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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 29 MARZO 2013
TRASPORTO MARITTIMO
LA K-LINE ALLA FINE SI AGGREGA AL CLUB DELLE PORTACONTAINER
ULTRA-GRANDI
Il gigante marittimo giapponese K-Line ha confermato che alla
fine si aggregherà al club delle navi portacontainer
ultra-grandi dopo avere sottoscritto una lettera d'intenti
finalizzata alla costruzione di cinque navi da 14.000 TEU presso i
cantieri navali Imabari.
Com'era stato in precedenza riportato dalla rivista Lloyd's
List, l'iniziativa del vettore era già prevista da
qualche tempo, dal momento che i suoi soci nell'alleanza cui
partecipa, vale a dire Cosco Container Lines, Yang Ming Marine
Transport e Hanjin Shipping, hanno tutti quanti iniziato ad
impiegare oppure ordinare navi portacontainer giganti.
La K-Line, compagnia di navigazione in crisi di liquidità,
con una proporzione fra passivo ed attivo del 72% alla fine del
2012, sta ancora rimuginando se acquisire in proprietà le
navi o noleggiarle da una unità di leasing che firmerà
il contratto formale di costruzione delle navi con i cantieri
Imabari.
“Stiamo ancora discutendo i dettagli definitivi e ci
aspettiamo di prendere presto una decisione.
Non escludiamo alcuna possibilità” ha dichiarato il
dirigente delle strategie containerizzate della K-Line Yasushi
Shigeno.
“Il nostro piano è quello di impiegare tutte le
nostre grandi navi nel servizio correlato all'alleanza CKYH,
possibilmente nell'ambito dei traffici Asia-Europa.
Discuteremo con la Yang Ming se dovremo avere un circuito
congiunto, sebbene non si sia ancora deciso nulla al riguardo”.
La K-Line, che figura fra le prime 20 linee di navigazione
containerizzate del mondo, sarà la sedicesima ad ordinare
portacontainer ultra-grandi.
Tuttavia, l'ingresso tardivo nel club potrebbe in realtà
apportare vantaggi al vettore, dato che potrà usufruire del
crollo dei prezzi delle nuove costruzioni.
“Noi prevediamo che ciò comporterà un
notevole miglioramento sia dell'efficienza, sia della competitività
dei costi” afferma Shigeno.
“Possiamo fruire dei costi minori rispetto a quelli delle
nostre navi da 8.000 TEU” che, ha aggiunto, al momento attuale
rappresentano le navi più grandi della flotta della K-Line.
Tuttavia, come molti altri operatori, il vettore sostiene di non
avere piani in atto finalizzati all'espansione della propria
capacità marittima complessiva e che alcune navi panamax
probabilmente saranno ritirate dalla propria flotta.
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