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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 MARZO 2016
LEGISLAZIONE
DIRE LA PROPRIA SULLA PESATURA DEI CONTENITORI
Le opinioni sono state espresse ed ormai è davvero
ufficiale: a caricatori, vettori e terminal piacerebbe assistere
all'annullamento delle regole dell'ONU sulla verifica dei pesi dei
contenitori che dovrebbero entrare in vigore il prossimo 1°
luglio.
La scorretta dichiarazione dei pesi dei contenitori rappresenta
un tema caldo da parecchi anni; essa è probabilmente la causa
di molti incidenti ed è stata implicata nell'affondamento
della MSC Napoli nel 2007.
Ciò perché persino un solo contenitore sovrappeso
o mal caricato può comportare un enorme impatto sugli altri
una volta caricato su una nave portacontainer.
I pesi sbagliati possono anche indurre incidenti a terra, fra
cui gli incidenti relativi all'autotrasporto ed ai carichi
sovrappeso che cadono sul fondo del container.
Secondo stime ufficiali, qualcosa come 600 contenitori vengono
perduti fuori bordo a causa del peso o a discrepanze ogni anno, ma
il numero potrebbe essere molto maggiore.
Inoltre, l'ICHCA (International Cargo Handling Coordination
Association) ha stimato che sino al 20% dei container sono
scorrettamente dichiarati.
Lo scorso anno l'IMO (International Maritime Organization) ha
emendato la convenzione SOLAS (Safety of Life at Sea Convention)
disponendo, quale condizione per caricare un contenitore imballato
su una nave per l'esportazione, che il container abbia un peso
verificato, noto come VGM (verifica della massa lorda).
Sta al caricatore provvedere alla verifica del peso.
Dopo il 1° luglio, costituirà violazione della SOLAS
caricare un contenitore imballato su una nave se l'operatore
marittimo e l'operatore terminalistico marittimo non avranno
verificato il peso del container.
Senza tale verifica, il contenitore non può essere
caricato a bordo della nave.
Esistono due metodi con i quali il caricatore può
ottenere la verifica della massa lorda di un contenitore imballato:
Metodo 1: una volta portati a termine l'imballaggio ed il
sigillo di un contenitore, il caricatore può pesarlo, o
disporre che un terzo lo pesi;
Metodo 2: il caricatore, ovvero un terzo su disposizione del
caricatore, può pesare tutti gli imballi e gli articoli del
carico, compresi i pallet, i paglioli e gli altri materiali da
imballare nel contenitore, ed aggiungere la tara del container alla
somma delle singole masse del contenuto del container.
Riguardo ad entrambi i metodi, la SOLAS afferma che
l'equipaggiamento di pesatura utilizzato deve soddisfare gli
standard di precisione applicabili e le disposizioni del paese in
cui l'equipaggiamento viene utilizzato.
Caricatori, spedizionieri di merci, operatori marittimi avranno
tutti quanti bisogno di istituire politiche e procedure allo scopo
di assicurare l'attuazione di tali modifiche normative.
E qui sta il punto debole: perché non c'è molta
chiarezza su come attuare queste "politiche e procedure".
La cosa può essere alquanto complicata.
Ad esempio, anche se la regola dice che il caricatore è
responsabile della effettuazione della verifica, chi è
esattamente il caricatore?
A causa della complessità della filiera internazionale
della distribuzione, un'entità identificata come "caricatore"
sulla polizza di carico potrebbe non avere il controllo diretto o
fisico degli elementi fondamentali del processo relativo alla
pesatura della massa lorda verificata.
La SOLAS non impone alcune particolare forma di comunicazione
fra le parti che si scambiano le informazioni sulla massa lorda
verificata.
Inoltre, è il vettore o l'operatore terminalistico ad
essere obbligato a controllare i valori per la massa lorda forniti
dal caricatore ed a riferire alle autorità ogni discrepanza
che venga trovata?
C'è un margine di errore?
E, poiché non esiste un singolo standard internazionale
riguardo all'equipaggiamento di pesatura, questo significa che
saranno applicati standard diversi in tutto il mondo?
Cosa davvero importante: in che modo sarà fatta
rispettare questa regola obbligatoria?
La SOLAS afferma che, in qualità di questione
"nazionale", le multe e le altre sanzioni saranno imposte
ai sensi della normativa nazionale.
Ma c'è anche una questione commerciale in gioco.
Le sanzioni possono comportare costi di reimballaggio, oneri
amministrativi per l'emendamento di documenti, addebiti di
controstallia, e rinvii o cancellazioni di spedizioni.
La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha dichiarato che non
fungerà da responsabile del rispetto delle regole, di modo
che ogni porto dovrà far rispettare le regole?
Essi non sono troppo entusiasti di quell'idea e pochi terminal
container in tutto il mondo si stanno lanciando ad assicurare
servizi di pesatura ai caricatori; finora, il porto di Charleston è
stato l'unico negli Stati Uniti a dire che potrebbe farlo.
Nel corso di una recente riunione di fronte alla Commissione
Marittima Federale la AgTC (U.S. Agricultural Transportation
Coalition) ha ribadito la propria opposizione alle regole in
questione, asserendo che i caricatori statunitensi saranno
svantaggiati quando le regole entreranno in vigore.
"Il nostro attuale metodo per riferire i pesi ai vettori è
stato accettato dal settore ed è stato conforme alla SOLAS
negli ultimi 22 anni" afferma la AgTC.
"Non c'è alcun bisogno di cambiare".
I caricatori hanno detto che ai sensi del nuovo regolamento, gli
sarà richiesto di fornire la tara unitamente al peso di ogni
merce imballata e di ogni pagliolo.
"Il caricatore dovrebbe essere responsabile solamente del
loro peso lordo del carico.
Al caricatore non dovrebbe essere richiesto di certificare il
peso dell'equipaggiamento del container, che appartiene o è
noleggiato alla linea di navigazione".
La AgTC afferma che la regola dovrebbe essere posposta e
riesaminata da soggetti che abbiano familiarità con il
processo della filiera distributiva in esportazione.
Se così non fosse, l'emendamento alla SOLAS "richiederà
una costosa e non necessaria rimodellazione della filiera
distributiva", "comporterà disservizi del flusso
dei carichi attraverso i porti", metterà subbuglio
presso i terminal marittimi e costituirà un significativo
impedimento per le esportazioni statunitensi.
La Drewry Supply Chain Advisors ha sottolineato come alcune
filiere distributive siano quasi certe di dover subire notevoli
disservizi quando le regole sulla massa lorda verificata entreranno
in vigore a luglio, aggiungendo che potrebbe esserci un'impennata a
fine giugno dei volumi delle spedizioni.
La ditta di consulenze afferma che, anche se alcuni caricatori
si sono preparati, è improbabile che molti altri siano pronti
ad onorare i propri nuovi obblighi.
"Stiamo assistendo a qualche progresso, ma allo stesso modo
sta diventando chiaro che non tutti i caricatori saranno pronti a
conformarsi alle nuove regole dell'IMO" dichiara la Drewry.
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