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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 16 APRILE 2012
Legislazione
Gli impianti eolici al largo nel Piano dell'Unione Europea
per la ripresa economica
L'Unione Europea ha pubblicato una valutazione di medio termine
dell'EEPR (Programma Energetico Europeo per la Ripresa).
Si tratta di un progetto di finanziamento finalizzato ad
affrontare gli effetti della crisi economica del 2008/09 sugli
obiettivi di politica energetica degli stati membri, compreso il
loro supporto al settore degli impianti eolici al largo.
Il repentino rallentamento dell'economia europea sulla scia
della crisi finanziaria globale è giunto in un momento
decisivo per le politiche energetiche comunitarie, che rappresenta
un periodo di incremento della domanda globale di riduzione delle
emissioni dei gas serra, nonché di preoccupazioni riguardo
alla sicurezza inerente l'offerta di risorse energetiche.
Nell'ambito del più ampio piano per la ripresa economica
dell'Unione Europea, l'EEPR mira al finanziamento dei provvedimenti
che hanno affrontato rapidamente i problemi comportati sia dalla
crisi economica, sia dagli obiettivi di politica energetica.
L'enfasi è stata posta sui progetti maturi che siano in
grado di fare un uso efficiente ed efficace dei notevoli importi di
assistenza finanziaria, catalizzando a loro volta gli investimenti
da altre fonti.
Sono stati specificati particolari criteri per reperire le aree
destinate a ricevere la suddetta assistenza per complessivi 4
miliardi di euro.
Di conseguenza, sono stati individuati tre settori:
infrastrutture dedicate a gas ed elettricità, energia eolica
al largo e raccolta/deposito di carbonio.
I 146 milioni di euro dell'ammontare complessivo che non erano
stati impiegati entro la fine del 2010 sono stati riassegnati ad un
Fondo Europeo per l'Efficienza Energetica di nuova istituzione.
I finanziamenti destinati agli impianti eolici in mare ammontano
complessivamente a 565 milioni di euro per nove progetti; l'intento,
ai sensi dell'EEPR, era quello di porre gli impianti eolici al
confine fra i progetti dimostrativi e lo sviluppo commerciale, dal
momento che gli sviluppi si sono spostati in acque profonde ancora
più al largo, oltre a portare su scala industriale le
tecnologie innovative.
Al momento, la Germania è stata considerata
particolarmente rilevante, non potendo disporre delle opzioni vicine
di alcuni altri paesi dell'Unione Europea, a causa del rischio nei
confronti di zone delicate dal punto di vista ambientale.
Particolare enfasi è stata posta sui progetti a reticolo,
compresi gli elementi transfrontalieri dei collegamenti di
trasmissione.
I progetti coinvolti sono i seguenti: Borkum West II, BARD 1,
Thornton Bank, Baltic-Kriegers Flak ed Aberdeen Offshore Wind Farm
and Deployment Centre.
Il rapporto ritiene che il ruolo dell'EEPR, anche se potrebbe
non essere stato decisivo, abbia comunque avuto un effetto di
propaganda vero ed importante nei confronti di alcuni progetti e dei
loro finanziatori.
L'EEPR ha contributo a mitigare i rischi finanziari ed
amministrativi (ma non quelli ambientali) connessi ai progetti
grandi ed innovativi.
Alla fine del 2010, i progetti-campione erano prossimi ai propri
obiettivi di utilizzazione del budget ed in linea con gli obiettivi
fissati dal programma.
Si dice che ne abbiano tratto vantaggi i progetti tedeschi ai
sensi dell'EEPR, nel senso di aver dato un contributo a breve
termine alla ripresa economica ed agli obiettivi di politica
energetica dell'economia a basso tasso di carbonio.
Essi sono stati altresì importanti ai fini della
creazione di posti di lavoro e per aver dato il via all'impiego su
larga scala di impianti eolici in alto mare, alle industrie a ciò
correlate ed agli agglomerati innovativi.
Si suggerisce che ciò, a sua volta, darà impulso
alla competitività dell'industria dell'Unione Europea nel suo
complesso con il potenziale per l'implementazione di repliche
altrove nell'Unione Europea. (da: maritimejournal.com,
05.04.2012)
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