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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 31 OTTOBRE 2013
STUDI E RICERCHE
L'ALLEANZA P3 POTREBBE APPORTARE ALTRE GUERRE PER I PREZZI ED
INSTABILITÀ TARIFFARIA
Com'è stato sottolineato in occasione della conferenza
TPM Asia, l'alleanza P3 potrebbe potenzialmente indurre guerre per i
prezzi ed esacerbare l'instabilità tariffaria nel trasporto
marittimo di contenitori, lasciando ai vettori poco spazio di
manovra per competere fatta eccezione per i prezzi.
Gli analisti hanno sottolineato che la rete in questione,
costituita dalle tre maggiori linee di navigazione containerizzate
mondiali, mercificherà ulteriormente i servizi di trasporto
marittimo mediante la limitazione della libertà dei membri
dell'alleanza di differenziare ciò che possono offrire ai
caricatori.
“La P3 è un'alleanza solamente operativa e la
concorrenza commerciale fra i tre membri resta” afferma il
consulente di Alphaliner Tan Hua Joo.
Infatti, ha detto l'analista, Maersk Line, Mediterranean
Shipping Co e CMA CGM non si fanno concorrenza nei servizi in cui
effettuano operazioni con le stesse navi.
“Pertanto, esse si faranno concorrenza a livello dei
prezzi”.
Tali iniziative potrebbero comportare effetti a catena e
provocare “comportamenti aggressivi” in relazione al
taglio delle tariffe da parte dei vettori che non appartengono alla
P3, dal momento che, a detta di Tan, la battaglia per le quote di
mercato continua.
I principali vettori hanno ancora accesso ai mercati degli
strumenti finanziari, continuano ad effettuare nuove ordinazioni per
le navi post-panamax e sono carenti di incentivi a consolidarsi fra
di loro, il che suggerisce che il persistente eccesso di offerta
potrebbe durare oltre il 2015.
“La rete P3 non ridurrà l'eccesso di offerta”
afferma il responsabile operativo di SeaIntel Maritime Analysis Alan
Murphy.
“Le alleanze non sono consolidamenti.
I membri non collaborano per quanto riguarda i prezzi, il
marketing e le vendite ai clienti”.
Assoggettata ad esami minuziosi da parte degli enti regolatori
delle pratiche anticoncorrenziali dell'Unione Europea, degli Stati
Uniti e della Cina, la P3 ha sostenuto che essa sarà
un'alleanza operativa dotata di un distinto organismo per il
controllo delle operazioni con sede a Londra.
Le loro offerte, che saranno annunciate nel corso del quarto
trimestre, dovrebbero comprendere otto circuiti Asia-Nord Europa,
cinque circuiti Asia-Mediterraneo, sei circuiti Asia-Costa
Occidentale USA, quattro circuiti Asia-Costa Orientale USA e due
circuiti Mediterraneo-USA.
Per quanto la rete preveda di dare il via alle operazioni nel
secondo trimestre del 2014 previa autorizzazione delle autorità
competenti, ci sono già state delle ripercussioni a breve
termine.
Alcuni concorrenti hanno optato per la cancellazione, piuttosto
che per il ritiro, di servizi quest'inverno, nel timore di perdere
quote di mercato prima che la P3 annunciasse la propria rotazione
completa.
“I vettori faranno affidamento sulle partenze saltate per
gestire la capacità a novembre.
Peraltro, le partenze saltate in effetti difficilmente potranno
evitare le riduzioni tariffarie” ha detto Tan.
A sua volta, tali iniziative mitigheranno gli sforzi finalizzati
al ripristino delle tariffe da parte dei vettori il mese prossimo,
mettendoli sulla difensiva per quando l'anno prossimo inizieranno le
trattative contrattuali.
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