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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 GENNAIO 2016
LEASING
IMPRESE DI NOLEGGIO DI CONTENITORI “TUTTE NELLA STESSA
BARCA”: SOMMERSE DA “UNA SIGNIFICATIVA EROSIONE DELLA
PROSPERITÀ”
Date le poche speranze di ripresa dei traffici containerizzati,
ci si aspetta che i principali fornitori del settore - le ditte di
leasing dei container - vengano assoggettate ad una seria pressione
quest'anno.
Recenti analisi della DMER (Drewry Maritime Equity Research)
hanno concluso che i principali noleggiatori di contenitori
continueranno a soffrire a causa del peggioramento - iniziato l'anno
scorso - delle condizioni delle attività.
Una combinazione di fattori ha contribuito a realizzare una
situazione di intralcio alla crescita, profitti scalfiti ed “ingente
erosione della prosperità” per gli investitori: la
capitalizzazione combinata del mercato delle principali società
di noleggio contenitori presenti in borsa (Textainer, TAL, CAI e
Touax) “è ruzzolata” del 74% nel corso
dell'ultimo anno.
Dato il rallentamento delle esportazioni cinesi, il declino dei
volumi di traffico nel corso del 2015 ha semplicemente significato
una minore domanda di box a noleggio da parte dei vettori; tale
situazione è stata complicata dalla diminuzione dei prezzi
dei contenitori nuovi, indotta dal crollo del prezzo dell'acciaio a
causa dell'enorme eccesso di capacità, che ha reso molto più
allettante per le linee di navigazione investire in container di
proprietà .
Secondo la DMER, i prezzi dei contenitori sono calati nel corso
dell'anno e nel trimestre finale del 2015 si sono attestati in media
su 1.500 dollari USA per una unità da 20 piedi, concludendo
l'anno a 1.450 dollari USA: il livello più basso dal 2003.
Nel contempo, i prezzi dei contenitori per carichi secchi sono
diminuiti sino a 830 dollari USA, al di sotto del precedente minimo,
registrato nel 2009.
“Si prevede che i prezzi dei container, sia nuovi che
usati, vadano a diminuire o nel migliore dei casi a restare uguali
nel 2016” afferma.
I noleggiatori di contenitori hanno usufruito di uno dei loro
periodi più prosperi dall'inizio della recessione e le linee
di navigazione a corto di liquidità non sono state in grado
di investire esse stesse in nuovi container, facendo sempre più
affidamento sulle società di leasing per colmare il divario
di capacità in termini di equipaggiamenti.
L'anno scorso, peraltro, a detta della Drewry è stato
poco meno che disastroso e ci sono poche possibilità che
l'ambiente diventi più sereno.
“Riteniamo che i prezzi dei titoli degli operatori di
noleggio contenitori resteranno sotto pressione nel 2016, dal
momento che pensiamo che tutti i noleggiatori di container pubblici
siano nella stessa barca.
Gli investitori non dovrebbero aspettarsi alcun miglioramento
dei prezzi dell'acciaio o dei tassi d'interesse che cambino
sostanzialmente la situazione.
Dal momento che le compagnie di navigazione di linea sono
clienti fondamentali per i noleggiatori di contenitori, l'eccesso di
capacità atteso unitamente alle deboli tariffe di nolo per il
settore di linea finirà per indebolire il potere contrattuale
dei noleggiatori riguardo alle tariffe di leasing” sostiene la
Drewry.
Di conseguenza, la DMER accoglie con favore l'imminente fase di
consolidamento che avrà luogo se la TAL completerà la
propria fusione con la Triton; la società così
combinata supererà la Textainer quale maggiore impresa
mondiale del settore.
“A nostro giudizio la proposta fusione apporterà
vantaggi ad entrambe le parti interessate così come innalzerà
la società risultante alla posizione di vertice del settore.
La fusione non solo ridurrà secondo i principi contabili
generalmente accettati l'aliquota fiscale dall'attuale 20% al 15%,
ma, secondo gli amministratori della TAL, sarà anche più
redditizia del 30% riguardo all'utile per azione.
Attualmente, il titolo è scambiato con un forte sconto
anche di sotto del suo valore nominale.
Per come la vediamo noi, la TAL dovrebbe trarne degli stimoli
una volta migliorati i fondamentali del mercato” sostiene la
DMER.
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