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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 29 FEBBRAIO 2016
TRASPORTI ED AMBIENTE
LA SUSTAINABLE SHIPPING INITIATIVE SOLLECITA IL SETTORE AD
ADOTTARE POLITICHE VERDI E TECNOLOGIE PULITE
Un gruppo di importanti operatori dello shipping ha chiesto al
settore industriale nel suo complesso di adottare nuovi modelli
finanziari al fine di sovvenzionare gli aggiornamenti delle
tecnologie pulite e di sostenere la richiesta di una nuova struttura
internazionale per affrontare il problema delle emissioni derivanti
dal trasporto marittimo.
La SSI (Sustainable Shipping Initiative), che rappresenta 17
ditte di tutto il settore dello shipping fra cui Bunge, Cargill,
Maersk Line, ABN AMRO, Lloyd's Register ed AkzoNobel, ha pubblicato
il 24 febbraio il proprio rapporto progressivo annuale, descrivendo
le modalità finalizzate ad accelerare l'adozione di
tecnologie pulite, promuovere le prassi sostenibili di riciclo delle
navi e rendere il settore marittimo un datore di lavoro più
allettante.
Il rapporto progressivo si propone di fungere quale precursore
del nuovo piano d'azione del gruppo per conseguire il rapido
miglioramento delle prestazioni ambientali degli operatori marittimi
da qui al 2040, che dovrebbe essere pubblicato prima della fine di
marzo.
Nello specifico, il gruppo ha svelato i piani per realizzare
entro il 2018 "un modo efficiente dal punto di vista dei costi"
per i membri della SSI allo scopo di supportare le SRFs
(infrastrutture di riciclaggio delle navi) nel conseguire "requisiti
minimi di sicurezza, ambientalmente e socialmente responsabili"
e conformarsi alla HKC, la convenzione internazionale di Hong Kong
dell'IMO (International Maritime Organisation) sul riciclaggio delle
navi sicuro ed affidabile, concordata a livello internazionale, ma
non ancora sufficientemente ratificata perché possa entrare
in vigore in tutto il mondo.
Esso ha inoltre sollecitato un numero maggiore di armatori ed
operatori marittimi a trarre vantaggio del programma finanziario
SAYS (Save as you Sail) di recente adozione che punta a far sì
che gli armatori ed i noleggiatori condividano i vantaggi che
derivano dagli aggiornamenti relativi all'efficienza.
"Il SAYS comprende un modello finanziario che armatori,
noleggiatori e finanziatori possono utilizzare per strutturare
ritorni sugli investimenti e profitti da navi maggiormente
efficienti, nonché una serie di considerazioni giuridiche
occorrenti per consentire il finanziamento da parte di terzi dei
costi di ammodernamento nel contesto del mercato del noleggio a
breve termine" ha spiegato la SSI sul proprio sito web.
Alastair Fischbacher, responsabile esecutivo della SSI, ha
sollecitato più ditte operative nel settore dello shipping ad
unirsi al gruppo.
"Non ‘è spazio per la noncuranza e non
dobbiamo farci alcuna illusione circa le notevoli difficoltà
che ci aspettano" ha affermato.
"Ma abbiamo dimostrato che quando le organizzazioni
presenti nel settore si mettono assieme per fare la differenza ed
indurre comportamenti più sostenibili si possono ottenere
grandi cose.
Continueremo in questa missione ed accoglieremo favorevolmente
le organizzazioni di tutti i settori della filiera distributiva
marittima che vogliano aggregarsi a noi e lavorare allo scopo di
ottenere un settore sostenibile".
Secondo un'altra notizia correlata a questo argomento,
l'organismo non governativo ambientale Carbon War Room ha annunciato
il 24 febbraio di avere istituito un nuovo Comitato Consultivo per
l'Efficienza nello Shipping al fine di supportare i suoi sforzi
finalizzati alla realizzazione di un sistema di etichettatura
relativa all'efficienza delle navi.
Il nuovo comitato comprende Jan Dieleman, presidente entrante
del trasporto marittimo alla Cargill; Henrik Overgaard Madsen, ex
amministratore delegato del gigante della certificazione DNV; Mark
Cameron, presidente della International Parcel Tanker Association
(IPTA) e responsabile operativo della Ardmore Shipping Corporation;
Juha Heikinheimo, presidente della ditta specialista in software
marittimi NAPA; Mark Clintworth, responsabile dello shipping per la
European Investment Bank; infine, il Dr. Tristan Smith, direttore
del consiglio di ricerca del progetto Shipping in Changing Climates
finanziato dal Regno Unito, nonché lettore per le materie
dell'energia e dei trasporti presso lo UCL Energy Institute.
"Siamo entusiasti di avere messo assieme un gruppo con così
tanta conoscenza ed esperienza nello shipping" ha detto Galen
Hon, direttore delle operazioni marittime alla Carbon war Room.
"In seguito alla conferenza UNFCCC di Parigi, il settore ha
l'obbligo di trovare nuove ed innovative modalità per ridurre
il carbonio pur restando competitivo.
Date le competenze che si estendono alla finanza, alle
operazioni navali, alla classificazione, all'analisi dei dati, alla
tecnologia ed al software, queste persone sono nella migliore
posizione per identificare e valutare le opportunità di
innovazione e di crescita".
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