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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 GENNAIO 2016
TRASPORTO MARITTIMO
LA MAERSK LINE È ANCORA LA MAGGIORE LINEA DI
NAVIGAZIONE CONTAINERIZZATA NEL 2016, MA NON È IMMUNE
DALL'ECCESSO DI CAPACITÀ E DALLA DOMANDA DEBOLE
Secondo Alphaliner, la Maersk Line ha conservato la propria
posizione di maggiore linea di navigazione containerizzata del
mondo.
Il vettore danese all'inizio dell'anno disponeva di una capacità
operativa complessiva di 3,01 milioni di TEU diffusa su 584 navi,
rispetto alle 484 navi per 2,67 milioni di TEU del suo rivale più
prossimo, la MSC.
La Maersk ha accresciuto la propria flotta del 4,1% nel 2014,
mentre quella della MSC è cresciuta del 5,2%, sebbene essa
abbia un registro ordinazioni di maggiori dimensioni pari a 43 navi
per 572.720 TEU rispetto alle 31 navi per 505.910 TEU della MSC.
Un aspetto sorprendente dell'alleanza 2M cui appartengono le due
compagnie di navigazione, nota Alphaliner, è che la Maersk è
stata in grado di ridurre in modo significativo la capacità
nella rotta Asia-Europa nel corso del 2015, cosa in parte dovuta al
suo accordo di condivisione delle navi con la MSC e all'annullamento
dei servizi Asia-Nord Europa AE9 ed Asia-Mar Nero AE3, dato che i
due servizi congiunti impiegavano principalmente tonnellaggio della
Maersk Line.
La conseguenza per la Maersk è stata che essa si è
messa in condizione di ridurre la propria alta esposizione in quel
traffico problematico diminuendo la propria capacità sulla
rotta in questione del 26% per 670.000 TEU.
Tuttavia, la Maersk ha incrementato la capacità che essa
impiegava dall'Asia al Nord America del 24% e di un imponente 223%
dall'Europa al Nord America quale risultato della cooperazione nella
2M.
Malgrado l'impiego di meno tonnellaggio nell'Asia Europa,
l'alleanza 2M non ha isolato completamente la Maersk dai guai
dell'eccesso di capacità.
Secondo i dati di Alphaliner, il vettore attualmente ha una
delle sue navi della classe Tripla-E, la Maersk Munkebo da 18.340
TEU, ancorata al largo della Cina in conseguenza dell'annullamento
dei suoi viaggi allo scopo di alleviare la debolezza della domanda.
E la Maersk potrebbe ritrovarsi ulteriormente in svantaggio
quest'anno nei confronti dei suoi principali rivali se l'eccesso di
capacità e la domanda debole dovessero continuare ad
affliggere il settore.
I dati di Alphaliner mostrano che la Maersk ha una percentuale
notevolmente minore di tonnellaggio noleggiato: il 41% delle sue
navi viene noleggiato, rispetto al 61% della MSC ed al 67% della CMA
CGM.
Nei momenti difficili, i vettori cercano di sospendere il
noleggio delle navi in dotazione al fine di ridurre i costi
operativi, nella consapevolezza di poterle facilmente riprendere
nuovamente quando il mercato comincia a migliorare.
Nel contempo, la CMA CGM, attestata al terzo posto della
classifica, ha assistito all'espansione della propria flotta
dll'11,1% l'anno scorso per 1,82 milioni di TEU suddivisi in 460
navi ed aggiungerebbe ulteriori 85 navi (535.000 TEU) al proprio
portafoglio se dovesse portare a termine la sua proposta di
rilevamento della APL.
Intanto, la Hapag-Lloyd è riuscita a riottenere la quarta
posizione ai danni della Evergreen con una capacità
complessiva di 932.822 TEU rispetto ai 931.849 TEU del vettore di
Taiwan, malgrado abbia meno navi operative (173 in confronto alle
192 della Evergreen).
Il registro delle ordinazioni della Evergreen presenta
dimensioni assai maggiori: 41 navi equivalenti a 395.770 TEU
rispetto alla modesta ordinazione di 5 navi (52.500 TEU) della
Hapag-Lloyd.
Tuttavia, a tempo debito sia la Hapag-Lloyd che la Evergreen
saranno soppiantate dalla fusione fra i vettori cinesi appartenenti
allo stato Coscon e CSCL, che attualmente si attestano
rispettivamente al sesto e settimo posto della classifica dei
vettori di Alphaliner.
Così com'è, la nuova realtà effettuerebbe
operazioni con 291 navi per una capacità complessiva di 1,55
milioni di TEU, che la sospingerebbe comodamente al quarto posto
della classifica dei primi 20 vettori.
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