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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 16 MARZO 2012
Trasporto fluviale
Una disputa mette in discussione l'accordo sulla chiusa del
Canale di Kiel
Il commento del governo tedesco, secondo il quale il
finanziamento di 300 milioni di euro per una nuova chiusa sul Canale
di Kiel potrebbe significare anni di ritardo per altri progetti
ugualmente urgenti sull'idrovia, ha attirato critiche da parte di
esponenti locali.
Ponendo fine ad anni di ritardo e dopo molteplici proteste, il
Ministero dei Trasporti di Berlino aveva recentemente raccomandato
la spesa di 60 milioni di euro quest'anno e per altri quattro anni
in ordine alla realizzazione di una nuova, quinta chiusa a
Brunsbüttel sull'Elba, all'estremità sud-occidentale
(Mare del Nord) del canale.
Il finanziamento ha fatto seguito agli avvertimenti secondo cui
le chiuse del Brunsbüttel sono in pericolo di crollo imminente.
Esse infatti spesso si guastano, causando lunghi e costosi
ritardi alla navigazione su quella che è una delle idrovie
artificiali più trafficate del mondo.
Il capo dell'Associazione Nautica di Kiel, Jürgen Rohweder,
ha dichiarato che le chiuse “sono in uno stato tecnico
disastroso”.
Il ministro dei trasporti tedesco Peter Ramsauer afferma al
riguardo: “I necessari provvedimenti costruttivi sono stati
rimandati per anni.
Adesso stiamo andando avanti con i lavori e di conseguenza il
canale è stato reso più efficiente”.
La decisione sulla chiusa - si dice che i lavori inizieranno il
17 aprile prossimo - è stata accolta favorevolmente dagli
scali portuali marittimi, dalle autorità locali e dai
politici statali.
Tuttavia, un portavoce del Ministero dei Trasporti ha ora
riattizzato il fuoco dicendo che ciò significa che potrebbero
non esserci altri fondi a disposizione per il canale sino a più
o meno il 2015.
Ciò dovrebbe apparentemente significare l'accantonamento
di altri importanti progetti inerenti al canale dal costo di circa
1,25 milioni di euro che vengono considerati senza dubbio decisivi
per il futuro.
Il presidente della Camera di Commercio dello
Schleswig-Holstein, Christoph Leicht, ha dichiarato che i commenti
del Ministero dei Trasporti sono “incomprensibilmente
deludenti”.
Il suo ente afferma che l'idrovia è fondamentale per la
Germania ed il Nord Europa.
Esso ha ora richiesto un impegno preliminare del Ministero ad
eseguire i lavori aggiuntivi.
I progetti relativi al canale ora minacciati sono il
rafforzamento e l'ampliamento del tratto nord-orientale lungo 11 km
fra Königsfelde e Kiel sul Baltico, lavori, questi, che Berlino
stessa aveva ordinato nel 2010 e che avrebbe voluto completare nel
2014.
A ciò dovrebbe seguire lo scavo di un altro metro in
profondità del canale sino a 12 metri.
Infine, anche le chiuse di Holtenau, in fondo al canale, hanno
bisogno di un urgente rinnovo.
Senza i suddetti lavori, a detta dei responsabili, esse non
saranno in grado di movimentare le navi di raccordo containerizzate
sempre più grandi e non avranno futuro.
In questo, hanno ragione.
Più di un terzo dei circa 10 milioni di container
movimentati ad Amburgo, il maggiore porto tedesco, vengono
trasportati attraverso l'idrovia.
Come afferma un portavoce, “senza il Canale di Kiel,
Amburgo non sarebbe niente!”.
Il canale lungo 100 km fa risparmiare alle navi un viaggio di
250 miglia marine attorno allo Skagerrak.
I carichi mossi lungo il canale sono più che raddoppiati
dalla fine degli anni '90 sino a circa 100 milioni di tonnellate
l'anno scorso, trasportate su 33.500 navi.
Le dimensioni medie delle navi sono cresciute dalle 2.600 t.s.l.
del 2001 alle 4.600 t.s.l. Nel 2011. (da: maritimejournal.com,
07.03.2012)
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