Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 8/2010 - AGOSTO 2010
Trasporto fluviale
La rotta verde della Germania
Riscontrare elementi positivi nella recessione dello scorso anno
non è facile, ma la crescita dei contenitori movimentati via
chiatta da Anversa e Rotterdam alla volta dei terminal fluviali
interni potrebbe essere senza dubbio uno di loro.
Oltre un terzo del traffico dell'hinterland di Rotterdam (il
maggiore d'Europa) è stato movimentato con quella modalità
nel 2009 (2.269.000 TEU su 6.869.000 TEU), rispetto al 30% nel 2008,
mentre quello di Anversa (il terzo d'Europa) si è
incrementato dal 32,4% al 34,8%.
Ciò è dovuto a diversi fattori, fra cui la minore
congestione dei terminal contenitori di Anversa e Rotterdam, che ha
consentito alle chiatte di ormeggiare più facilmente
(migliorando di conseguenza l'affidabilità degli orari),
l'accresciuta consapevolezza ambientale ed i crescenti livelli di
congestione delle autostrade.
Inoltre, un numero maggiore di contenitori è stato
riempito e svuotato all'interno piuttosto che sulla costa.
Ad esempio, il più grande porto interno d'Europa, situato
nella città tedesca di Duisburg, sul Reno, ha sperimentato un
calo del solo 3,7% dei traffici containerizzati lo scorso anno,
vedendo così diminuire i propri risultati fino a 1,82 milioni
di TEU, mentre i traffici marittimi di Rotterdam, Anversa e
Zeebrugge sono diminuiti di un molto più elevato 10,8% sino a
19,3 milioni di TEU.
Inoltre, i cinque terminal container del porto hanno visto
aumentare i propri traffici da un anno all'altro di un ulteriore 26%
nel primo trimestre del 2010, rispetto al minore 17% dei porti del
Benelux.
In tale contesto, un ruolo l'ha svolto anche il fatto che le
ferrovie non siano riuscite a consegnare un servizio migliore.
Tuttavia, il maggiore contribuente è stata più
probabilmente la crescente raffinatezza dei servizi fluviali su
chiatta, anche se essi debbono ancora lottare per competere sui
prezzi.
Kevin Gründer, direttore vendite della Neska Intermodal,
approfondisce: “Nessuno vuol servirsi dei fornitori di servizi
fluviali su chiatta come noi solo perché siamo “verdi”,
di modo che dobbiamo far sì che i nostri servizi siano più
competitivi mediante la fornitura di funzioni a valore aggiunto che
gli autotrasportatori sono meno in grado di offrire.
Ad esempio, oltre ad offrire un semplice servizio di taxi
fluviale su e giù per il Reno ed i suoi canali di
collegamento, adesso possiamo offrire un servizio porta a porta
pienamente integrato per mezzo dell'aggiunta della gestione del
nostro terminal contenitori di proprietà, nonché
dell'autotrasporto “dell'ultimo miglio”, che, come si
sa, è sempre il più difficile da assicurare.
“Questo non significa che vogliamo imporre la nostra
modalità nelle zone commerciali già occupate da altri,
ma lì ci sono clienti che smetteranno di usare i camion se li
agevoleremo nel lavorare con noi, e questo non possiamo ignorarlo.
Il problema iniziale che ci si presenta quando ci mettiamo in
concorrenza per le attività da svolgere è che tutti
quanti ritengono che il trasporto fluviale su chiatta, per sua
natura, debba essere per forza più economico
dell'autotrasporto, ma in realtà le cose non stanno sempre
così al valore nominale; tutto dipende da molti altri
fattori, quali la distanza da percorrere, il quantitativo di
magazzinaggio occorrente, che cosa accadrà al contenitore
vuoto successivamente ed il grado di affidabilità richiesto
nell'ambito dell'intera filiera delle forniture.
Pertanto, per lo più, noi ci troviamo bene con i clienti
che sono pronti a prendersi il tempo che ci vuole per valutare tutte
questi fattori”.
La Neska Intermodal appartiene alla Imperial Logistics
International (che fa parte della Imperial Holdings Limited in
Sudafrica), le cui altre consociate sono il fornitore di servizi
fluviali su chiatta Alcotrans, così come gli operatori
terminalistici del basso Reno RRT (Rhein-Ruhr Terminal) a Duisburg,
KCT (Krefelder Container Terminal) a Krefeld, DCH (Düsseldorfer
Container Terminal) a Düsseldorf e CTS (Container Terminal
Köln) a Colonia.
