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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 30 MARZO 2012
Porti
Valencia evidenzia l'importanza dei carichi locali
I porti hub sostenibili hanno bisogno di carichi locali, così
come di attività di trasbordo: questa è l'opinione del
presidente dell'Autorità Portuale di Valencia, Rafael
Aznar-Garrigues.
Parlando in occasione di un evento svoltosi a Londra il 22 marzo
scorso, Aznar ha infatti sostenuto: “Questo è stato il
caposaldo del successo di Valencia nel corso degli ultimi 10 anni,
cosa che ha contribuito a renderci il maggior porto containerizzato
del Mediterraneo”.
Valencia ha incrementato i propri traffici containerizzati di un
altro 2,9% l'anno scorso sino a 4.327.000 TEU, malgrado le cattive
condizioni economiche della Spagna.
I carichi locali hanno costituito approssimativamente la metà
di questo risultato, dal momento che la porta d'accesso afferma di
avere movimentato il 65% dei carichi di Madrid ed il 45% dei
traffici spagnoli complessivi.
Conclude Aznar: “Questo spiega perché noi dobbiamo
sempre pensare globalmente ma agire localmente”.
La MSC è stata nuovamente il maggior cliente del porto
nel 2011 con una quota di mercato di oltre il 50%, malgrado il
trasferimento di alcune attività al suo nuovo hub di Gioia
Tauro.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, la ferrovia rimane il
tallone di Achille del porto.
La sua ripartizione modale è stata ancora del solo 4%
circa lo scorso anno, malgrado gli ingenti investimenti in servizi
ferroviari alla volta di Madrid ed il fatto che l'Autorità
Portuale di Valencia abbia investito direttamente in un terminal sul
posto.
Essendo a soli 400 km di distanza, l'autotrasporto alla volta di
Madrid è spesso più competitivo.
Il porto poi dev'essere ancora collegato alla rete ferroviaria a
scartamento europeo, il che potrebbe richiedere ancora un paio
d'anni.
Esso inoltre se la deve vedere con una forza lavoro assai
sindacalizzata, cosa che risulta costosa.
Ad esempio, secondo una fonte, talvolta viene richiesta una
squadra di 13 portuali rispetto agli 8 che adesso sono possibili in
un moderno terminal automatizzato.
Sebbene nel 2010 ai terminal ro-ro sia stata data
l'autorizzazione ufficiale all'assunzione di personale non iscritto
ai sindacati, ancora pochi hanno osato raccogliere la sfida per
timore di scioperi.
Come la Francia ha recentemente sperimentato, rompere lo stampo
è un'attività costosa e che fa perdere tempo.
Tuttavia, presto si dovrà fare qualcosa, dal momento che
il Tanger Med in rapida crescita, sull'altro lato dello stretto di
Gibilterra, è molto più economico, sebbene al momento
attuale sia alle prese con difficoltà comportate da
agitazioni sindacali.
Ma almeno può affermare di avere iniziato a
fronteggiarle. (da: ci-online.co.uk, 23.03.2012)
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