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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 4/2010 - APRILE 2010
Trasporto intermodale
Calo del solo 3,7% per il Duisport
Il più grande porto interno d'Europa sul fiume Reno a
Duisburg ha sperimentato un calo del solo 3,7% nei traffici
containerizzati che sono transitati attraverso i propri quattro
terminal contenitori lo scorso anno.
I traffici sono ammontati complessivamente a 1,82 milioni di
TEU.
Il risultato in questione si confronta positivamente con il
declino medio dei traffici containerizzati marittimi di Rotterdam,
Anversa e Zeebrugge, attestatosi al 10,8%, sino a 19,3 milioni di
TEU, il che suggerisce che siano stati attirati più carichi
infraeuropei.
Il trasporto ferroviario ha sperimentato la diminuzione
maggiore, essendo sceso del 6,5% sino a 605.000 TEU, seguito dal
trasporto fluviale su chiatta con un calo del 3,1% sino a 348.000
TEU, mentre il trasporto stradale è diminuito dell'1,8% sino
a 868.000 TEU.
La discesa del trasporto ferroviario potrebbe sembra
sorprendente, dati i suoi vantaggi di natura ambientale, ma riflette
una linea di tendenza pan-europea nei confronti dell'utilizzazione
dei camion nel corso della recessione.
Ad esempio, il maggiore operatore di merci infra-europeo
nell'ambito del mercato ferroviario, la Kombiverkehr, ha
sperimentato una diminuzione del 16% nei traffici dello scorso anno.
Nel complesso, sono state movimentate 855.553 consegne per 1,711
milioni di TEU.
Facendo forse buon viso a cattivo gioco rispetto a questo
argomento, il direttore generale Robert Breuhahn ha dichiarato: “È
stato doloroso, ma la situazione riflette i problemi verificatisi in
settorichiave, come le industrie automobilistiche, chimiche e
siderurgiche”.
Data l'estensione della crisi economica globale all'inizio
dell'anno, la società con sede in Germania temeva perdite
ancora peggiori e si aspettava un calo complessivo del 20%.
Il traffico intermodale della concorrente Hupac (esclusa la sua
attività di autostrada viaggiante) è diminuito del
12,9% nel 2009, sino a 597.286 consegne, di modo che essa non è
stata la sola a subire perdite, anche se l'operatore con sede in
Svizzera è più specializzato nel mercato transalpino
nord-sud.
I risultati della Kombiverkehr, migliori di quanto non ci si
aspettasse, derivano principalmente dalla lieve ripresa dei traffici
nel corso della seconda metà dell'anno, nonché dal
fatto che la maggior parte degli operatori di treni hanno mantenuto
i propri prezzi a livelli ragionevoli, pur apportando concrete
migliorie alla puntualità.
Nel 2010 ci si aspetta una crescita, in particolare in
mercati-chiave quali la Turchia ed i Paesi Bassi.
I traffici di Rotterdam sono già aumentati del 30% lo
scorso anno, a causa in parte dei crescenti interessi della
Kombiverkehr nei confronti dei traffici marittimi, piuttosto che
delle sole attività “interne” infraeuropee.
Malgrado ciò, la quota della ferrovia nei traffici
marittimi relativi al Benelux resta ancora ferma al solo 11%.
Commentando i risultati complessivi di Duisburg, Erich Staake,
amministratore delegato dell'Autorità Portuale di Duisburg,
ha dichiarato: “I nuovi servizi ferroviari quale il Glückauf
Express in tutta la regione della Ruhr, nonché la strategia
di porta d'accesso del Logport II, ci hanno consentito di generare
carichi in più persino nel corso della recessione.
Siamo anche stati in grado di mantenere il trasporto su tali
livelli perché ci concentriamo sempre su una stretta
collaborazione con i nostri numerosi partner nel Duisport.
È questo, ciò che garantisce l'alta qualità
del nostro porto”.
Una delle ultime reclute del Duisport è la Danone Waters,
che nel corso di quest'anno vi trasferirà da Hockenheim parte
del proprio centro di distribuzione per la Germania e l'Europa
Orientale. (da: Containerisation International, 01.04.2010)
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