La sua funzione è quella di combinare i servizi di tutti
questi organismi a vantaggio di quei clienti che richiedono un modo
di pensare comune, ma si ferma prima della spedizione, fatta
eccezione per i carichi alla rinfusa.
Fa notare Gründer: “Poiché gran parte della
nostra attività intermodale proviene dagli spedizionieri,
dobbiamo essere neutrali, e questo spiega perché noi non
lavoriamo direttamente con gli importatori e gli esportatori, fatta
eccezione per un caso commerciale già noto, anche se in quel
contesto essi possono essere collegati con noi via EDI (quest'ultimo
caso non nominato deriva da una storica relazione con la Haniel, il
precedente proprietario della RRT).
Quando si tratta di carichi alla rinfusa, la Neska è in
grado di fornire un servizio tutto incluso.
Ad esempio, essa attualmente movimenta coke nei suoi container
da 30 piedi dalla Polonia a Duisburg mediante il proprio servizio
“Black-Box X-press”.
Sembra che altri operatori fluviali su chiatta, quali la
Contargo, che è molto più grande e si concentra
maggiormente sulla regione dell'alto Reno, comprese Basilea in
Svizzera e Strasburgo in Francia, e la Rhinecontainer stiano
seguendo la stessa strategia consistente nell'aggiungere altri
allacciamenti al proprio arco intermodale.
La Alcontrans Container Line, che è stata costituita
solamente nel 2003, attualmente effettua operazioni con 13 moderne
chiatte di capacità sino a 450 TEU, movimentando
approssimativamente 490.000 TEU all'anno, mentre altri 45.000 TEU
vengono trasportati per ferrovia.
I particolari relativi ai servizi di taxi fluviale sono
descritti nella tabella 1.
I servizi ferroviari di supporto da Rotterdam a Duisburg,
Düsseldorf e Colonia vengono effettuati cinque giorni alla
settimana.
Approfondendo il tema dei servizi integrati, Thomas Waldmüller,
direttore generale dello RRT, dichiara con entusiasmo: “In
passato, ogni direttore di terminal della Imperial solitamente
gestiva le proprie operazioni in modo autonomo, e noi ancora
fungiamo da infrastrutture multi-utente per quei clienti che
vogliono solo “un po' di questo ed un po' di quello”, ma
adesso siamo tutti collegati fra noi per quei clienti che vogliono
di più.
“In quel modo, possiamo aiutare i vettori marittimi a
gestire il riposizionamento dei vuoti in modo più efficace,
nonché a rintracciare la localizzazione di tutto il loro
equipaggiamento.
Al fine di agevolare il procedimento, condividiamo una rete EDI
comune nella quella i clienti possono connettersi direttamente.
Tabella 1: Servizi settimanali di taxi
fluviale assicurati dalla Alcotrans
Da/per Anversa
Frequenza
Da/per Rotterdam
Frequenza
Duisburg
3
Duisburg
5
Düsseldorf
2
Düsseldorf
4
Domagen
3
Domagen
3
Colonia
3
Colonia
3
Fonte: Neska Intermodal
Ad esempio, Duisburg domina nelle importazioni mentre Colonia lo
fa nelle esportazioni, di modo che i vettori marittimi possono
risparmiare un sacco di soldi movimentando attentamente
l'equipaggiamento da uno all'altro e non necessariamente sempre su
chiatta.
Ciò avviene perché talvolta succede che un camion
utilizzato per la consegna di un contenitore in importazione da
Duisburg ad un consegnatario nel suo hinterland può essere
impiegato meglio se inviato direttamente ad un esportatore a
Colonia, assicurando che arrivi in tempo, mentre il contenitore
vuoto viene pulito.
Altrimenti, può essere più economico riposizionare
il vuoto da Duisburg al CTS mediante il servizio di taxi fluviale
giornaliero”.
Lo RRT gestisce due terminal container trimodali a Duisburg.
Il primo, noto come RRT, è stato uno dei primi ad esservi
costruiti, di modo che ha visto espandersi attorno a sé la
città intasata, mentre il secondo, denominato Gateway West, è
stato inaugurato solamente lo scorso anno ed è situato fuori
dalla città, con il risultato di essere meglio attrezzato per
movimentare il traffico ferroviario.
A causa del trasferimento del traffico ferroviario dallo RRT,
esso è ora situato meglio per concentrarsi sulle operazioni
di riempimento e svuotamento, oltre ad un'ampia gamma di altri
servizi a valore aggiunto, fra cui lo sviluppo di servizi di silo
per i carichi alla rinfusa.
