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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 11/2010 - NOVEMBRE 2010
Trasporto marittimo
Incremento per il noleggio di navi
Le navi noleggiate a tempo determinato e senza equipaggio
costituiscono una porzione della flotta adibita al trasporto di
contenitori maggiore di quanto non sia mai stata prima ed esiste la
probabilità che ulteriori incrementi si verifichino nei
prossimi quattro anni.
Si stima che, a livello globale, il tonnellaggio delle carrette
rappresenti poco più del 60% dell'armata portacontenitori
complessiva.
Per gli armatori, peraltro, gli ultimi due anni sono stati
estremamente difficili, dal momento che le tradizionali risorse di
finanziamento si sono dimostrate problematiche, date le crisi
dell'economia e del credito.
Fra tali problematiche va incluso il sistema fiscale KG adottato
in Germania, che ha comportato l'ingresso a bordo di un numero
minore di investitori.
Recentemente, comunque, diversi armatori di carrette hanno
rinnovato il proprio interesse per il mercato delle nuove
costruzioni, tanto che la Costamare Shipping con sede al Pireo, la
Bernhard Schulte con sede ad Amburgo e la Zodiac Maritime sono state
impegnate a negoziare accordi nelle ultime settimane.
Anche taluni armatori/operatori, fra cui la Evergreen Line e la
APL, hanno concluso accordi in tal senso, mentre sembra che vettori
quale la Wan Hai siano prossimi a finalizzare contratti relativi a
navi più grandi.
La Costamare Shipping ha recentemente siglato un contratto per
una nuova gamma di tonnellaggio super-post panamax in grado di
caricare 9.000 TEU ed oltre presso i cantieri navali Jiangnan
Changxin.
Le navi saranno noleggiate alla MSC per 10 anni ad una tariffa
di 43.000 dollari USA al giorno.
La Costamare, come molti armatori greci, desidera espandersi nel
settore delle navi portacontainer ed il recente annuncio della
propria quotazione presso la Borsa di New York e della raccolta di
260 milioni di dollari USA mediante un'offerta pubblica iniziale
rappresenta un'ulteriore prova di questa strategia.
Infatti, nel prospetto di offerta della società si
dichiarava che la società medesima riteneva che questo fosse
un periodo favorevole per l'acquisizione di nuove costruzioni, così
come di naviglio di seconda mano di alta qualità".
La società inoltre ha affermato di essersi assicurata
dalla Royal Bank of Scotland la concessione di un finanziamento a
medio/lungo periodo di 120 milioni di dollari USA a questo riguardo,
sebbene abbia poi dichiarato che i fondi sarebbe stati utilizzati
anche a scopo di rifinanziamento.
Ovviamente, l'offerta pubblica iniziale programmata rafforzerà
ulteriormente la sua posizione finanziaria.
Tuttavia, solo una piccola parte della società sarà
quotata, dato che, in seguito all'iniziativa, la famiglia
Konstantakopoulos controlla ancora il 78% delle quote societarie, a
seconda che i sottoscrittori esercitino qualche opzione di vendita
in eccesso nel caso che l'interesse alla quotazione sia
significativo.
Gli armatori greci sono inoltre assai attivi nel mercato di
seconda mano, tanto che la Costamare, la Chartworld Shipping -
appartenente a Lou Kollakis - e la Euroseas Greece hanno acquisito
tonnellaggio a settembre.
Chi si sta concentrando sull'acquisizione di nuove navi è
il c.e.o. della Seaspan Corp, Gerry Wang, che nel corso degli ultimi
12 mesi ha dato indicazioni in ordine all'espansione della sua
flotta "sempre che il prezzo ed il modello vadano bene".
Parlando all'inizio di quest'anno alla conferenza annuale Global
Liner Shipping di Containerisation International, Wang ha criticato
duramente il settore dei cantieri navali.
Wang ha chiesto agli armatori ed operatori di "condurre una
campagna a favore di un ripensamento radicale che potrebbe ridurre i
prezzi delle navi ed i costi operativi".
Precisa Wang: "Il primo passo da fare è quello di
seguire l'esempio del settore aeronautico standardizzando le
specifiche, piuttosto che accettare il primo modello che capita, dal
momento che ciò rende più agevole per i vettori
globali la costituzione di alleanze e la condivisione del naviglio".
A Wang piacerebbe vedere l'uso di più alluminio ed altri
materiali leggeri come il legno, e meno acciaio, nella realizzazione
delle navi.
"Fino a quando non potranno essere costruite navi più
leggere, il settore del trasporto marittimo di contenitori non potrà
prendere in considerazione l'ipotesi di ordinare navi con capacità
di 16.000 TEU ed oltre" afferma.
"È questo il momento di tornare al tavolo da
disegno".
