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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 31 LUGLIO 2013
LEGISLAZIONE
I REVISORI DEI CONTI EUROPEI CHIEDONO LA FINE DEI PROGRAMMI
“INEFFICACI” PER IL DIROTTAMENTO DELLE MERCI DALLA
STRADA ALLA ROTAIA
Secondo un nuovo rapporto dell'ECA (Corte dei Conti Europea), i
programmi “Marco Polo” appoggiati dall'Unione Europea,
finalizzati a togliere le merci dalle strade, sono stati inefficaci
e dovrebbero essere interrotti nella loro forma attuale.
A partire dal 2003, i programmi Marco Polo I e II hanno
finanziato i progetti relativi a servizi di trasporto ideati per
dirottare le merci trasportate dalla strada alla rotaia, alle
idrovie interne ed al trasporto marittimo a corto raggio.
I programmi ricadevano nell'obiettivo della politica dei
trasporti dell'Unione Europea di sviluppare alternative al trasporto
merci solo stradale.
Questo obiettivo, che è generalmente accettato, mira a
ridurre il traffico di trasporto merci stradale internazionale,
migliorando di conseguenza le prestazioni ambientali del trasporto
merci, riducendo la congestione ed incrementando la sicurezza
personale nelle strade.
Tuttavia, Ville Itälä, membro dell'ECA responsabile
del rapporto, ha sottolineato come i programmi Marco Polo “siano
stati inefficaci dal momento che non hanno conseguito gli
obiettivi”.
Aggiunge Itälä: “È stato conseguito uno
scarso impatto nel dirottare le merci dalle strade e non sono stati
pubblicati dati sufficienti per valutare il raggiungimento degli
obiettivi di politica, ad esempio i vantaggi ambientali”.
Il revisore ritiene che non ci siano abbastanza proposte di
progetti pertinenti portati avanti a causa della situazione del
mercato e che le regole dei programmi abbiano scoraggiato gli
operatori dal trarre vantaggio dai programmi medesimi.
La metà dei progetti esaminati erano di limitata
sostenibilità ed una delle principali risultanza è
stata che ci fossero serie indicazioni di “peso morto”,
vale a dire progetti che sarebbero andati avanti anche senza il
finanziamento dell'Unione Europea.
Il rapporto ha concluso che 13 dei 16 beneficiari esaminati dai
revisori hanno confermato che avrebbero dato il via ed effettuato il
servizio di trasporto anche senza il finanziamento.
Inoltre, non vi sono dati attendibili per valutare i vantaggi
dell'impatto ambientale del trasporto merci, della congestione
stradale o della sicurezza sulle strade.
Quanto alle modalità con cui i programmi del tipo Marco
Polo dovrebbero essere gestiti in futuro, Itälä raccomanda
che, prima di tutto, debba essere effettuata una valutazione
appropriata dell'impatto.
In secondo luogo, dovrebbero essere fissati obiettivi
realistici, con assegnazione dei fondi dell'Unione Europea a seconda
dei risultati.
Infine, il programma dovrebbe comprendere il supporto agli
equipaggiamenti.
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