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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 OTTOBRE 2016
TECNOLOGIA INFORMATICA
I SERVIZI INFORMATICI BASATI SULLA NUVOLA SONO UNA CONDIZIONE
IMPRESCINDIBILE CON L'EVOLVERSI DELLE FILIERE DELLA DISTRIBUZIONE
Le infrastrutture informatiche basate sulla nuvola potrebbero
migliorare le prestazioni della filiera distributiva, ma la loro
implementazione non è semplicissima, secondo Michael
Massimino, direttore dell'informatica alla Telogis.
Parlando in occasione di un webinar della EFT, Massimino ha
detto che nel giro di una notte dall'iscrizione alla piattaforma per
le ordinazioni della Oracle il sistema era funzionante: tuttavia, la
Telogis, che fornisce hardware per la localizzazione dei veicoli a
settori come l'autotrasporto, ci ha messo di più per
cominciare davvero ad usare il sistema.
"Quando abbiamo iniziato il nostro percorso di transizione
alla nuvola, pensavamo davvero di poter fare a meno del sistema
originario, saltare sulla piattaforma di Oracle ed essere sulla
giusta via" afferma Massimino.
"Ma poi abbiamo cominciato a considerare i nostri requisiti
di attività ed abbiamo capito che non stavamo solamente
cambiando sistema ma anche spostando le prassi relative alle
attività.
Questo processo ha comportato l'effettuazione di numerose
riunioni culminate in un documento di 80 pagine".
Massimino stima che ci è voluto un anno per coordinare i
vari livelli di integrazione ed implementazione.
Marco Rossi, direttore della nuvola della filiera distributiva
per lo sviluppo del prodotto EMEA alla Oracle, concorda sul fatto
che l'implementazione sia dipesa dalla complessità
dell'organizzazione.
"I processi iniziali possono essere difficili, ma i vecchi
sistemi da punto a punto richiedono una transizione ogni volta che
si verifica un cambiamento nel processo delle attività,
mentre la nuvola non lo fa" afferma Rossi.
"Questa, sostanzialmente, è la differenza ed è
decisiva in un mondo che cambia continuamente i modelli di
attività".
In un libro bianco pubblicato dalla Ti (Transport Intelligence)
si legge che la visibilità ed il livello di comprensione dei
dati forniti dalle piattaforme di nuvola siano fondamentali per le
ditte che vogliono riuscire in un ambiente in cui crescono le
domanda dei clienti ed i riscontri delle opinioni sui social media.
"È davvero importante per le società fornire
una costante esperienza al cliente" dichiara Rossi.
"I clienti vogliono un panorama completo della filiera
distributiva.
È più difficile trovare nuovi clienti che
conservare quelli vecchi.
Pertanto, bisogna fornire le prestazioni di cui ogni cliente è
alla ricerca, con un'unica visione per il cliente.
Dove prima l'attenzione della filiera distributiva si
concentrava sull'efficienza operativa, ora essa si sta spostando più
verso l'elasticità".
Nel libro "Ecosistemi ed evoluzione" della Ti si
sostiene che il settore della logistica deve sbarazzarsi dei sistemi
originari e sfruttare sviluppi di servizi informatici a nuvola, che
non solo ampliano la visibilità ma mantengono la coesione
lungo le filiere distributive.
Rossi afferma che i sistemi della Oracle usavano una
messaggistica standardizzata che poteva essere alterata per
funzionare con un altro sistema a nuvola ed il libro bianco concorda
sul fatto che questa capacità di ovviare agli errori di
interpretazione nonché di fornire risposte definitive
eliminerebbe il principale impedimento ad una autentica visibilità
della filiera distributiva: la mancanza di standardizzazione fra
sistemi.
"Originariamente, abbiamo un contesto di flussi di sistema"
dichiara Rossi.
"Questi processi sono simili a quelli utilizzati dalla
maggior parte dei sistemi.
Alcuni possono richiedere più dati, alcuni possono
richiederne meno, ma la messaggistica inviata dovrebbe essere chiara
in tutti i sistemi".
Il libro bianco aggiunge che con la proliferazione degli
strumenti mobili, che trasmettono continuamente informazioni, la
tecnologia della nuvola dovrebbe sviluppare "ecosistemi"
che consentano alle ditte di fare evolvere le loro filiere
distributive.
Esso sottolinea altresì che la visibilità così
assicurata raggiungerebbe i margini della filiera distributiva, il
che vorrebbe dire che i clienti ed i dirigenti operativi potrebbero
determinare precisamente dove si verificano i contrattempi: una
necessità che è stata ampiamente dimostrata nel corso
delle crisi della Hanjin.
Tuttavia, esso avverte altresì che le ditte dovrebbero
evitare la tentazione di concentrarsi sui dati a livello granulare.
Un ecosistema efficace, sostiene, "si aprirà un
varco attraverso le sciocchezze granulari e richiamerà
l'attenzione sulle eccezioni nelle filiere distributive".
Gli allarmi proattivi relativi ad eventi quali il ritardo nella
produzione o il dirottamento delle spedizioni consentono ai gestori
della filiera distributiva di riprogrammare o reindirizzare le
ordinazioni.
Nondimeno, anche se i sistemi che assicurano risposte generali
in tempo reale sono l'ideale, restano poco comuni nel settore.
Massimino afferma che l'adozione di un sistema basato sulla
nuvola ha migliorato l'esperienza del cliente e ha consentito alla
società di sbarazzarsi di prassi lavorative inefficienti.
Quando c'era il vecchio sistema originario, il personale adibito
alle vendite richiedeva informazioni che i clienti potrebbero non
voler divulgare prima che esso possa infine fornire loro una
quotazione.
"Attraverso la nuvola, siamo in grado di ristrutturare i
nostri processi ed eliminare le pratiche di cui i clienti non sono
contenti" ha aggiunto.
"Abbiamo sperimentato qualche problema di crescita ma
abbiamo imparato un mucchio di cose riguardo ai desideri ed alle
esigenze dei nostri clienti".
Un potenziale impedimento a prestazioni ottimali della nuvola
può derivare dal punto in cui le reti si interconnettono con
la pubblica amministrazione, sostiene la Ti, dal momento che cattive
prassi restrittive ed un mediocre quadro normativo hanno fatto sì
che le agenzie doganali di tutto il mondo dovessero servirsi di
sistemi di diverse generazioni indietro rispetto a quelli delle
piattaforme commerciali.
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