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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 10/2010 - OTTOBRE 2010
Trasporto marittimo
Ripresa dei traffici nel Mediterraneo
Secondo Christina Cabau, vice presidente anziana per le linee di
navigazione relative ad Asia, Mediterraneo, Mar Rosso, Mar Nero ed
Adriatico della CMA CGM, i contenitori movimentati presso i porti
della regione del Mediterraneo hanno fatto registrare una crescita
sostenuta nella prima metà di quest'anno, anche se essa
risulta ancora in ritardo rispetto alla prestazione da record
conseguita nel 2008.
Parlando alla terza conferenza annuale Med Freight di
CI's/Informa Maritime Event svoltasi a Barcellona, la Cabau ha
dichiarato che i volumi movimentati nella prima metà del 2010
sono rimasti oltre 1,5 milioni di TEU al di sotto di quelli del
2008.
La Cabau ha inoltre alluso alle forti disparità in seno
alla regione e ha suggerito che i tassi di crescita a doppia cifra
fatti registrare dai porti del Mediterraneo occidentale nel periodo
che va fino al 2008 probabilmente non si verificheranno più.
Si tratta di un'opinione condivisa da Dinesh Darma, consulente
della Drewry Shipping Consultants con sede nel Regno Unito.
"Non sono sicuro che la regione sia del tutto tornata sul
sentiero di crescita.
Quest'anno si è assistito ad una imponente ricostituzione
degli stock, ad un cambiamento nell'alta stagione e ad un'alta
stagione molto più breve che ha sospinto verso l'alto la
crescita media nella prima metà dell'anno".
Aggiunge Darma: "Il terzo ed il quarto trimestre del 2010
mostreranno una crescita, ma ad un ritmo molto più lento".
Il direttore vendite della Maersk Line Iberia, Diego Perdones, è
d'accordo al riguardo: "La domanda è volubile ed
estremamente difficile da prevedere.
La crescita sarà più lenta nel 2011 rispetto a
quest'anno, e quindi ci aspettiamo che essa ricada nella fascia del
7-8,5% sino al 2015".
Secondo la Cabau, essa inoltre varierà a seconda della
localizzazione nel bacino mediterraneo: i settori del Mediterraneo
orientale, del Mar Nero e dell'Africa del Nord presentano le
migliori promesse, ma anche le maggiori difficoltà,
specialmente l'ultimo dei suddetti settori a causa del suo livello
di sviluppo delle infrastrutture.
La dirigente ha altresì chiesto ai porti, ai terminal,
alle imprese di logistica ed alle ferrovie della regione del
Mediterraneo di lavorare assieme al fine di sfruttare le opportunità
intermodali degli hinterland dal momento che ciò potrebbe
offrire ai porti qualche ritorno in termini di volumi di
carico. (da: ci-online.co.uk, 14.10.2010)
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