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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 FEBBRAIO 2016
STUDI E RICERCHE
LA DREWRY EVIDENZIA LE PROBLEMATICHE PER LA FILIERA
DISTRIBUTIVA DERIVANTI DALLE IMMINENTI REGOLE SULLA PESATURA DEI
CONTENITORI
Sembra certo che alcune filiere distributive dovranno subire
notevoli disservizi quando la nuova normativa dell'IMO sui pesi dei
contenitori entrerà in vigore a luglio, secondo la Drewry
Supply Chain Advisors, la quale prevede che molti importatori
ammucchieranno scorte di sicurezza nel corso del processo di
transizione e che potrebbe esserci un'impennata alla fine di giugno
nei volumi di trasbordo.
Le modifiche dell'IMO (International Maritime Organisation) alla
convenzione SOLAS (Safety of Life at Sea), che diventeranno
obbligatorie il 1° luglio, richiedono ai caricatori di
verificare i pesi dei contenitori imballati, a prescindere da chi
abbia imballato il container, e gli analisti notano come un numero
significativo di caricatori attualmente sembrino impreparati ai
cambiamenti.
Come riportato da Lloyd's Loading List.com, la IATA
(International Air Transport Association) ha in programma di inviare
alle linee aeree sue associate una notifica secondo cui le modifiche
della SOLAS "potrebbero comportare alcune situazioni isolate in
cui i porti potrebbero ritrovarsi qualche arretrato" con la
conseguenza di possibili casi in cui le spedizioni sarebbero
dirottate dalla filiera distributiva del trasporto merci marittimo
al trasporto merci aereo.
Secondo la Drewry Supply Chain Advisors, è probabile che
le previsioni della IATA in ordine allo spostamento modale si
dimostrino lungimiranti, sebbene gli esperti abbiano anche
sottolineato un'ampia gamma di potenziali problematiche relative
alla filiera distributiva.
La ditta di consulenza sostiene che alcuni caricatori hanno
fatto i loro preparativi, mentre è improbabile che molti
altri siano pronti a far fronte ai propri obblighi.
"Stiamo assistendo a qualche progresso, ma allo stesso modo
sta diventando chiaro che non tutti i caricatori saranno pronti a
conformarsi alle nuove regole dell'IMO" sostiene la Drewry.
"Un gruppo di 410 clienti del portale di prenotazioni
Inttra a ottobre dello scorso anno ha constatato che il 66% di loro
si aspettava modesti o seri disservizi nel settore".
Non ci si aspetta che le grandi ditte che esportano gli stessi
prodotti su base regolare con il medesimo modello di stivaggio
abbiano difficoltà ad identificare il peso dei prodotti nel
contenitore.
Tuttavia, essi hanno ancora bisogno di trovare il modo di
conoscere la tara del contenitore vuoto.
Peraltro, per alcuni caricatori, soddisfare le disposizioni
normative sarà molto più difficile.
Secondo la Drewry, le filiere distributive in entrata
provenienti dai paesi più esotici sono ad alto rischio a
causa della carenza di procedure, informatica, infrastrutture e
macchinari per la pesatura all'origine.
Le spedizioni da parte degli esportatori e dei caricatori minori
che trasportano combinazioni di prodotti imballati con vari
equipaggiamenti di fissaggio o prodotti sfusi in contenitori
potrebbero trovare difficile conformarsi alla nuova normativa, come
accadrebbe anche per coloro che si servono di fornitori asiatici o
africani, allo scopo di fornire una pesatura dei contenitori
imballati.
"Molti importatori ammasseranno scorte di sicurezza nel
corso del processo di transizione e potrebbe esserci un'impennata
alla fine di giugno dei volumi spediti" afferma la Drewry.
"È improbabile che i dirigenti della filiera
distributiva spostino la modalità dal trasporto marittimo a
quello aereo su tutta la linea ma, per le emergenze, si serviranno
di più della modalità aerea a partire dal 1°
luglio.
Ci saranno ritardi, furti di carico, disservizi operativi e
costi aggiuntivi per i caricatori ai porti di origine, in
particolare in Asia ed Africa.
A seguito di questo, alcune spedizioni arriveranno in ritardo ed
alcune navi salperanno con slot vuoti".
La Drewry ha altresì previsto che dovrebbe verificarsi
una domanda di servizi di emergenza offerti da spedizionieri ed
operatori di trasporto terrestre nei casi in cui ci siano state
divergenze fra il peso dichiarato e quello verificato; processo,
questo, che potrebbe essere particolarmente difficile da gestire per
quelli che operano nella filiera del freddo.
"L'impatto sulle filiere distributive della nuova
regolamentazione dispenderà dal ritardo nell'adeguarsi e
dall'entità della mancata conformità" dichiara
l'analista.
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