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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 11/2010 - NOVEMBRE 2010
Trasporto ferroviario
Messa in liquidazione la ICF
La ICF (Intercontainer-Interfrigo) è stata messa in
liquidazione dai suoi azionisti.
Nell'avviso ufficiale rilasciato il 3 dicembre scorso si legge:
"Oggi, 145 treni-blocco e navette della ICF viaggiano per tutta
l'Europa.
I servizi operativi e di marketing di questi traffici vengono
gestiti dalle Unità Attività Ovest, Est e C.S.I.
L'obiettivo primario della liquidazione è quello di
trasferire le Unità Attività ed i loro servizi di
trasporto, nonché il personale, nel modo più completo
possibile e senza perdite in termini di clienti per le parti
interessate.
Perciò, il liquidatore ha deciso di continuare ad
effettuare operazioni al momento attuale con servizi di treni-blocco
e navette della ICF, il che "rende il trasferimento dei servizi
molto più agevole".
Aggiunge poi: "Le trattative per il trasferimento delle
Unità Attività della ICF sono in corso; il successo di
tali trattative determinerà il numero dei posti di lavoro da
eliminare".
La sola cosa sorprendente di questa dichiarazione è che
essa non è arrivata prima.
La ICF in origine era stata costituita dalle società
ferroviarie a proprietà statale d'Europa nel 1967 al fine di
assicurare un servizio pan-europeo.
Negli ultimi anni, tuttavia, i suoi azionisti hanno lanciato
servizi transfrontalieri propri, incoraggiati da varie iniziative di
liberalizzazione ferroviaria promosse in seno all'Unione Europea.
Di conseguenza, la ICF è stata lentamente spinta verso
mercati di nicchia nell'ambito dell'Europa centro-orientale, ma
anche là essa si trova ora ad affrontare la concorrenza da
parte di vari azionisti, fra cui la Deutsche Bahn.
In breve, si è trovata a corto di mercati in cui
trasferirsi, di modo che si potrebbe dire che ha raggiunto il suo
scopo.
Si dice che la SNCB Logistics, che appartiene allo stato, sia
una delle società interessate all'acquisizione di parte della
ICF, ma non è ancora chiaro se alcuni degli altri azionisti
della ICF siano interessati ad aiutare un concorrente ad espandersi
in questo modo.
Bart Van der Cruysse, amministratore delegato della ICF, pur
avendo dato le dimissioni, ha concordato di "restare impegnato
nello sviluppo delle modalità per portare avanti le attività
diverse".
Nel 2008, l'ultimo anno in cui sono state pubblicate le
statistiche relative alle sue prestazioni, i traffici della ICF
erano diminuiti da 415.800 TEU a 396.900 TEU, ben al di sotto dei
703.000 TEU trasportati nel 2003, quando essa era il maggiore
fornitore d'Europa di servizi ferroviari pan-europei. (da:
ci-online.co.uk, 06.12.2010)
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