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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 MARZO 2016
PORTI
A PANAMA SERVONO PIÙ PORTI
Non solo il porto di Corozal dovrebbe essere portato avanti
immediatamente, ma per sfruttare l'espansione del Canale di Panama
occorre un numero maggiore di porti ed infrastrutture.
Questa è l'opinione degli imprenditori del settore
logistico, che sono unanimi: l'apertura delle nuove ed ampliate
chiuse del Canale di Panama dovrebbe rappresentare il punto di avvio
del consolidamento di Panama quale importante hub logistico per
l'emisfero.
Essi sottolineano come già esista una carenza di spazi di
banchina - specialmente sul Pacifico - al fine di far fronte alla
domanda delle linee di navigazione per le operazioni di trasbordo.
L'espansione del Canale incrementerà l'attrattività
del paese quale hub logistico, ma l'incremento atteso del flusso dei
carichi richiede più banchine ed altre infrastrutture
correlate al fine di trarre vantaggio da tale domanda.
Se Panama non dovesse incrementare la propria offerta di servizi
portuali, ci sono altri porti nella regione che ne trarranno
vantaggio.
Il progetto inerente a Corozal ha attirato l'attenzione di 11
operatori portuali fra i maggiori del mondo, i quali hanno espresso
formalmente il proprio interesse.
Si tratta delle seguenti imprese: TIL - Terminal Investment
Limited, S.A. (Lussemburgo), Eurogate GmbH & Co. (Germania),
Carrix, Inc. (USA), Hyundai Engineering & Construction Co.
(Corea), APM Terminals (Danimarca), Ports America (USA), CMA-CGM
(Francia), Evergreen (Taiwan), China Shipping Ports Development Co.
Ltd e China Harbour Engineering Company Ltd (Repubblica di Cina),
Mitsui OSK Lines (Giappone) e Patrick Terminals (Australia).
Nel contempo, le procedure atte a far sì che per legge
l'operatore del porto abbia gli stessi vantaggi fiscali degli altri
operatori portuali del paese sono state ancora rinviate.
Il direttore esecutivo della CMP (Panama Chamber of Shipping),
Luciano Fernandes, riconosce l'esigenza di un altro porto sul
Pacifico.
"È fondamentale per il completamento del centro
logistico del paese" ha dichiarato.
"Il lato del Pacifico è quello dove c'è una
maggiore necessità di infrastrutture portuali, strade, parchi
logistici ed altri sviluppi.
Quando si dispone di un lungomare, come nel caso di Corozal, ha
senso utilizzarlo per trasbordare le merci attraverso un terminal
portuale" afferma Fernandes, sottolineando come esso renderà
il settore più competitivo.
Il dirigente della CMP si riferisce alla linee di navigazione
che attualmente non possono effettuare operazioni sul Pacifico a
causa della carenza di capacità nei porti.
"Queste linee di navigazione strutturano le proprie rotte a
seconda della disponibilità dei terminal portuali.
Quando non esiste alcuna finestra di ormeggio in banchina per lo
specifico tempo occorrente per l'operazione di una nave con un certo
quantitativo da movimentare, questi vettori non possono operare".
In un rapporto, la ACP (Panama Canal Authority) avverte che se
la capacità portuale sul Pacifico non dovesse essere
incrementata, "i volumi in più di carichi di trasbordo
che derivassero dall'espansione del Canale dovranno essere serviti
in altri porti e hub regionali, come quelli di Buenaventura in
Colombia, Lazaro Cardenas in Messico, Callao in Peru sulla costa del
Pacifico e Cartagena in Colombia, Caucedo nella Repubblica
Dominicana, Kingston in Giamaica o Freeport nelle Bahamas
sull'Atlantico".
Thomas Kenna, presidente ed amministratore delegato della PCRC
(Panama Canal Railway Company) non spreca tempo in digressioni ma
parla chiaramente e direttamente della necessità di sviluppo
del porto di Corozal.
"Dovremmo parlare non solo di Corozal, ma anche di altri
porti.
Poiché l'espansione del Canale è così
avanzata, Panama ha perso tempo a pensare se dovessero esserci più
porti" afferma.
Kenna alla luce dei numeri spiega che negli ultimi cinque anni,
sebbene il volume dei carichi movimentati non sia cresciuto in larga
misura, la PCRC ha investito approssimativamente 50 milioni di
dollari USA e continua a seguire il proprio piano finalizzato a
migliorare le operazioni.
"Noi scommettiamo sul fatto che l'Autorità Portuale,
unitamente al governo, non solo porterà avanti il porto di
Corozal, ma farà altri passi dopo Corozal che sono già
stati individuati.
Se non traessimo vantaggio dalla nostra posizione geografica, i
nostri vicini lo faranno al posto nostro" avverte il dirigente
che dal 2009 gestisce la società ferroviaria.
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