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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 16 NOVEMBRE 2012
PORTI
NUOVI SVILUPPI INTERMODALI A MARSIGLIA
L'operatore intermodale GPMM (Grand Port Maritime de Marseille)
sta mettendo il proprio bacino orientale in condizione di essere il
più grande hub di trasbordo per il Mediterraneo, mediante la
realizzazione di un terminal di trasporto combinato che assicurerà
collegamenti migliorati con il resto d'Europa.
Sebbene l'infrastruttura possa accogliere solo navi sino a 7.000
TEU, l'autorità portuale ritiene che la sua localizzazione,
le infrastrutture ed i miglioramenti della produttività
indotti dalla riforma portuale francese dello scorso anno siano
bastevoli a far tornare traffici di cui si sentiva molto il bisogno.
“Il nostro terminal Med Europe è completo solamente
al 50%” ha dichiarato Jean-Claude Terrier, amministratore
delegato del GPMM.
“Abbiamo un sacco di spazio e stiamo aumentando i nostri
120 punti per reefer al fine di accogliere il traffico di prodotti
deperibili proveniente dal Nord Africa, dalla Spagna e dall'Italia”.
Il bacino esterno ha accolto con favore quest'anno tre nuovi
servizi - il Nolis per Algeria e Libia, per Messina e per il Sud-Est
Africa - ma questo non basta.
L'infrastruttura di trasporto combinato, supportata sia dal
governo francese che dalla compagnia di navigazione francese CMA
CGM, che ne sarà un'azionista al 50%, incrementerà i
collegamenti ferroviari con la Francia, la Germania ed il Belgio.
Marsiglia viene già considerata quale scalo facente parte
dei “corridoi verdi” d'Europa.
Un treno giornaliero collega le banchine orientali a Lione e due
convogli settimanali viaggiano da Marsiglia a Dourges e Bonneuil nel
nord della Francia.
Ciò non comprende i servizi ferroviari da e per Fos.
Ci si aspetta che i servizi alla volta di Lione aumentino fino
al numero di cinque alla settimana, mettendo i caricatori in grado
di effettuare il trasbordo a Lione per i collegamenti ferroviari
diretti a Le Havre, Rouen, Rennes, Basilea, Ludwigshafen e, da
novembre, Duisburg.
“Stiamo decidendo chi farà cosa al terminal e con
quanto ciascun investitore dovrà contribuire” afferma
Terrier.
“Stiamo inoltre valutando di installare un secondo
binario, in modo da non essere più afflitti da qualsiasi
difficoltà dovesse insorgere sul nostro binario originale.
Finora abbiamo speso 60 milioni di euro in trasporto combinato
presso le banchine orientali, ma abbiamo bisogno che i collegamenti
siano attivati per poter attirare altre attività”. (da:
lloydsloadinglist.com, 29.10.2012)
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