari operatori,
tra cui la Konecranes.
La Terex verserà 215 milioni di euro per la Fantuzzi;
secondo gli esperti del settore, sembra che si tratti di un prezzo
molto buono per la transazione.
La Terex ha confermato che la vendita è stata portata a
termine mediante una procedura d'asta e che l'analisi del valore e
delle condizioni aziendali era cominciata prima dell'instaurazione
del dialogo con Luciano Fantuzzi, fondatore e presidente della
società con sede in Italia.
La Fantuzzi gestisce impianti produttivi in Italia, Germania e
Cina.
Il portafoglio dei prodotti della società comprende gru
bordo-costa e RTG (34%), straddle carrier (30%), impilatrici ed
elevatori a forca (28%) e gru portuali mobili.
La società inoltre dispone di 17 filiali di vendita e
servizi in tutto il mondo, impiegando oltre 120 tecnici.
"Uno dei punti di forza della Fantuzzi consiste nella sua
affermata presenza in tutto il mondo al servizio di una base
clientelare specializzata di porti" afferma Ronald DeFeo,
presidente e c.e.o. della Terex.
Egli ravvisa che la società sarà integrata
nell'ambito delle attività della Terex Cranes
Nel corso di una conferenza con gli investitori, DeFeo ha lodato
le prestazioni delle operazioni della Fantuzzi in Germania ed in
Cina.
A suo giudizio, nel contesto di quelle attività è
presente una tecnologia che offrirà alla Terex vantaggi
operativi nelle sue altre operazioni con gru.
C'è l'opportunità di far leva sulle attività
cinesi, dichiara DeFeo, tale da far crescere la quota di mercato
nella Cina stessa, che attualmente rappresenta il 10-15% delle
vendite della Fantuzzi.
Commentando le attività inerenti alle straddle carrier
Noell di proprietà della Fantuzzi in Germania, DeFeo afferma:
"La tecnologia AC diesel-elettrica ci offre un'importante
proposta di valore rispetto alla guida meccanica ed idrostatica - di
cui dispongono diversi concorrenti - che comporta una migliore
economia di carburante e minori costi di manutenzione".
DeFeo aggiunge che la tecnologia elettronica della ditta
potrebbe essere vantaggiosa per le attività della Terex
Crane.
Ammette, poi, che le prestazioni di alcune delle attività
italiane della Fantuzzi sono state scarse a causa del fatto di
"dover operare talora in difficili circostanze" ma
aggiunge che "lì vi sono anche alcune delle opportunità
davvero eccellenti che ci si presentano".
Sottolineando il fatto che le attività italiane erano
fondamentalmente solide, DeFeo afferma che ci sono opportunità
per "razionalizzarle e migliorarle".
Ha poi alluso ai potenziali tagli di personale
nell'organizzazione della Fantuzzi, commentando: "Se dovessimo
effettuare riduzioni, la questione è quanto ciò
costerà".
Tuttavia, DeFeo ha dichiarato che nella Fantuzzi esiste un certo
numero di figure-chiave nella dirigenza che la Terex apprezza e che
nelle attività della Terex Cranes sono necessarie le qualità
di tali esperti.
La Terex è specializzata in attrezzature da miniera e per
la costruzione di infrastrutture e ha una presenza solo minore
nell'attività inerente alle attrezzature portuali.
La PPM Terex, che produce una gamma di impilatrici in Francia,
ha una produzione di circa 150 unità all'anno, con un giro
d'affari di circa 45 milioni di dollari USA.
"La linea produttiva di reachstacker della Terex si
attaglia bene alla più ampia gamma di attrezzature della
Fantuzzi.
Assieme, costituiremo il secondo operatore a livello globale nel
settore delle impilatrici e delle unità per la movimentazione
di contenitori ad asta fissa.
C'è una sovrapposizione minima dal punto di vista
geografico e dei clienti, di modo che si formano buone sinergie fra
le nostre attuali attività, che ci aiutano a risolvere il
problema che era costituito da quella che in qualche modo era una
gamma produttiva orfana nella nostra famiglia" dichiara DeFeo.
La Fantuzzi aveva entrate per quasi 447 milioni di euro nel 2007
e si sa che stava conseguendo profitti in tutte e otto le sue
società.
Tuttavia, la società si era dovuta accollare debiti per
diversi anni dopo avere emesso obbligazioni per 125 milioni di euro
nel 2001.
Le sue difficoltà finanziarie avevano raggiunto l'apice
nel 2004, momento in cui le obbligazioni erano state ristrutturate.
In seguito, erano corse voci circa un possibile lancio sul
mercato alla fine del 2006, quando la Fantuzzi aveva stipulato
accordi finanziari strategici che le avevnoa procurato risorse per
75 milioni di euro sotto forma di mutui convertibili, che erano
stati utilizzati per ripagare parte dei debiti non saldati.
La società stava cercando un acquirente per le proprie
attività sin dall'inizio di quest'anno.
La Kalmar è stata scartata in questo senso per problemi
di anti-trust.
La necessità di vendere era stata accentuata dai
rimanenti 55 milioni di euro che avrebbero dovuto essere versati a
luglio di quest'anno (ma la scadenza non è stata onorata).
DeFeo ha confermato che il debito non saldato di 55 milioni "fa
parte della transazione che abbiamo concluso" sebbene egli poi
non abbia voluto esprimere commenti sulla possibilità che la
vendita dipendesse da una rinuncia del detentore dell'obbligazione.
Ci si aspetta che l'accordo venga concluso nel quarto trimestre
dell'anno, a seconda dell'approvazione dell'autorità europea
per la concorrenza.
Phil Widam, dirigente della Terex, ha dichiarato agli
investitori che ciò non avrebbe comportato conseguenze sul
programma di riacquisto della quota della Terex.
"Le decisioni sul capitale non dipendono necessariamente da
un'acquisizione" ha dichiarato.
"Noi consideriamo la nostra struttura complessiva di
gestione del capitale.
Come abbiamo fatto nel quarto trimestre dell'anno scorso,
opportunisticamente ricorreremo ad un finanziamento dove sarà
necessario".
DeFeo ha riassunto la logica strategica seguita per questa
acquisizione dicendo: "Essa fornisce un'allettante opportunità
di crescita nell'area intermodale delle infrastrutture ed io ritengo
che quasi tutti saranno d'accordo sul fatto che, a lungo termine, il
trasporto intermodale rappresenta un'area di crescita decisiva.
Chiaramente, si tratta di un'estensione logica di quanto
facciamo.
Si adatta alla nostra strategia di allargare la nostra presenza
in categorie di prodotto correlate.
I prodotti-chiave hanno grandi opportunità di mercato
davanti a sé.
Le attrezzature portuali stanno traendo vantaggi dalla crescita
dei traffici containerizzati e dalla globalizzazione". (da:
Cargo System, settembre 2008, pag. 5)
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