Aggiunge Wang: "L'uso di meno acciaio ridurrebbe altresì
sensibilmente i costi dei cantieri in un momento in cui i prezzi
devono scendere per il semplice motivo che non ci saranno abbastanza
soldi per pagare nuovo tonnellaggio se le valute dovessero restare
al loro punto apicale del 2008 o persino al livello odierno molto
più basso".
Wang ritiene che i vettori marittimi si concentreranno, per il
prossimo futuro, sulla sistemazione dei propri bilanci dissestati e
che questo limiterà i propri programmi di spesa del capitale,
compresa la spesa in nuove navi.
Tuttavia, dal momento che i traffici containerizzati hanno fatto
registrare una ripresa sostenuta nei primi 8 mesi del 2010 e date le
buone prospettive di crescita a lungo termine, egli ravvisa che il
trasporto marittimo containerizzato possa rappresentare una
allettante opportunità di investimento anche se si dovesse
verificare una possibile flessione sul breve termine (fine
2010/primi del 2011).
Inoltre, sembra che i prezzi delle nuove costruzioni abbiano
raggiunto il punto stabilito affinché diversi armatori
possano nuovamente mettere sotto contratto nuovo tonnellaggio.
Tali prezzi sono in media inferiori del 20-30% rispetto al picco
dell'inizio del 2008.
In questo momento la costruzione di una nave da 13.000 TEU
dovrebbe costare fra i 160 ed i 180 milioni di dollari, a seconda
del modello e delle specifiche dei motori richieste.
La Seaspan nel corso degli ultimi anni è stata uno degli
armatori di carrette dalla crescita più rapida nel settore.
La sua quotazione alla Borsa di New York nel 2005 ha avuto luogo
quando la sua flotta contava appena 10 unità per complessivi
meno di 40.000 TEU.
A settembre, la compagnia di navigazione controllava quasi
250.000 TEU in slot ed occupava l'ottava posizione nella classifica
degli armatori non operativi di Containerisation International.
Inoltre, la compagnia aveva uno dei maggiori registri di
ordinazioni della classifica, con 53 navi per complessivi oltre
156.000 TEU la cui consegna è in programma per la fine del
2012.
Sulla base dei contratti attualmente confermati, ciò
dovrebbe elevare la Seaspan alla posizione numero 5 in classifica
nel giro dei prossimi due anni.
Il gruppo ha poi consolidato le proprie finanze e ha
recentemente concluso due transazioni, che, secondo Wang, metteranno
la Seaspan in grado di finanziare completamente le proprie commesse
di nuove costruzioni senza la necessità di rilasciare altre
azioni.
"Ciò inoltre rafforzerà la nostra struttura
di capitale" dichiara Wang.
Il primo accordo comporta la vendita ed il noleggio di ritorno
per 12 anni di una delle 8 navi da 13.100 TEU attualmente in
costruzione presso la Hyundai Heavy Industries.
Successivamente alla consegna della nave, la Seaspan la venderà
alla banca francese Crédit Agricole, che poi la noleggerà
ad una consociata della Seaspan costituita ad hoc, che a sua volta
la noleggerà alla Seaspan.
Il valore dell'accordo è di 150 milioni di dollari USA;
esso non ha a che fare con il noleggio che la Seaspan ultimamente ha
definito con la COSCON.
La seconda transazione riguarda una società consociata
della Seaspan che ha concordato alcune modifiche ad un contratto
relativo ad un risparmio d'imposta per 400 milioni di dollari USA
con la Lloyds Bank, che assicurerà il finanziamento di 5 navi
da 4.500 TEU destinate ad essere noleggiate alla K Line per 12 anni.
L'accordo di noleggio originale stabiliva che la Seaspan avrebbe
garantito tutte le obbligazioni della società consociata,
mentre ai sensi delle modifiche la garanzia della società-madre
in ordine al noleggio programmato ed all'ammontare al momento del
completamento è stata limitata "ad un ammontare fisso
notevolmente ridotto delle obbligazioni della consociata".
La Seaspan è l'unica compagnia di navigazione con sede
nel Nordamerica ad essere presente nella classifica dei primi 30
operatori, che è dominata da armatori tedeschi e greci.
Le compagnie con sede nel primo dei due paesi citati occupano i
due/terzi delle posizioni, mentre gli armatori del secondo ricoprono
tre dei 30 posti.
Complessivamente, si stima che qualcosa come l'80% di tutto il
tonnellaggio noleggiato impiegato nel settore dei contenitori
provenga dalla Germania.
In cima alla lista degli armatori non operativi c'è la
Peter Döhle Schiffahrts con sede ad Amburgo, che è
altresì nota per avere interessi azionari anche in alcuni dei
vettori a cui noleggia le navi.
