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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15/31 AGOSTO 2013
STUDI E RICERCHE
IL PORTO DI FELIXSTOWE OFFRE UNA PORTA D'ACCESSO PIÙ A
BUON MERCATO PER IL REGNO UNITO
Uno studio della MDS Transmodal ha concluso che la
localizzazione, i vantaggi di scala ed i collegamenti ferroviari del
Porto di Felixstowe significano che esso offre la soluzione di porta
d'accesso caratterizzata dal più basso costo unitario per le
importazioni e le linee di navigazione rispetto a tutti i porti
containerizzati del sud-est del Regno Unito.
Felixstowe ha incaricato i consulenti della MDS Transmodal di
esaminare i costi di oltre 1.000 viaggi di autotrasporto allo scopo
di ribattere alla rivendicazione del nuovo porto Thames Estuary da
1,5 miliardi di sterline secondo cui la nuova infrastruttura
consentirebbe alle imprese di “effettuare una completa nuova
valutazione delle proprie filiere della distribuzione”.
Il nuovo porto, appartenente alla DP World di Dubai e che
dovrebbe aprire a novembre, dà molta importanza al fatto di
avere localizzato un terminal marittimo e l'adiacente parco
destinato ad attività imprenditoriali così vicino a
Londra: iniziativa, questa, a cui è stato dato impulso dalla
decisione della Marks & Spencer di siglare un contratto a giugno
per realizzare un centro distributivo da 200 milioni di sterline
presso l'infrastruttura.
Felixstowe, peraltro, che lo scorso anno ha movimentato il 42%
dei traffici containerizzati complessivi del Regno Unito, ribatte di
essere un'opzione maggiormente efficace dal punto di vista dei
costi: affermazione, questa, supportata dallo studio.
La ditta di consulenze ha constatato che “prendendo in
considerazione insieme i costi sia interni che marittimi, Felixstowe
dispone di un vantaggio complessivo sui costi di 26 sterline per
contenitore”.
I consulenti affermano che “la distribuzione interna dei
carichi di importazione si basa sulla localizzazione di grandi
depositi e non sulla popolazione” e la maggior parte dei
grossi depositi è situata nelle Midlands o nel nord.
Londra e il sud-est hanno solamente l'11% di tali magazzini,
malgrado rappresentino il 30% della popolazione.
“Londra di per sé è efficacemente servita
tramite magazzini che possono essere situati sino a 200 km a nord
della capitale” constata la MDS, aggiungendo che il nuovo
porto ha dovuto affrontare costi straordinari a causa della
congestione stradale attorno alla capitale.
Felixstowe, che l'anno scorso ha lavorato 3,67 milioni di TEU, a
detta della MDS ha un ulteriore vantaggio, nel senso che può
offrire economie di scala per il successivo trasporto ferroviario,
tramite il quale viene distribuito un terzo dei container.
Tale scala, constata la MDS, incrementa altresì le
opportunità di raccolta di carichi in esportazione per il
viaggio di ritorno, argomentazione questa assi importante per i
porti britannici, in cui prevalgono i contenitori in importazione.
I consulenti hanno calcolato che, considerati tutti assieme, i
costi del trasporto terrestre da Felixstowe per contenitore di sola
andata sono stati di 312 sterline rispetto a 321 sterline via London
Gateway e 322 sterline via Southampton, che è il secondo
maggior porto containerizzato britannico.
A quella differenza di 9 sterline, i consulenti hanno aggiunto
altre 17 sterline per i “costi di deviazione” alla volta
del London Gateway dalle preminenti direttrici di trasporto del
Benelux: a detta della MDS, altre 76 miglia.
I consulenti, basando i calcoli su una mega-nave da 10.000 TEU
che scarichi 2.200 box in un porto britannico, affermano che tali
costi di deviazione sono stati un fattore-chiave perché
“senza eccezione, le navi a lungo raggio che servono il Regno
Unito fanno anche scalo presso un porto del Benelux”.
Per quanto attiene all'accesso marittimo, i consulenti hanno
dichiarato: “Stimiamo che Felixstowe offra un vantaggio di 17
sterline per container lavorato rispetto al London Gateway e di 7
sterline rispetto a Southampton”.
Il principale di Felixstowe, Clemence Cheng, afferma: “Le
prove raccolte dalla MDS Transmodal dimostrano chiaramente che la
localizzazione, la scala ed i collegamenti ferroviari del porto di
Felixstowe assicurano un notevole vantaggio in relazione ai costi
per gli importatori e le linee di navigazione rispetto a tutti gli
altri porti containerizzati del sud-est inglese”.
Peraltro, un portavoce del Thames Gateway, i cui primi clienti -
Maersk, MOL, Safmarine e DAL - dovrebbero effettuarvi scali a
novembre, ribatte affermando: “Il London Gateway è più
vicino a due terzi del mercato del Regno Unito.
Basta che gli importatori e gli esportatori facciano una ricerca
con Google Maps per vedere quanto il London Gateway sia più
vicino ai principali centri abitati di Manchester, Birmingham e
Londra.
Se si è più vicini, allora si spende meno in
termini di costi di trasporto e di tempi di viaggio alla volta del
mercato.
Nessuna interpretazione può nascondere la realtà”.
Egli inoltre ha aggiunto che, con l'imminente arrivo dei primi
clienti linee di navigazione, stiamo cominciando a vedere che i
fatti parlano da soli”.
Le linee di navigazione si aspettano una dura battaglia fra i
due porti, con i traffici containerizzati ancora al di sotto dei
livelli precedenti alla recessione.
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