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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 29 FEBBRAIO 2012
Porti
La Renault apre un nuovo impianto di assemblaggio nel Tanger
Med
La Renault ha appena aperto un impianto di assemblaggio di
autoveicoli nel Tanger Med che promette di apportare nuova linfa
vitale alla porta d'accesso marocchina.
Esso dispone di una capacità annua iniziale di 170.000
veicoli ed è in grado di raggiungere alla fine 400.000
veicoli.
Fino adesso, il Tanger Med - infrastruttura in rapida espansione
- ha per lo più funzionato come porto hub, in particolare per
i carichi di trasbordo da e per l'Africa settentrionale ed
occidentale.
La nuova fabbrica della Renault mette chiaramente in una
posizione privilegiata i carichi locali, specialmente ora che i suoi
collegamenti autostradali nel contesto della rete viaria del paese
sono stati completati.
Esiste un collegamento con l'attuale autostrada A1 in direzione
sud verso Rabat ed una autostrada a quattro corsie per Fnediq (nei
pressi di Ceuta) che da lì prosegue verso la nuova autostrada
per Tetouan.
Il miglioramento da due a tre corsie nel tratto da Rabat a
Casablanca è stato completato all'inizio di quest'anno.
Il progetto di linea ferroviaria a grande velocità (TGV)
da Tangeri a Casablanca è stato sottoscritto dal Re a
dicembre del 2011.
I treni passeggeri ad alta velocità dovrebbero essere
pronti ed operativi entro la fine del 2015.
Questo progetto contribuirà altresì a sviluppare
la nuova zona economica di Tangeri-Tetouan mediante l'accorciamento
delle distanze fra il nord ed il sud del Marocco.
Tuttavia, esso libererà inoltre capacità sulla
rete ferroviaria già esistente allo scopo di agevolare
l'arrivo di ulteriore traffico merci ferroviario, segnatamente fra
il porto di Tanger Med e Casablanca.
I due terminal container del Tanger Med, le cui operazioni sono
gestite dalla Eurogate e dalla APM Terminals, devono ancora
riprendersi dalle agitazioni dei lavoratori avvenute ad ottobre del
2011, che avevano comportato il ritorno della Maersk Line agli hub
concorrenti di Algesiras e Malaga, in Spagna, ed il ritorno della
CMA CGM a Marsaxlokk, a Malta.
Parte dei loro traffici sono in seguito ritornati, ma occorre
ancora che fra tutte le parti in causa vengano definiti accordi di
pace sociale soddisfacenti.
Sono stati riferiti buoni progressi al riguardo.
La Maersk, inoltre, ha ancora vari impegni contrattuali inerenti
a volumi di traffico ad Algesiras ed a Malaga che occorre onorare.
Pertanto, mentre nei primi nove mesi del 2011 era stata
registrata una crescita del 25% sino a 1,81 milioni di TEU, i
risultati finali in relazione al medesimo anno per entrambi i
terminal sono aumentati del solo 0,5% sino a 2.070.000 TEU, stando
ai dati previsti.
Algesiras è stato il maggiore beneficiario di tale
situazione, avendo incrementato i propri traffici containerizzati
del 28,2% lo scorso anno, sino a circa 3.603.000 TEU.
Ciò, tuttavia, non è stato interamente dovuto alla
Maersk Line, dal momento che anche il nuovo terminal della Hanjin ha
incrementato i propri traffici da circa 147.000 TEU ad
approssimativamente 661.500 TEU (compresi i quasi 200.000 TEU della
Maersk Line).
Poiché le navi provenienti dall'Asia hanno ancora un
sacco di capacità disponibile, esse possono essere delle
buone navi-madre per i carichi africani. (da: ci-online.co.uk,
16.02.2012)
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