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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 28 DICEMBRE 2012
TRASPORTO MARITTIMO
CARENZA DI PORTACONTAINER PER LE LINEE DI NAVIGAZIONE
Le linee di navigazione containerizzate potrebbero dover
fronteggiare una carenza di navi di piccole e medie dimensioni negli
anni a venire che potrebbe minacciare lo sviluppo dei traffici in
alcune parti del mondo, a meno che non vi sia una ripresa delle
ordinazioni.
Relativamente poche navi da 3.000 TEU o meno sono state
costruite a partire dal 2009 ed anche l'attività nella gamma
sino a 7.999 TEU è stata poco consistente, dal momento che le
ordinazioni hanno subito limiti a causa di problemi finanziari.
La Clarksons avverte nel suo ultimo rapporto Container
Intelligence Monthly che una stretta sulla capacità
potrebbe costituire una minaccia a causa del repentino rallentamento
delle costruzioni.
“Poiché ci si aspetta che la crescita dei traffici
negli anni a venire sia più promettente sulle rotte
secondarie, la carenza di ordinazioni nelle dimensioni piccole e
medie potrebbe alla fine comportare un deficit di offerta di tale
tonnellaggio” prevede la Clarksons.
I cantieri hanno ridotto i prezzi delle proprie portacontainer
di nuova costruzione sino ad un punto basso da record, dal momento
che è probabile che una nave non attrezzata da 2.750 TEU vada
a costare circa 30,5 milioni di dollari USA, in ribasso rispetto ai
38 milioni di dollari USA alla fine dello scorso anno ed ai 53
milioni di dollari USA nel 2007.
Una nave da 4.300 TEU che sarebbe costata 57 milioni di dollari
USA alla fine del 2011 adesso può essere ordinata per meno di
14 milioni di dollari USA.
L'indice dei prezzi delle nuove costruzioni della Clarksons
attualmente è di 73, sulla base dei prezzi di dicembre 1996
equivalenti a 100, rispetto a 91 di un anno fa ed a quasi 130 a metà
del 2008 prima della crisi bancaria.
Tuttavia, malgrado i prezzi contenuti, gli investimenti in nuove
portacontainer restano bassi.
Gli ultimi dati della Clarksons mostrano come appena 5,3
miliardi di dollari USA siano stati destinati alla costruzione di
nuove portacontainer quest'anno, rispetto ai quasi 27 miliardi del
2011 ed agli oltre 55 miliardi del 2007, prima che il mercato
crollasse e le ordinazioni diminuissero ad appena 1,1 miliardi nel
2009.
A novembre si è assistito alla sottoscrizione di
contratti relativi ad otto portacontainer per una capacità
combinata di 64.600 TEU, incluse cinque unità da 9.200 TEU.
Ciò ha portato il conto del 2012 a 68 navi per 423.464
TEU, rispetto agli oltre 1,8 milioni di TEU ordinati nel 2011,
quando si era verificata una breve ripresa degli investimenti.
“Complessivamente, le ordinazioni del 2012 sono state
assai smorzate” afferma la Clarksons.
Nel settore delle unità inferiori a 3.000 TEU, appena
33.364 TEU di nuova capacità sono stati ordinati ed oltre
203.400 TEU di tonnellaggio in questa fascia dimensionale sono stati
venduti per essere rottamati quest'anno.
Rispetto all'attuale registro delle ordinazioni, 276.000 TEU
sono costituiti da navi di 8.000 TEU ed oltre.
Quando i prezzi delle nuove costruzioni erano bassi nel 2003, le
ordinazioni avevano cominciato a riprendersi.
Il periodo 2003-2007 ha assistito ad un boom delle ordinazioni
prolungato e senza precedenti, durato fino a quando la crisi
bancaria ha portato l'intero settore ad un sostanziale blocco.
“Tuttavia, l'attuale livello dei prezzi delle nuove
costruzioni non ha indotto un gran numero di investitori a tornare
ai cantieri” afferma la Clarksons.
Uno dei maggiori ostacoli che devono affrontare i potenziali
acquirenti è costituito dalla “debilitante pochezza
delle finanze disponibili”.
In particolare, sono appassite le finanze dei fondi German KG.
Questo ha fatto sì che gli armatori tedeschi
rappresentino appena il 15% del registro delle ordinazioni, rispetto
al 36% del 2009.
Ci si chiede ora se - o quando - i bassi prezzi delle nuove
costruzioni genereranno più ordinazioni, nonché quali
dimensioni gli armatori e gli operatori sceglieranno.
“Recentemente, le condizioni del mercato e quelle
dell'economia hanno reso arduo il reperimento di finanziamenti, ma,
quando la contrattazione ternerà ad essere di nuovo
scoppiettante, questi settori delle dimensioni medio-piccole
potrebbero meritare maggiore attenzione” dichiara la
Clarksons.
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