Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
15:48 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 FEBBRAIO 2016
REEFER
I CARICATORI DI PRODOTTI DEPERIBILI SI ASPETTANO CHE
L'AMPLIAMENTO DEL CANALE DI PANAMA OFFRA NUOVE OPZIONI DI TRASBORDO
Dopo nove anni di lavori, 130 tonnellate di terre di risulta
scavate e 4,4 milioni di metri cubici di cemento, la terza serie di
chiuse del Canale di Panama sarà inaugurata a giugno: non
sono ammessi ulteriori ritardi.
Il gigantesco progetto da 5 miliardi di dollari si aspetta di
assistere praticamente alla triplicazione della capacità
media delle portacontainer in transito nel canale da 5.000 a 14.000
TEU, inaugurando così una nuova era per il trasporto
marittimo di contenitori.
Il dibattito nel settore in ordine agli effetti che l'espansione
comporterà per le filiere dell'offerta di contenitori si
incentra per lo più sulla possibilità che i porti
della costa orientale degli Stati Uniti riescano a togliere volumi
di carico significativi alle loro controparti della costa
occidentale.
A partire da giugno, le linee di navigazione potranno scegliere
se reindirizzare le mega-navi con carichi dall'Asia alla costa
orientale statunitense attraverso il Canale di Panama.
Sono in gioco molteplici variabili, fra cui le capacità
di movimentazione dei porti della costa orientale USA, la nuova
struttura dei pedaggi del canale e la concorrenza con il Canale di
Suez.
Nel contempo, minore attenzione è stata posta ad ogni
potenziale impatto sui traffici reefer locali e a se i caricatori di
prodotti deperibili possano aspettarsi che l'ampliamento comporti
conseguenze per le loro opzioni di trasporto.
"A lungo termine, è probabile che un numero maggiore
di vettori usi la regione del Canale di Panama quale hub di
trasbordo" sostiene Gary York, direttore
dell'approvvigionamento globale della Robinson Fresh, il marchio di
prodotti freschi del fornitore globale di logistica integrata CH
Robinson.
Aggiunge York: "Invece di inviare una nave dal Cile a
molteplici porti sulla costa orientale degli Stati Uniti, queste
navi feeder scaricheranno a Panama per l'imbarco sulle più
grandi navi panamax che poi saranno in grado di trasportare i
contenitori provenienti da varie origini, fra cui l'America latina.
Lo stesso vale per l'Asia o le destinazioni europee, dato che i
container dalla regione dell'America Latina arriveranno nella
regione di Panama su navi più piccole e trasborderanno il
carico sulle navi molto più grandi destinate in Europa od
Asia".
Le ricerche condotte lo scorso anno dalla CH Robinson e dal
Boston Consulting Group in ordine all'impatto sui traffici
dell'ampliamento del canale hanno riscontrato che sino al 10% dei
traffici containerizzati diretti negli Stati Uniti dall'Asia
orientale potrebbero spostarsi dai porti della costa occidentale a
quelli della costa orientale entro il 2020, aggiungendo poi che
l'incremento dell'uso del trasbordo nei Caraibi potrebbe enfatizzare
questa tendenza.
I porti caraibici spereranno in una crescita dei carichi di
trasbordo.
Panama, in particolare, si sta collocando quale hub di trasbordo
regionale e logistico a valore aggiunto.
Secondo la Drewry, l'attività di trasbordo a Panama
potrebbe balzare verso l'alto a doppia cifra in seguito
all'ampliamento del canale, con una crescita annua del 5% a partire
dall'anno successivo.
All'estremità del canale sul Pacifico, sarà
costruito un nuovo terminal container da 5 milioni di TEU a Corozal
al fine di capitalizzare l'atteso incremento dei traffici di
trasbordo.
Resta da vedere se le economie di scala conseguite con l'impiego
di navi più grandi ed il conseguente incremento del trasbordo
si tradurranno in tariffe reefer più basse per i caricatori
di prodotti deperibili.
Ed anche se Panama potrebbe ottenere grandi vantaggi operando
quale hub regionale per i servizi logistici della filiera del
freddo, alcuni caricatori saranno senza dubbio preoccupati per i
tempi di viaggio più lunghi ed i rischi aggiuntivi inerenti
alla movimentazione correlati al trasbordo.
Dal punto di vista dei caricatori statunitensi, York ha
sottolineato che potrebbero esserci effetti a lungo termine in base
alle reazioni del mercato alle opzioni aggiuntive della filiera
distributiva.
"In primo luogo, caricatori ed importatori delle regioni
interne ed orientali degli Stati Uniti potranno disporre di maggiori
opzioni marittime rispetto alla utilizzazione dei soli porti della
costa occidentale.
Tuttavia, molti degli effetti derivanti dall'ampliamento di
Canale di Panama saranno avvertiti negli anni a venire, dal momento
che la filiera distributiva reagisce ai cambiamenti che avvengono
nel mercato.
Se l'offerta di servizi marittimi containerizzati dovesse
aumentare in conseguenza dell'espansione sulle coste orientale e del
Golfo, ciò potrebbe potenzialmente tradursi nella riduzione
dei prezzi.
Inoltre, le decisioni in ordine ad investimenti e tratte dei
vettori ferroviari e stradali, nonché la localizzazione dei
centri di distribuzione, probabilmente cambieranno sulla base del
compromesso che i caricatori raggiungono fra il costo e la velocità
del trasporto" dichiara York.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore