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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 18 GENNAIO 2013
TRASPORTO FERROVIARIO
IL TRASPORTO MERCI FERROVIARIO NON È IN GRADO DI
CONSEGUIRE PROFITTI DUREVOLI
Un nuovo studio commissionato dall'operatore statale francese
SNCF in relazione al trasporto merci ferroviario trae la conclusione
che alla luce delle attuali condizioni operative il settore non è
in grado di conseguire profitti durevoli.
Lo scopo dello studio, elaborato dalla Bain & Co, era quello
di mettere in prospettiva le persistenti difficoltà
dell'unità statale Fret SNCF.
Nel corso di un periodo quinquennale (2007-2011), i principali
operatori statali nel continente europeo - Germania, Francia,
Belgio, Paesi Bass, Svizzera, Italia e Spagna - hanno accumulato
perdite nette per 5 miliardi di euro inerenti al trasporto merci
ferroviario.
La Fret SNCF è stata responsabile di più della
metà di questo importo, mentre la Deutsche Bahn è in
rosso sin dal 2009, avendo fatto registrare un deficit di 122
milioni di euro.
Le croniche prestazioni con cifre in rosso dell'operatore
francese sono state in gran parte da attribuirsi alla sua carenza di
competitività a causa di una struttura organizzativa che
ingenera elevati costi del lavoro.
Questa situazione viene sottolineata nel rapporto, che stima che
“il divario del costo del salario unitario” fra la Fret
SNCF ed i suoi concorrenti delle società private è del
35% per i macchinisti e fra il 20 ed il 30% per l'altro personale
impegnato in attività operative.
Una percentuale oscillante fra il 60 ed il 70% del “divario”
è attribuibile all'organizzazione del lavoro e,
principalmente, al numero delle giornate in cui il personale della
Fret SNCF è disponibile per le attività lavorative nel
contesto dei vantaggi derivanti dall'impiego di cui esso usufruisce
in conseguenza del suo status di ferroviere di holding statale.
Pierre Blayau, responsabile della SNCF Geodis, alla quale
appartiene la Fret SNCF, ha dichiarato ai media locali che la
questione dell'armonizzazione della regolamentazione del lavoro in
Francia fra l'operatore statale ed i suoi concorrenti nel mercato
nazionale - quale la consociata francese della DB, la Euro Cargo
Rail, e l'unità della Eurotunnel, la Europorte - è
diventata “una questione di sopravvivenza” per la Fret
SNCF.
Il rapporto, peraltro, prosegue sottolineando come la vera
minaccia per il settore derivi dall'autotrasporto la cui concorrenza
“è insostenibile per il trasporto merci ferroviario”.
Nel rapporto si dice che la differenza fra l'autotrasporto di
merci e il trasporto ferroviario su un singolo carro può
essere almeno del 25% in alcuni casi, e che il divario potrebbe
allargarsi.
Fra il 2008 ed il 2010, le tariffe di trasporto merci
ferroviario nei principali mercati quali Germania, Francia ed Italia
sono in genere aumentate al contrario di quelle del trasporto
stradale che sono diminuite, aggiunge il rapporto.
La strada è anche più affidabile del trasporto
merci ferroviario in termini di rispetto della scadenza per la
consegna.
L'apertura del settore nell'Unione Europea nel 2006 non ha
comportato per il trasporto merci ferroviario l'incremento della sua
quota di mercato (rispetto a quella dell'autotrasporto), si afferma
nel rapporto, e nel migliore dei casi i nuovi concorrenti adesso
stanno andando in pareggio ovvero stanno realizzando minori
profitti.
Blayau sostiene che ci vorrà “una politica
estremamente proattiva” da parte dell'Unione Europea a favore
del trasporto merci ferroviario se si vuole che esso produca
profitti in Europa su una base sostenibile. (da:
lloydsloadinglist.com, 03.01.2013)
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