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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 AGOSTO 2016
TRASPORTO INTERMODALE
COME POSSONO GLI OPERATORI INTERMODALI ADOTTARE I
SEMIRIMORCHI?
I container sono la storia di successo distintiva del trasporto
merci nel corso degli ultimi sei decenni.
Essi possono essere impilati, trasportati ovunque da qualsiasi
modalità di trasporto, refrigerati e persino usati come
abitazione.
Peraltro, i fornitori di servizi intermodali, specialmente in
Europa, devono affrontare una nuova sfida a causa del crescente
numero dei semirimorchi camionistici.
Circa il 95% dei semirimorchi non possono essere sollevati per
caricarli su un carro ferroviario, il che significa che essi devono
essere adattati, aggiungendosi al peso ed al costo, oppure caricati
orizzontalmente, cosa che richiede attrezzature speciali, anche in
tal caso comportando un aggravio dei costi.
Se sempre più merci stanno per essere dirottate sulla
ferrovia, è necessario un cambiamento.
Tale questione è stata disaminata preso la LKZ (Logistik
Kompetenz Zentrum) di Prien am Chiemsee, in Germania, nel corso di
un simposio cui hanno partecipato rappresentanti di vari settori del
trasporto, fra i quali operatori ferroviari, operatori
terminalistici, spedizionieri di merci, il settore
dell'autotrasporto ed i produttori di carri ferroviari.
Nel corso della conferenza il direttore della LKZ, Karl Fischer,
ha descritto la propria visione per il trasporto intermodale, che
egli ritiene sia il futuro del trasporto merci, ma ha sostenuto che
il solo modo per riuscire sia quello di lavorare assieme più
strettamente.
Fischer afferma, per esempio, che sia essenziale concordare
standard comuni per i semirimorchi di modo che essi possano essere
movimentati dall'attuale ed affermato sistema intermodale.
La LKZ sta attualmente sviluppando il "semirimorchio
futuro" che presenta dimensioni standard senza sporgenze.
Al momento, vengono costantemente introdotte unità più
lunghe o più alte con diverse configurazioni assiali, ma se
lo standard previsto dalla EU 96/53 dovesse essere applicato in modo
coerente, queste difficoltà non sorgerebbero.
Allo scopo di movimentare i semirimorchi, la LKS ha sviluppato
un sistema denominato Nikrasa, che è progettato per essere il
più pratico possibile poiché la maggior parte degli
autotrasportatori è riluttante a modificare i propri camion o
semirimorchi.
Il sistema consiste in una grata su basse rampe sulla quale il
semirimorchio viene guidato fino a quando le ruote si bloccano negli
spazi previsti; la grata quindi può essere sollevata con il
semirimorchio da una gru.
Esso è compatibile con tutte le attuali procedure di
movimentazione terminalistica e non è costoso.
Il sistema è ancora da perfezionare ma dovrebbe essere
pronto l'anno prossimo mentre una tecnica per caricare un intero
treno con questo sistema è ancora in corso di sviluppo.
Sarà interessante vedere quanto esso si dimostrerà
popolare in confronto con il più sofisticato sistema Lohr
che, come ha sottolineato Hervé Morel, direttore commerciale
della Lohr Industries, è in grado di movimentare ogni tipo di
unità semirimorchio mentre il Nikrasa è adatto solo
alle unità standard.
In relazione al lato ferroviario, c'è un sostanziale
margine di miglioramento.
In verità, l'intero processo dello spostamento di una
unità da A a B mediante il trasporto intermodale è più
complicato di quello mediante l'autotrasporto, ma potrebbe essere
più efficiente.
L'Unione Europea da qualche tempo supporta il dirottamento dalla
strada alla rotaia, ma, secondo un recente rapporto della Corte dei
Conti Europea, la quota di mercato della ferrovia nell'Unione
Europea è diminuita dal 2011 in parte perché non è
riuscita a rispondere adeguatamente alla concorrenza.
"La sola direttiva dell'Unione Europea sul trasporto
intermodale data dal 1992, pertanto è trascorso molto tempo
da quando è stata rivista per soddisfare i moderni requisiti"
afferma Ralf-Charley Schultze, direttore generale della UIRR
(International Union of Combined Road-Rail Transport Companies).
Recentemente la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto
sul proprio Refit (programma normativo su idoneità e
prestazioni) ammettendo che vi sono notevoli difetti in ordine
all'efficacia della direttiva sul trasporto combinato e Schultze
spera di avere una conferma sui dettagli di una proposta da parte
degli esperti l'anno prossimo.
Un problema consiste nel fatto che non vi sono quasi abbastanza
carri per far fronte alla domanda di trasporto di semirimorchi per
ferrovia.
Attualmente vi sono solo abbastanza carri per accogliere circa
14.000 unità, che rappresentano una percentuale minuscola
rispetto alla flotta complessiva di 2,2 milioni, e ci si aspetta
un'ulteriore crescita.
Inoltre, dovrebbe anche esserci un investimento in processi
digitali allo scopo di accelerare la movimentazione così come
il tracciamento e l'identificazione.
Fischer ha detto di non riuscire a vedere perché il
settore logistico dell'autotrasporto debba già avere un
interfaccia digitale in funzione mentre il settore ferroviario
spesso comunica ancora per contatto personale o fax.
Si stanno facendo progressi, come dimostra il numero dei
partecipanti al simposio provenienti da diverse branche del settore.
Tuttavia, anche se nel mercato possono esserci ancora troppi
camionisti incalliti, è incoraggiante vedere che importanti
imprese logistiche tedesche come la Bernhard Krone e la Ansorge
collaborano con il settore ferroviario per trovare il modo di
sviluppare soluzioni efficienti di trasporto intermodale per i
semirimorchi.
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