La Neska Intermodal porta il concetto di “snodo e
raggiera” del gruppo ancora più profondamente
all'interno della filiera delle forniture mediante il collegamento
di alcuni terminal contenitori della Imperial con i vicini centri
industriali del proprio hinterland via ferrovia, evitando perciò
la cronica congestione del centro città.
Precisa Gründer: “Lo RRT adesso offre sei treni in
partenza alla settimana dal gateway West alla volta dei principali
centri di distribuzione nella Germania centrale situati ad Unna ed a
Bonen, distanti 75 km.
Il servizio ferroviario, denominato OWX (Ost-Westfalen-Xpress),
alimenta in particolare il centro distributivo della KIK a Bonen e
quello della Metro ad Unna.
I contenitori marittimi a lungo raggio in importazione caricati
a Rotterdam al venerdì possono essere al Gateway West 18 ore
più tardi, per collegarsi con il treno della domenica diretto
ad Unna e Bonen, assicurando pertanto la consegna al lunedì.
Ma il vero vantaggio dell'operazione consiste nel fatto che gli
importatori possono scegliere come e quando consegnare ciascun
contenitore al proprio centro di distribuzione od al magazzino
secondo la priorità richiesta.
I contenitori possono essere conservati al Gateway West ovvero
presso i capolinea ferroviari ad Unna e Bonen.
Se venisse utilizzato solamente l'autotrasporto da Rotterdam, le
cose sarebbero più veloci, ma questa flessibilità non
sarebbe disponibile ed il deposito di contenitori a Rotterdam è
molto costoso.
Anche la consegna in tempo sarebbe di gran lunga meno certa.
Il trasporto ferroviario da Rotterdam rappresenta la soluzione
di compromesso che la maggior parte dei fornitori di servizi
fluviali su chiatta adesso devono offrire nel contesto del loro
pacchetto, in particolare quando il livello delle acque del Reno
diventa troppo alto o troppo basso”.
I treni effettuati con la navetta OWX offrono una capacità
di 15 carri da 80 piedi e 7 carri da 60 piedi.
Una quindicina di camion e 32 telai assicurano l'autotrasporto
da Unna e Bonen alle destinazioni successive.
La Neska Intermodal assicura altresì un servizio
ferroviario simile cinque volte alla settimana dal CTS di Colonia
all'importante zona di produzione chimica attorno a Knapsack, che è
situata nella notoriamente congestionata circonvallazione di
Colonia.
Approfondisce Gründer: “L'alternativa sarebbe per noi
quella di utilizzare centinaia di camion ogni giorno da e per il
CTS, il che sarebbe un incubo per la città.
Gli importatori e gli esportatori perciò di norma
raccomandano il nostro servizio allo spedizioniere (nel caso di
trasporto a cura del caricatore) od al vettore marittimo (nel caso
di trasporto a cura del vettore) che hanno selezionato, il quale poi
di solito sottoscrive un contratto con noi per circa un anno”.
Riassumendo, un numero sempre crescente di caricatori senza
dubbio vorrebbe vedere il trasporto fluviale su chiatta svolgere un
ruolo più importante nella gestione della catena delle
forniture delle proprie merci movimentate fra i porti di Rotterdam
ed Anversa ed il loro hinterland, proprio nel cuore della Germania e
della Svizzera.
Negli anni '90, la Neska Intermodal si aspettava che i traffici
fluviali su chiatta movimentati dal Benelux alla Germania via Reno
raggiungessero 1 milione di TEU entro il 2015, ma quell'obiettivo è
già stato raggiunto nel 2000 ed essi hanno fatto registrare
gli 1,8 milioni di TEU nel 2008, poco prima del pesante impatto
della recessione.
Ci si aspetta che questa linea di tendenza modale continui,
poiché stanno diventando disponibili altri servizi congiunti
di camion, chiatte e treni, mentre sempre più sistemi ERP di
importatori ed esportatori si collegano con loro via EDI.
Ci si attende, inoltre, che le strade europee diventino sempre
più intasate e poco sensibili all'ambiente, nonché
meno propense ad accettare certi tipi di traffico quali i carichi
pericolosi e quelli pesanti.
Pertanto, in conclusione, coloro che hanno l'opportunità
di utilizzare le idrovie dovrebbero tener conto di tutto ciò. (da:
Containerisation International, 01.08.2010)
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