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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 MARZO 2016
STUDI E RICERCHE
SECONDO LA SEAINTEL UN NUMERO MAGGIORE DI VETTORI EVITA DI
PASSARE DA SUEZ
Secondo la ditta danese di consulenze marittime SeaIntel, un
numero maggiore di vettori in servizio nei traffici Asia-Costa
Orientale Nord America ed Asia-Nord Europa sta scegliendo di
navigare attorno al Capo di Buona Speranza allo scopo di evitare di
pagare i diritti del Canale di Suez.
In un precedente Sunday Spotlight, la SeaIntel aveva mostrato
che dalla fine dello scorso mese di ottobre 115 navi impiegate nei
servizi Asia-Costa Orientale USA ed Asia-Nord Europa avevano
effettuato il viaggio di ritorno in Asia passando a sud dell'Africa
invece che attraverso i canali di Suez e di Panama, che era stata la
loro rotta nel viaggio di andata.
Dei 115 viaggi, tre appartenevano ai servizi Asia-Nord Europa,
mentre i restanti si riferivano alla rotta Asia-Costa Orientale USA.
Nel suo ultimo Sunday Spotlight, la SeaIntel ha analizzato la
possibilità che i vettori spostino il proprio percorso di
andata a sud dell'Africa allo scopo di evitare il pagamento dei
diritti del Canale di Suez.
Le navi che attualmente utilizzano la rotta a sud dell'Africa
nel viaggio di ritorno hanno per lo più utilizzato questa
opzione senza un incremento dei tempi di viaggio o il salto di scali
intermedi (ad esempio nel Mediterraneo od in Medio Oriente) ma si
sono limitati a far accelerare le navi sulla tratta che altrimenti
sarebbe passata attraverso il Canale di Suez.
Alan Murphy, amministratore delegato e socio della SeaIntel, ha
spiegato: "Questa non è un'opzione relativa alla rotta
di andata, dato che tutti i servizi attualmente viaggiano così
veloci sulla tratta del canale che grosso modo 3.100 miglia nautiche
in più non possono essere aggiunte senza far aumentare i
tempi di viaggio dall'Asia al Nord Europa, dal momento che la
maggior parte delle navi di grandissime dimensioni non possono
viaggiare a più di 21-22 nodi.
Abbiamo pertanto esaminato la fattibilità economica della
rotta a sud dell'Africa nel caso che fossero aggiunti 3,5 o 7 giorni
ai tempi di viaggio dell'andata".
Lo scenario dei 3,5 giorni in più implica che 3,5 giorni
siano aggiunti anche ai tempi di viaggio del ritorno, rendendo
ancora più probabile che anche il viaggio di ritorno venga
dirottato a sud dell'Africa.
Gli scenari dei 3,5 e 7 giorni richiedono che i vettori
impieghino una nave in più per servizio al fine di conservare
gli intervalli settimanali.
I prezzi del noleggio variano un bel po', ed attualmente non
esiste alcun mercato efficiente per le navi di oltre 10.000 TEU, ma
i broker contattati dalla SeaIntel normalmente presumono che una
nave costi più o meno 3,5 dollari USA/ TEU nominali al
giorno; questa cifra copre i costi di costruzione, le spese
operative ed i necessari ritorni sul capitale investito.
Perciò, una nave da 13.000 TEU costa più o meno
45.500 dollari USA al giorno.
"La nostra analisi mostra che 12 su 19 servizi dedicati
Asia-Nord Europa potrebbero viaggiare a sud dell'Africa nella tratta
di andata se venissero aggiunti 3,5 giorni ai tempi di viaggio"
afferma la SeaIntel.
"I potenziali risparmi variano da servizio a servizio,
spaziando da 7,3 a 19,4 milioni di dollari USA su base annualizzata,
rispetto all'attuale instradamento attraverso il Canale di Suez.
Se venissero aggiunti sette giorni ai tempi di viaggio sulla
tratta di andata tutti e 19 i servizi Asia-Nord Europa sarebbero in
grado di percorrere la rotta a sud dell'Africa".
In media i vettori risparmierebbero circa 17,2 milioni di
dollari USA all'anno per ogni servizio.
Complessivamente, i vettori a corto di liquidi risparmierebbero
275 milioni di dollari USA all'anno.
La SeaIntel ha inoltre sottolineato come un vantaggio aggiuntivo
sarebbe costituito dal fatto che entrambi gli scenari assorbirebbero
19 grandissime portacontainer, equivalenti grosso modo a 270.000
TEU.
Tale iniziativa sarebbe assai vantaggiosa per i vettori, dal
momento che vorrebbe dire incamminarsi verso il ripristino
dell'equilibrio fra domanda ed offerta nel mercato".
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