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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 12/2010 - DICEMBRE 2010
Porti
Campioni cinesi
La crescente quota della Cina nel mercato containerizzato
globale non mostra alcun segnale di indebolimento, dato che le cifre
recentemente pubblicate dal governo cinese mostrano che oltre 107,5
milioni di TEU sono stati movimentati nei terminal fluviali e nei
porti costieri del paese nel periodo da gennaio a fine settembre di
quest'anno.
Si tratta di un dato in aumento del 20,6% rispetto al
corrispondente periodo del 2009; esso è risultato
praticamente il doppio rispetto alla stima di crescita globale
dell'11-13% effettuata dalle organizzazioni di analisi e ricerca,
quali la Drewry Shipping Consultants e la Clarkson Research
Services.
Se questa linea di tendenza dovesse persistere nel quarto
trimestre 2010, allora la quota cinese delle attività globali
di movimentazione di contenitori per l'intera annata sarebbe stimata
nel 25%, in aumento rispetto al 23% del 2008.
Le cifre relative ai primi nove mesi rivelano come quella
crescita sia stata registrata in tutto quanto il settore, dato che
le principali porte d'accesso costiere hanno lavorato quasi 97
milioni di TEU con un aumento del 20,7%, mentre i porti fluviali
hanno movimentato 10,6 milioni di TEU con una crescita del 20,5%.
Sia le importazioni che le esportazioni sono cresciute in modo
sostenuto, con le prime ad eclissare le seconde in diversi mesi
dell'anno.
Infatti, la benestante classe media cinese che è in
rapida crescita risucchia merci principalmente dall'Asia, ma anche
dall'Europa e dal Nordamerica.
Nel corso di settembre il valore delle importazioni del paese è
aumentato del 25,3% e, anche se gran parte di tale aumento è
stato costituito da prodotti inerenti all'energia ed a materie
prime, gli articoli di moda, gli alimentari e le bevande ed altri
beni durevoli di consumo sono aumentati repentinamente.
Nondimeno, le esportazioni restano assai significative e sono
aumentate del 22,9% a settembre di quest'anno rispetto allo stesso
mese del 2009.
Di conseguenza, la Cina ha fatto ancora registrare uno dei suoi
maggiori surplus commerciali mensili di sempre, attirandosi molte
critiche dai governi di tutto il mondo per il fatto che la sua
valuta resta sottovalutata.
Sarà difficile assistere entro breve alla rinuncia da
parte della Cina della propria posizione di capitale produttiva
mondiale, date le dimensioni degli investimenti nel paese ad opera
delle imprese multinazionali e la ancora facile risorsa in termini
di costo del lavoro economico, costi dei terreni e costi di sviluppo
e costruzione assai competitivi, specialmente nell'interno.
Chiaramente, saranno i corridoi logistici che collegano i
principali porti internazionali con le città dell'interno ad
assistere ad una abbondante crescita nei prossimi cinque anni, dal
momento che sono in fase di sviluppo terminal fluviali e piattaforme
logistiche integrate in città quali Nanjing, Wuhu, Wuhan e
Chongqing.
Inoltre, data la crescente influenza della Cina in Asia, è
probabile che vengano inaugurate linee di navigazione a scalo
diretto, dando così ulteriore impulso ai livelli di traffico
containerizzato presso i terminal fluviali.
Tornando al presente, i primi 10 porti cinesi containerizzati
hanno movimentato 87,2 milioni di TEU nel periodo gennaio-fine
settembre 2010, con un aumento del 20,8% rispetto ai 72,2 milioni di
TEU lavorati nel corrispondente periodo del 2009.