All'inizio di quest'anno, la Döhle e diversi altri armatori
che avevano problemi finanziari correlati alla cilena CSAV hanno
acquisito azioni della compagnia in questione in cambio della
concessione di tariffe di noleggio più basse.
La flotta della Döhle attualmente conta 306 navi per un
numero combinato di slot pari a 722.424 TEU.
Sono attualmente sotto ordinazione 18 navi per complessivi
127.835 TEU.
Fra loro, vi sono 8 unità da 12.552 TEU destinate alla
consegna da oggi al 2012 e che, quando saranno entrate in servizio,
costituiranno le portacontainer più grandi della flotta del
vettore tedesco.
Anche le successive quattro posizioni nella classifica degli
armatori non operativi sono occupate da compagnie di navigazione con
sede in Germania, con la NSB al secondo posto, la Reederei Claus
Peter Offen in terza posizione, la Conti Reederei in quarta e la ER
Schiffahrt in quinta.
Solo la CP Offen e la ER Schiffahrt hanno considerevoli
arretrati di tonnellaggio ordinato: il primo conta 33 navi con una
capacità combinata eccedente i 350.000 TEU.
I più modesti 106.496 TEU della ER Schiffahrt riguardano
10 navi, otto delle quali sono in grado di caricare oltre 13.000 TEU
e dovrebbero essere consegnate dalla HHI (Hyundai Heavy Industries
Ltd) in Corea del Sud fra il 2011 ed il 2012.
Secondo Liner Intelligence (www.ci-online.co.uk) le navi
resteranno a disposizione del noleggio.
Al contrario, il registro delle ordinazioni della CP Offen è
stato composto per lo più in vista di contratti di noleggio a
lungo termine.
L'armatore con sede ad Amburgo ha, per esempio, concluso accordi
con la Hamburg Süd per una serie delle sue unità da
8.400 TEU, con la MSC per almeno 11 navi da 13.050/14.000 TEU ed una
flotta di navi post-panamax standard più piccole (9 da 5.550
TEU) e con la CMA CGM per 5 navi dalla capacità di 12.600
TEU.
La sola compagnia di navigazione a spezzare il dominio tedesco e
greco nei primi 10 posti in classifica è la Zodiac Maritime
con sede a Londra, un'affiliata della Ofer Brothers (Holdings) con
sede a Haifa in Israele.
Quest'ultima dispone altresì di quota di maggioranza
nella Zim Line, che attualmente è al 16° posto della
classifica mondiale delle compagnie di navigazione di linea.
Attualmente, la flotta della Zodiac conta 61 navi con una
capacità aggregata di 292.190 TEU e 5 unità da 10.070
TEU sotto ordinazione.
Tutte queste navi entreranno in servizio nel corso del 2011 e
saranno noleggiate a lungo termine alla Maersk Line.
La Zodiac, peraltro, sembra che abbia appena concluso un accordo
con il cantiere navale sud-coreano STX Offshore & Shipbuilding
per una decina di navi dalla capacità di 13.100 TEU.
Anche se l'ordinazione potrebbe non essere confermata, si sa che
essa comprende quattro ordinazioni irrevocabili e sei opzioni.
Sembra inoltre che l'accordo sia stato sottoscritto su base
speculativa (senza un impegno preciso da parte di un noleggiante) e
che comporti un investimento di circa 125 milioni di dollari USA per
ciascuna nave.
Per quanto riguarda il resto della classifica, i soli armatori
con sede in Asia rappresentati nei primi 30 sono la giapponese Shoei
Kisen Kaisha (13a) con una flotta di capacità pari a 172.095
TEU, la Fleet Management (15a) con un conteggio degli slot di
144.408 TEU e la Anglo Eastern Ship Management, anch'essa di Hong
Kong.
Quest'ultimo armatore/gestore controlla una flotta di navi
generalmente più piccole, dal momento che le sue unità
più grandi consistono in 3 navi da 6.305 TEU noleggiate alla
Mitsui OSK Lines ed alla APL.
È probabile che il gruppo, che attualmente occupa la 20a
posizione, scivoli un poco in classifica nel giro dei prossimi
due-tre anni dal momento che non c'è tonnellaggio sotto
ordinazione per conto suo.
Naturalmente, le acquisizioni di seconda mano potrebbero
cambiare tale scenario.
Poiché le condizioni del mercato sono migliorate ed il
finanziamento sembra più flessibile ed alcune società
stanno raccogliendo azioni sul mercato borsistico, nei prossimi mesi
si dovrebbe assistere ad un'accelerazione delle attività di
nuova costruzione sulle quali scommetteranno gli armatori piuttosto
che gli operatori.
Tuttavia, un deludente livello di supporto per l'offerta
pubblica iniziale della Costamare ed un calo nelle fortune dei
traffici potrebbe far mutare i sentimenti molto rapidamente. (da:
Containerisation International, 02.11.2010)
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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