Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
15:07 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 APRILE 2016
PORTI
GLI INVESTIMENTI A TANGERI DELLA APM TERMINALS POTREBBERO
TRASFORMARE LO STRETTO DI GIBILTERRA IN UN NUOVO HUB LOGISTICO
GLOBALE
La APM Terminals ha stanziato un altro investimento da 750
milioni di euro nel Mediterraneo Occidentale dopo avere sottoscritto
una concessione trentennale con la TMSA (Tanger Med Special Agency)
per sviluppare un terminal dalla capacità di 5 milioni di TEU
presso il porto marocchino di Tangeri, in quello che potrebbe
dimostrarsi uno dei suoi investimenti più arditi degli ultimi
anni.
In una dichiarazione rilasciata il 31 marzo, l'operatore
terminalistico ha affermato che l'infrastruttura inizierà le
operazioni nel 2019, molto probabilmente con la Maersk Line quale
proprio cliente radicato: la sua società gemella è
stata specificamente indicata come "un cliente importante".
L'accordo rappresenta una crescente concentrazione di attività
di trasbordo a ciascun capo del bacino del Mediterraneo, lasciando
allo scoperto gli hub di trasbordo situati centralmente come Gioia
Tauro e Malta, ed andrà ad aggiungersi alle attuali
infrastrutture della APMT di Tangeri ed Algeciras in Spagna, situata
poche miglia a nord sullo stretto di Gibilterra, che hanno
movimentato lo scorso anno rispettivamente 1,7 e 3,5 milioni di TEU.
Chiaramente, l'ingresso occidentale del Mediterraneo, situato al
crocevia di tre traffici est-ovest - i servizi Asia-Europa,
transatlantici meridionali ed Asia-Costa Orientale USA che
transitano da Suez - ha il potenziale per svilupparsi in uno dei
grandi hub di trasbordo globali, a cavalcioni dei continenti e dei
confini nazionali.
"La collocazione delle infrastrutture di Tangeri ed
Algeciras assicura un naturale punto di trasbordo per i carichi
movimentati sulle navi da e per l'Africa, nonché dall'Europa
e dall'Estremo Oriente sulla primaria rotta marittima est-ovest
attraverso il Mar Mediterraneo: oltre 200 navi mercantili passano
dallo Stretto di Gibilterra ogni giorno nell'ambito di importanti
servizi di linea che collegano l'Asia, l'Europa, le Americhe e
l'Africa.
Anche se i porti africani al momento rappresentano solamente il
4,5% della produzione portuale globale (carichi di trasbordo
compresi), il Rapporto 2015 dell'ONU sulle Prospettive della
Popolazione Mondiale prevede che più della metà delle
crescita della popolazione mondiale dal 2015 al 2050 si verificherà
in Africa, dato che la popolazione africana diventerà più
del doppio da 1,1 a 2,4 miliardi nel giro dei prossimi tre decenni e
mezzo" ha detto la società.
Allo stesso modo, lo sviluppo vedrà l'impiego di molta
tecnologia all'avanguardia per la movimentazione dei container che
la APMT ha impiegato a Rotterdam.
L'interesse per tali località, naturalmente, non è
limitato alla Maersk/APMT.
The Loadstar ha appreso recentemente da una eminente
personalità della finanza che l'accesso al porto, nonché
una quota azionaria nello stesso, è stata la ragione
principale dell'acquisizione nel 2007 della compagnia di navigazione
statale Comanav da parte della CMA CGM.
La domanda davvero interessante è quale valore aggiunto
si può ricavare dal portare più oltre la filiera
distributiva containerizzata?
La APMT punterà ad offrire collegamenti attraverso lo
Stretto di Gibilterra fra i suoi due porti?
Qual è il potenziale dell'adiacente zona franca -
modellata su quella di Jebel Ali - di offrire un menù di
servizi logistici di produzione aggiuntiva?
E quali opportunità essa offrirà alle industrie
marocchine, che si sono già scavate una nicchia nella
produzione di abbigliamento per il pronto moda?
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore