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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 OTTOBRE 2016
TRASPORTO MARITTIMO
LE TARIFFE BASSE "CONDURRANNO AD UNA RIDUZIONE DELLA
CONCORRENZA"
Secondo la ditta di analisi marittime Drewry, il settore
containerizzato per ora resta competitivo, ma, se il senso di marcia
per i margini dei vettori dovesse persistere, ciò
inevitabilmente incrementerà la probabilità di un
maggiore consolidamento del settore che comporterà minori
possibilità di scelta per i caricatori e tariffe più
elevate nel lungo periodo.
L'ultimo rapporto settimanale Container Insight
sottolinea che la Hanjin Shipping "potrebbe continuare ad
operare come vettore regionale interasiatico se il piano di
sopravvivenza dovesse avere successo, ma i suoi giorni da importante
soggetto globale nella classifica dei primi 20 operatori sono
finiti".
Fra gli altri marchi che sono di fatto spariti dalle prime
posizioni delle classifiche dei vettori questa estate c'è la
CSCL (China Shipping Container Line) in seguito alla sua fusione con
la Cosco, mentre la APL e la UASC sono adesso dei semplici
sottomarchi di compagnie di navigazione più grandi dopo gli
accordi rispettivamente con la CMA CGM e la Hapag-Lloyd, aggiunge la
Drewry.
"Se includiamo sia la APL che la UASC all'interno delle
loro nuove società-madri, si può dire che i primi 5
vettori marittimi in classifica adesso controllano
approssimativamente il 54% della flotta mondiale di portacontainer"
riferisce la Drewry.
"Guardando indietro, nel 2005 quella quota era del 36%
circa e anche se la tendenza verso un maggiore concentramento è
aumentata stabilmente nel corso degli ultimi 10 anni, è stata
la recente attività di fusioni ed acquisizioni che l'ha
spinta oltre la soglia del 50%".
Continua la Drewry: "Questa tendenza continuerà dal
momento che i primi cinque vettori dispongono dei maggiori registri
di ordinazioni e, come la storia ha dimostrato, della più
grossa brama di acquisire altri vettori.
Altri vettori percorreranno la strada della Hanjin o andranno
dietro alla APL ed alla UASC e prenderanno la decisione di chiudere
le attività se il settore continuerà a produrre
perdite.
Alla fine, ciò vorrà dire minore concorrenza dalla
quale i caricatori potranno scegliere, ma non ne seguirà
necessariamente che essi dovranno lottare con tariffe più
alte, almeno non sul breve periodo".
Come riportato da Lloyd's Loading List, la società-madre
della Maersk Line A.P. Møller-Mærsk ha recentemente
annunciato una importante iniziativa di ristrutturazione che
comprende una nuova attenzione alle acquisizioni come opzione
preferita ai fini dell'espansione.
Come nota la Drewry, nel 2005 15 concorrenti avevano una quota
cumulativa del 90% del mercato containerizzato Asia-Nord Europa,
mentre nel 2015 i primi 10 vettori sono stati prossimi a controllare
il 90% del mercato.
"È immaginabile che in qualche momento del futuro un
ulteriore concentramento comporterà che il 90% del mercato
Asia-Nord Europa venga controllato da appena cinque concorrenti, ed
in quel momento i vettori avranno un potere sui prezzi molto
maggiore di quanto non lo fosse in passato" sottolinea
l'analista.
Conclude infine: "Il settore containerizzato resta per ora
competitivo, ma se il senso di marcia per i margini dei vettori
dovesse persistere, ciò incrementerà la probabilità
di ulteriori fusioni ed acquisizioni ed un maggiore concentramento
del settore.
Questo comporterà minori possibilità di scelta per
i caricatori e tariffe più elevate nel lungo periodo".
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