Principali porti in Cina 2008-2010 (in
TEU)
Porto
2009
2008
Camb. %
Gen/Set 2010
Gen/Set 2009
Camb. %
Shanghai
25.002.000
27.980.000
-10,6%
21.597.800
18.226.000
18,5%
Shenzhen
18.250.100
24.248.000
-24,7%
16.892.400
13.156.100
28,4%
Guangzhou
11.190.000
11.001.300
1,7%
9.131.500
8.153.100
12,0%
Ningbo-Zhousan
10.502.800
11.226.000
-6,4%
9.846.600
7.662.700
28,5%
Qingdao
10.260.000
10.320.000
-0,6%
8.847.200
7.673.200
15,3%
Tianjin
8.700.000
8.500.000
2,4%
7.375.400
6.374.600
15,7%
Xiamen
4.680.400
5.035.000
-7,0%
4.282.700
3.385.500
26,5%
Dalian
4.552.000
4.503.000
1,1%
3.847.600
3.369.200
14,2%
Lianyungang
3.020.800
2.965.000
1,9%
2.884.700
2.183.700
32,1%
Yingkou
2.537.000
1.008.300
151,6%
2.466.000
1.979.100
24,6%
Totale
98.695.100
106.786.600
-7,6%
87.171.900
72.163.200
20,8%
Fonte. www.portcontainer.cn e liner
intelligence (www.ci-online.co.uk)
Lianyungang - che si trova al capolinea marittimo della rete
cinese di ponte terrestre - ed il complesso portuale di
Ningbo-Zhousan hanno fatto registrare la crescita più rapida
nel corso del periodo, con i rispettivi volumi in aumento di oltre
il 32% e ben oltre il 28%.
Entrambi i porti hanno tratto vantaggio dagli elevati livelli di
investimenti esteri diretti nei propri hinterland che hanno dato
impulso ai risultati di produzione e hanno comportato un aumento dei
volumi dei traffici containerizzati.
Essi hanno tratto altresì profitto da un profilo
commerciale maggiormente strutturato sui mercati emergenti, fra cui
i traffici inter-asiatici, dove i tassi di crescita quest'anno sono
stati fra i loro più sostenuti di sempre.
Anche Shanghai si è comportata molto bene nei primi nove
mesi del 2009, con il suo tasso di crescita del 18,5% che ha
comportato un traffico complessivo di 21,6 milioni di TEU.
Shanghai punta ora fortemente a superare Singapore per diventare
il primo porto containerizzato del mondo avendo conseguito un
risultato di oltre 30 milioni di TEU attesi per l'intera annata.
In confronto, i traffici containerizzati relativi a gennaio-fine
settembre di Singapore sono aumentati del 12,2% sino a 21,2 milioni
di TEU.
Perciò, Singapore è attardato rispetto al maggior
porto cinese di 400.000 TEU circa.
Nel 2009, esso aveva battuto Shanghai di oltre 800.000 TEU.
Inoltre, Shenzhen quasi certamente scalzerà il suo vicino
Hong Kong dalla terza posizione, dato che si prevede che i suoi
volumi torneranno ad essere almeno a livello di quelli del 2008, per
complessivi più di 24,2 milioni di TEU quest'anno.
Altrove, è probabile che anche i porti di Qingdao, Xiamen
e Yingkou migliorino le loro posizioni nella classifica dei traffici
dei porti containerizzati del 2010 rispetto a quella del 2009.
Mentre Xiamen si è assicurato un notevole impulso dai
traffici di attraversamento dello stretto con Taiwan e dalla sua
inclusione da parte di diversi vettori marittimi sui traffici di
linea primaria da e per l'Europa ed il Nordamerica, Qingdao e
Yingkou - attualmente il porto containerizzato dalla crescita più
rapida in Cina - hanno tratto vantaggio dalla loro localizzazione
nella baia di Bohai.
Il tasso di crescita di Guangzhou del 12% è stato di poco
minore di quello sperimentato nei giorni antecedenti alla
recessione, di modo che il porto potrebbe avere serie difficoltà
a conservare quest'anno la propria posizione di terzo porto
containerizzato della Cina, data la resurrezione di Ningbo-Zhousan.
Nondimeno, il porto della Cina meridionale, ed in particolare il
suo complesso del Nansha Container Terminal, continua ad attirare
nuovi servizi.
Esso trae altresì vantaggio dalla sua localizzazione
nella parte occidentale del delta del Fiume delle Perle, che resta
uno dei principali centri manifatturieri della Cina.
Quest'anno esso ha realizzato ulteriori guadagni in termini di
traffici dal suo status di porto doganale, concessogli a settembre
del 2009, nonché dalle sue gesta più all'interno.
Ad esempio, servizi regolari di treni-blocco collegano Guangzhou
con l'interno, incluse città come Kunming e Changsha.
Senza dubbio, i porti containerizzati della Cina sono in una
solida posizione e, di pari passo con l'aspirazione del paese a
diventare la maggiore economia del mondo, allo stesso modo essi
domineranno l'attività di movimentazione dei contenitori nel
prossimo futuro. (da: Containerisation International,
01.12.2010)
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