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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 GIUGNO 2013
PROGRESSO E TECNOLOGIA
PROSEGUE AD AMBURGO IL DIBATTITO SULLA CHIATTA FEEDER
Le prospettive dell'introduzione in servizio di una controversa
chiatta da raccordo per trasporto contenitori semovente ad Amburgo
si sono apparentemente incrementate in seguito alla decisione da
parte del parlamento della città-stato di sottoporre la
questione ad una commissione che dovrà effettuare ulteriori
studi al riguardo.
Un portavoce del parlamento municipale (Bürgerschaft) ha
dichiarato che il parlamento ha deciso di sottoporre la questione ad
una speciale commissione che si occupa di problematiche economiche e
di altro ancora, il che potrebbe essere incoraggiante per l'idea.
Il problema, peraltro, è che il progetto ha bisogno
dell'approvazione da parte di tutti gli operatori portuali prima di
poter essere messo in atto.
Il portavoce afferma che il principale operatore di Amburgo, la
HHLA, inizialmente si era detto favorevole all'iniziativa, ma poi
aveva ritirato il proprio supporto.
A quanto pare, tutte le altre imprese di movimentazione carichi
in ambito portuale in effetti sono a favore del progetto, poiché
esso offre loro un'innovativa alternativa eco-compatibile.
Le chiatte, che sono state sviluppate dalla Port Feeder Barge,
hanno una lunghezza di 63,9 metri, una larghezza di 21 metri ed un
pescaggio massimo in porto di 3,1 metri.
Anche la propulsione a gas naturale liquido rappresenta
un'opzione, così come lo sono le altre versioni della
chiatta, fra cui una unità Wind Feeder per turbine d'alto
mare.
Classificate come GL per il trasporto di contenitori, le chiatte
possono trasportare sino a 168 TEU ad ogni viaggio.
Ciascuna chiatta monta un'unica gru Liebherr CBW 49 (39)/27(29)
Litronic di capacità pari a 49 tonnellate con uno sbraccio di
27 metri ed uno spreader telescopico automatico.
Si spera che le nuove chiatte possano alleviare la congestione
del traffico stradale in porto ed accelerare i trasferimenti, oltre
a far risparmiare sui costi e sul carburante, nonché ridurre
l'affidamento sulle costose gru per container.
Esse potrebbero inoltre essere impiegate al centro del canale
allo scopo di lavorare le portacontenitori a lungo raggio od i
terminal interni o galleggianti laddove non siano disponibili
infrastrutture terminalistiche.
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