Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:20 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 2/2010 - FEBBRAIO 2010
Progresso e tecnologia
Una ventata di novità nel settore della formazione
portuale
Nel mercato dei simulatori di gru, soggetto ad una severa
concorrenza, fornitori di nuova generazione stanno agitando le acque
fra i fornitori tradizionali: le università.
Queste istituzioni educative stanno utilizzando sempre più
le proprie competenze allo scopo di offrire alternative ad un
pubblico affamato di nuove idee.
La Virtualy con sede a Rio de Janeiro, ad esempio, si è
associata con la UFRJ (Universidade Federal de Rio de Janeiro),
mentre il LISITT (Istituto per la Robotica dell'Università di
Valencia) funge quale operatore in proprio nell'ambito di questo
mercato in espansione.
La Virtualy ha già venduto due simulatori di gru in
Italia, uno dei quali è stato acquistato dall'Autorità
Portuale di Genova.
All'inizio, essa costruiva simulatori per le operazioni di gru a
cavaliere e da piazzale, sebbene la sua gamma ora si estenda a
comprendere le impilatrici ed i trattori da terminal.
Il LISITT, dal canto suo, nel 1997 ha fornito alla Sevasa,
società di stivaggio statale presso il porto spagnolo di
Valencia, un simulatore di gru a cavaliere dotato di grafica 3D in
tempo reale.
Tale fornitura nel 1999 è stata seguita dalla seconda
fase dello sviluppo, che ha aggiunto nuove caratteristiche, quale la
vista laterale per gru a cavaliere montate su gomma, convenzionali,
portuali mobili e a cavaliere da banchina, assicurando altresì
la simulazione delle operazioni con trattore Mafi.
L'esperienza della Sevasa con i simulatori viene ora utilizzata
per trarre vantaggio dal progetto europeo Optimus.
“In passato, i portuali di Valencia venivano addestrati su
vere gru. Tuttavia, non era produttivo toglierle dal normale
servizio a soli fini di addestramento.
L'introduzione dei simulatori ha contribuito a ridurre il numero
dei fermi gru e ha inoltre ridotto notevolmente i rischi per la
salute e la sicurezza personale nel corso dell'addestramento”
spiega un portavoce della Sevasa, aggiungendo che adesso basta
impiegare poche ore nell'uso di gru reali a fini di formazione.
Il simulatore di Valencia consente la ripetizione di manovre ed
esercizi, mentre l'addestramento può essere condotto secondo
un'ampia varietà di condizioni simulate.
Fra queste ultime, vi sono il cattivo tempo (quali vento e
pioggia), il lavoro con equipaggiamento guasto o il lavoro notturno.
Secondo la Sevasa, non sarebbe percorribile l'ipotesi di
acquisire un'esperienza simile utilizzando le gru vere.
Il direttore della società Virtualy, Marcus Gandier,
ritiene che la buona esperienza conseguita dagli operatori
terminalistici e dalle autorità portuali di tutto il mondo
potrebbe anche spingere i porti brasiliani in via di ammodernamento
ad acquistare simulatori.
“Sappiamo che quanto più possiamo avvicinarci
all'ambiente di addestramento reale, tanto più possiamo
renderlo accurato e di conseguenza realistico.
Pertanto, abbiamo sviluppato un ambiente basato il più
possibile su vere cabine, duplicando tutto ciò che un
operatore potrebbe trovare” afferma Gandier.
A questo riguardo, il sistema di movimento nei simulatori della
sua società è molto importante, così come la
concezione del controllo di movimento.
La Virtualy, pertanto, desidera ricreare un ambiente più
vicino possibile a quello reale, dal momento che la società
ha sviluppato i propri sistemi 3DOF o &DOFmotion, che includono
specifici algoritmi inerenti alle problematiche.
“Noi riteniamo che i simulatori di gru siano una parte
essenziale dell'addestramento, perché tengono bassi i costi
complessivi della formazione, migliorando nel contempo la sicurezza
dal momento in cui l'operatore comincia a lavorare in banchina”
dichiara Gandier.
L'istruttore è in condizione di decidere il grado di
difficoltà
Infatti, Gandier sottolinea come vi siano certe procedure che
possono essere eseguite solo per mezzo di un simulatore.
Ad esempio, sarebbe inaccettabile commettere errori nel corso
dell'addestramento sul lavoro.
Tuttavia, gli istruttori di simulatori possono mettere gli
allievi in situazioni assai pericolose, in cui essi vengono messi a
confronto di una combinazione delle peggiori condizioni
meteorologiche possibili con la peggiore visibilità
immaginabile, osservando di conseguenza come essi se la cavano nei
casi di emergenza.
Anche il simulatore di Valencia è stato realizzato per
essere il più realistico possibile.
La cabina ed i controlli sono identici a quelli di una gru vera,
mentre anche le ombre che si formano in particolari periodi del
giorno ed in occasione di particolari condizioni di tempo sono assai
realistiche.
Infatti, il simulatore è stato realizzato allo scopo di
ricreare molte diverse variabili che si possono incontrare nel corso
di una tipica giornata di lavoro.
Fra queste ultime si possono comprendere la pioggia, il vento e
la nebbia, così come le diverse condizioni di luce e rumore,
che sono identiche a quelle sperimentate dagli operatori che
utilizzano gru vere.
Fra le operazioni previste, gli allievi imparano ad avviare e
fermare una vera gru; caricare e scaricare un camion; intraprendere
le movimentazioni a bordo della nave; controllare i blocchi
d'angolo; lavorare con contenitori di 20 e 40 piedi; modalità
operative manuali ed automatiche; infine, come girare le ruote su
una RTG per cambiare corsia.
Tuttavia, il portavoce della Sevasa ammette che un simulatore
non potrà mai essere la stessa cosa della realtà;
riconosce come esso, peraltro, sia sufficientemente reale da far sì
che gli allievi acquisiscano le necessarie conoscenze e competenze
in tutte le operazioni che dovranno espletare dal momento della
conclusione del loro addestramento.
È significativo che i simulatori della Virtualy possano
essere configurati per combinare l'uso dei diversi elementi di
equipaggiamento in una sola stazione di lavoro.
Pertanto, si possono offrire configurazioni multiple di gru a
cavaliere da banchina, unitamente con un addestramento che utilizza
congegni navali, gru portuali mobili ed altre forme di attrezzature
di carico.
Mentre ciò senza dubbio contribuisce a farne materia di
investimento, uno studio condotto dal Porto di Genova ha altresì
dimostrato come la formazione di portuali senza simulatori riduca i
profitti annuali di circa 2 milioni di euro, poiché i
lavoratori novizi sono più lenti, il che comporta tempi di
lavorazione-nave più lunghi, oltre al fatto di renderli
maggiormente soggetti ad incidenti.
“Le nuove reclute addestrate sui simulatori acquisiscono
esperienza senza pregiudizio per le operazioni sulla banchina.
Allo stesso tempo, si possono addestrare i lavoratori ad essere
molto più flessibili, aiutandoli perciò ad effettuare
operazioni con vari tipi di equipaggiamento.
Infine, investendo in simulatori i porti ed i terminal
dovrebbero essere in grado di tagliare il proprio budget complessivo
inerente alla formazione” dichiara Gandier.
La Sevasa calcola il ritorno sugli investimenti alla luce del
numero di ore che si possono risparmiare prima che l'operatore sia
pronto per lavorare su una vera gru, nonché della riduzione
del numero di fermi-macchina e dei rischi per la salute e la
sicurezza dei dipendenti. (da: portastrategy.com, 11.02.2010)
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore