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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 30 NOVEMBRE 2012
TRASPORTO MARITTIMO
I FINANZIAMENTI EUROPEI DARANNO IMPULSO AI PORTI ED AI
TRAFFICI MARITTIMI A CORTO RAGGIO
Secondo il Commissario Europeo per i Trasporti Siim Kallas, le
proposte di finanziamento dell'Unione Europea per le infrastrutture,
pari a 50 miliardi di euro, avranno conseguenze dirette per il
trasporto marittimo europeo.
Kallas ha dichiarato alla rivista Lloyd's List che
l'iniziativa CEF (Collegare l'Infrastruttura Europa) aiuterebbe lo
shipping a far fronte alla “sfida dell'ammodernamento”,
sia stimolando il settore dello shortsea, sia modernizzando i suoi
porti.
“Mettere sotto controllo il notevole potenziale del
trasporto marittimo a corto raggio richiede una migliore
integrazione dei porti nell'ambito delle filiere logistiche
infra-europee” ha detto Kallas, che è anche Vice
Presidente della Commissione Europea.
“Con la CEF, le autorità nazionali ed i porti
potranno disporre di un importante meccanismo di finanziamento per
affrontare la sfida dell'innovazione”.
L'iniziativa proposta del valore di 50 miliardi di euro,
tuttavia, è contenuta nel controverso bilancio 2014-2020
dell'Unione Europea.
Ad ottobre, la presidenza cipriota dell'Unione Europea ha
proposto tagli per 50 miliardi di euro al bilancio, con una
riduzione specifica del 20% circa alla proposta iniziativa CEF.
“Nel contesto di questa proposta di riduzione, la parte
relativa ai trasporti deve accollarsi il taglio più grave,
circa il 30% rispetto alla proposta originale della Commissione”
afferma Kallas.
“Si tratta di una notevole sproporzione in nessun modo
accettabile, né per la Commissione, né per il
Parlamento Europeo.
La riduzione media per altre poste di bilancio è del 5%
circa ed inoltre molti stati membri sembrano condividere questa
opinione.
Come sempre accade, è probabile che si trovi un
compromesso più o meno a metà strada”.
Se vi sarà davvero uno stanziamento appropriato nel
bilancio dell'Unione Europea, lo scopo a grandi linee della CEF sarà
quello di migliorare le infrastrutture di trasporto all'interno
dell'Europa, contribuendo alla competitività delle attività
europee e “riducendo i costi di trasporto”, nonché
“ingenerando posti di lavoro e crescita”.
Le spese per infrastrutture proposte giungono in un momento di
austerità in molti paesi dell'Unione Europea, ma Kallas è
ottimista perché “assicurando un'adeguata accessibilità
ai porti, la CEF comporterà un forte stimolo all'espansione
delle operazioni di shortsea”.
“Abbiamo bisogno di spendere meglio i nostri soldi.
La CEF è stata progettata con questo obiettivo in mente”
ha detto Kallas.
La Commissione ha riconosciuto come le problematiche per i porti
europei si fondino sulle dimensioni in aumento e sui cambiamenti
alle specifiche di molte navi.
“Le prestazioni s'incrementeranno in futuro ed anche le
dimensioni delle navi lo faranno.
I progressi nella progettazione navale e nella tecnologia devono
essere controbilanciati da adeguati sviluppi nei porti”
afferma Kallas.
La Commissione prevede altresì che continui la tendenza
verso portacontainer più grandi ed innovazioni nei settori
reefer, petroliere e cisterne chimiche, gasiere e navi passeggeri,
che metteranno tutte quante a dura prova l'attuale capacità
dei porti europei di servire i traffici di origine marittima
dell'Unione Europea.
C'è poi la questione critica dell'elevato costo di
lavorare con molti porti europei.
“Oggi, per alcuni traffici, il costo dei porti e dei
terminal può superare il 25% del costo complessivo della
logistica da porta a porta” dichiara Kallas.
“Migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi
portuali rappresenta lo stretto necessario per difendere la
competitività internazionale delle industrie europee”.
Kallas ha inoltre sottolineato come i traffici restino “un
catalizzatore della crescita economica” e ha dichiarato che la
CEF da 50 miliardi di euro “servirebbe ad attirare
investimenti privati nei porti, non solo per investimenti relativi a
nuove iniziative, ma anche per investimenti che possano aiutare le
infrastrutture esistenti a rimanere vitali e moderne”.
I proposti finanziamenti della CEF saranno pertanto accompagnati
da altre misure finalizzate a migliorare l'ambiente lavorativo dello
shipping, quali la revisione della politica portuale dell'Unione
Europea e l'iniziativa della Cintura Blu sulla semplificazione
amministrativa, che ha lo scopo di ridurre la burocrazia nei porti,
ha detto Kallas.
Dati i potenziali benefici per lo shipping europeo, e malgrado
le controversie sul bilancio dell'Unione Europea, Kallas è
ottimista riguardo alle prospettive della CEF.
“La Commissione preme sui leader affinché siano
coerenti.
Se essi vogliono che l'economia europea cresca, occorre che le
assicurino risorse appropriate” afferma.
“Confido che la destinazione di risorse di bilancio alla
CEF possa consentire, alla fine, il finanziamento dei più
importanti progetti infrastrutturali destinati a collegare
l'Europa”. (da: lloydsloadinglist.com, 16.11.2012)
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