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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 MAGGIO 2016
LEGISLAZIONE
I CARICATORI ANCORA INCERTI IN ORDINE AI METODI DI PESATURA
DEI CONTENITORI
I rappresentanti del settore hanno dichiarato recentemente che i
caricatori internazionali restano incerti in ordine a come
conformarsi alle nuove regole sulla verifica dei pesi dei
contenitori che entreranno in vigore il 1° luglio, che
vorrebbero standard qualitativi per supportare le necessarie
procedure e che hanno necessità che i governi di tutto il
mondo pubblichino le proprie direttive "al più presto
possibile".
L'attuazione delle nuove regole sulla verifica dei pesi dei
contenitori è stata dibattuta nella riunione di maggio
dell'IMO (International Maritime Organisation) - l'ente responsabile
degli emendamenti alla propria convenzione SOLAS (Safety of Life at
Sea) - in occasione della quale il GSF (Global Shippers' Forum) ha
sottolineato l'esigenza per i paesi di lavorare assieme per
risolvere un certo numero di questioni ancora irrisolte.
La disposizione di verificare la massa lorda di un container
pieno prima della caricazione diventerà giuridicamente
vincolante il 1° luglio prossimo e sono stati al riguardo
definiti due metodi di pesatura.
Parlando ad un tavolo di lavoro con i colleghi del World
Shipping Council e della ditta specialista in assicurazione del
trasporto merci e gestione del rischio TT Club, il responsabile
delle politiche del GSF Alex Veitch si è concentrato sul
"Metodo 2", che comporta la procedura di mettere assieme
il peso di tutti i singoli articoli con quello dell'imballaggio,
piuttosto che sul "Metodo 1", che consiste nella pesatura
del container imballato utilizzando attrezzature certificate e
calibrate.
Utilizzando il "Metodo 2", ai caricatori viene
consentito di calcolare la massa lorda degli articoli e
dell'imballaggio invece che pesarli singolarmente, una volta
accertato che essi si servano di un sistema di ispezione autorizzato
dal governo nazionale del paese in cui operano, risparmiando così
tempo e denaro.
Tuttavia, poiché la data di scadenza per l'attuazione
delle nuove regole si sta avvicinando, Veitch afferma che le imprese
internazionali stanno incontrando difficoltà nello stabilire
i requisiti per il "Metodo 2".
Inoltre, dove le direttive sono disponibili, alcuni paesi stanno
utilizzando approcci leggermente diversi.
Il GSF ha sollecitato gli stati membri ad utilizzare il più
possibile standard internazionali per il loro processo di
autorizzazione della verifica secondo il "Metodo 2", quale
l'ISO 9001 o standard di gestione della qualità simili.
Ciò, sostiene il GSF, consentirà alle imprese in
attività di produrre informazioni accurate sul peso dei
contenitori con un impatto minimo sui traffici.
Sul lungo termine, il GSF ha incoraggiato gli stati membri a
prendere in considerazione il mutuo riconoscimento della reciproca
autorizzazione inerente al "Metodo 2" in maniera simile in
via di principio agli accordi bilaterali fra paesi sulle questioni
doganali.
Afferma Veitch: "I caricatori internazionali preferiscono
utilizzare quanto più possibile standard internazionali per
la gestione della qualità, al fine di assicurare che tutti i
loro siti in tutto il mondo soddisfino i requisiti imposti dalla
normativa.
Noi sollecitiamo i governi a pubblicare la loro guida per la
verifica del peso dei contenitori al più presto possibile e
di prendere in considerazione l'uso dell'ISO 9001 o di standard
simili nel contesto delle loro disposizioni sul Metodo 2".
Il dibattito deriva dal fatto che i caricatori degli Stati Uniti
continuano a sostenere che si dovrebbero consentire metodi diversi
per stabilire il peso di un contenitore carico.
La AgTC (Agriculture Transportation Coalition) ha proposto che i
caricatori dovrebbe essere responsabili solamente della fornitura
nel peso netto delle merci poste all'interno del container imballato
e che i vettori dovrebbero poi aggiungere la tara del container da
essi fornita al fine di accertare la massa lorda verificata del
contenitore.
Gli emendamenti dell'IMO alla SOLAS richiedono che il caricatori
o i suoi agenti verifichino la massa lorda del contenitore, pesando
il container imballato mediante attrezzature certificate, ovvero
aggiungendo la tara al peso calcolato di tutte le merci e
dell'imballaggio.
La AgTC, peraltro, sostiene che la tara del container non è
sotto il controllo dei suoi membri caricatori e che perciò i
caricatori non sarebbero responsabili del calcolo e della verifica
del peso del container, riporta Lloyd's List.
All'inizio del mese di maggio, la Guardia Costiera degli Stati
Uniti ha rilasciato una "dichiarazione di equivalenza" in
cui si afferma che gli Stati Uniti potrebebro prendere in
considerazione un certo numero di metodi per presentare il peso
combinato del carico e del contenitore.
Questo ha scoraggiato i regolatori internazionali che in privato
si sono lamentati del fatto che quest'ultimo intervento statunitense
abbia introdotto incertezza per tutti coloro che sono coinvolti
nella vicenda, malgrado la Guardia Costiera statunitense si sia
profondamente impegnata nello sviluppo degli emendamenti dell'IMO
alla SOLAS ed abbia accettato la sua guida.
L'evento del 19 maggio presso l'IMO a Londra è stato
organizzato dall'ICHCA (The International Cargo Handling
Coordination Association), alla presenza altresì dell'ente in
rappresentanza delle linee di navigazione containerizzate, cioè
il World Shipping Council.
Il GSF, il TT Club, il WSC, e l'ICHCA hanno pubblicato
congiuntamente un documento internazionale relativo alle domande più
frequenti sulla verifica dei pesi del container, che è
disponibile sul sito web del GSF.
Costituito nel 2006 quale successore del Tripartite Shippers'
Group, il GSF rappresenta gli interessi delle varie associazioni
nazionali e regionali dei caricatori in Asia, Europa, Nordamerica,
Sudamerica ed Africa.
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