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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 6/2010 - GIUGNO 2010
Trasporto intermodale
Eurotunnel compra la GB Rail Freight
La Eurotunnel ha acquisito la GBRf (GB Rail Freight), terza
società ferroviaria del Regno Unito, dal First Group per una
cifra che non è stata rivelata, ma che, a detta della
Reuters, dovrebbe aggirarsi attorno a 26,3 milioni di euro.
L'iniziativa porta l'operatore anglo-francese
dell'infrastruttura del Tunnel della Manica ancora più in
seno al mercato del trasporto merci, facendo seguito alla sua
acquisizione degli interessi di trasporto merci ferroviario della
Veolia in Francia lo scorso mese di ottobre.
Commentando l'accordo, Jacques Gounon, presidente ed
amministratore delegato dell'Eurotunnel, ha dichiarato:
“L'Eurotunnel è sempre stato un importante collegamento
fra il Regno Unito e la Francia.
L'acquisizione della GBRf costituisce una ulteriore espressione
del nostro impegno nel Regno Unito e della nostra fiducia nel
potenziale in esso insito.
Le crescenti preoccupazioni in ordine all'ambiente e la sempre
maggiore esigenza di trasporto merci sia sulle lunghe che sulle
brevi distanze stanno a significare che il trasporto ferroviario è
un mercato in buona salute”.
Dal momento che assicura un'ampia gamma di servizi ferroviari
nel Regno Unito, fra cui diversi treni-blocco per la MSC, oltre ad
un paio di treni-blocco comuni a vari utenti, la GB Rail Freight è
in buona posizione per dare il via a nuovi servizi alla volta della
Francia congiuntamente a Europorte 2, la consociata della Eurotunnel
nel cui ambito attualmente risiedono gli interessi francesi della
Veolia.
Tuttavia, la francese SNCF e la tedesca Deutsche Bahn potrebbero
non ritenere tale iniziativa una concorrenza salutare, dal momento
che la Eurotunnel fornisce la trazione ai loro treni attraverso il
Tunnel della Manica, di modo che si potrebbe dire che essa sia in
conflitto di interessi.
Forse la fine del gioco sarà costituita dall'acquisizione
della Eurotunnel stessa, dal momento che circa la metà delle
quote azionarie della Eurotunnel sono detenute da quasi 500.000
investitori privati da lungo tempo in sofferenza, mentre le quote
residue appartengono ad altri speculatori quali la Goldman Sachs
Infrastructure Partners, la Prudential e la M&G.
Tuttavia, è dubbio che la Direzione per la Concorrenza
dell'Unione Europea possa consentirlo senza condizioni, dato il suo
desiderio di creare una maggiore - e non minore - concorrenza.
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