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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 31 DICEMBRE 2016
INDUSTRIA
AUMENTA LA ROTTAMAZIONE DELLE PORTACONTAINER DI PARI PASSO
CON LA DIMINUZIONE DEL VALORE DELLE PANAMAX
Duecentouno portacontainer e poco meno di 700.000 slot per
contenitori sono stati rottamati quest'anno.
Secondo la Braemar ACM, alla data dello scorso 20 dicembre erano
stati inviati alla demolizione 699.000 TEU di capacità.
Ciò rispetto ai 187.500 TEU per l'intero 2015.
Il broker marittimo londinese ha aggiunto che 32 navi (per
102.000 TEU) sono state vendute a fini di demolizione nei ultimi 30
giorni.
Questa rapida accelerazione della demolizione delle
portacontainer - in particolare delle navi panamax, il cui valore
contabile è crollato di oltre il 60% quest'anno per adeguarsi
al valore di demolizione - ha contribuito a porre un gradito freno
all'aumento della flotta di tonnellaggio inattivo.
Secondo Alphaliner, il numero delle portacontainer in
rimessaggio a caldo o a freddo al 12 dicembre era calato a 336 da
357 navi delle due settimane precedenti.
Il leggero calo non è stato dovuto solo alle
rottamazioni, ma anche ad un incremento delle attività di
noleggio nelle minori dimensioni di 1.000-1.300 TEU, dove si era
verificata una penuria di consegne di nuove costruzioni negli ultimi
anni.
Nondimeno, con 1,4 milioni di TEU il numero degli slot per
container in sovrannumero rimane ancora più alto sulla scia
del disastro finanziario del 2008/2009 e rappresenta il 7,1% della
flotta cellulare mondiale.
Nel contempo, l'improvviso crollo della Hanjin Shipping il 31
agosto continua ad avere un impatto sulle dimensioni navali più
grandi, con 51 navi da 7.500 TEU ed oltre in rimessaggio.
Alphaliner ha riportato che 34 navi in precedenza adoperate
dalla Hanjin, di dimensioni variabili fra 7.000 e 13.000 TEU, sono
inattive, una cifra che comprende 28 navi che sono state
riconsegnate ai loro armatori o da loro riprese.
A detta dell'analista, fino al prossimo mese di aprile, quando i
gruppi di condivisione navi Ocean e THE Alliance inizieranno
formalmente le operazioni, "le prospettive restano fosche"
per le dimensioni navali maggiori.
Ma essa in effetti si aspetta uno "sprone all'attività
di noleggio" con l'avvento delle nuove alleanze.
Le tariffe di noleggio per tutti i settori continuano a
raschiare il fondo, ma nell'assediato settore delle panamax
quotidianamente si assiste alla presenza fissa di nuovi punti bassi,
con i vettori facilmente in grado di trovare navi per far fronte
alle ondate di piena o alle esigenze operative temporanee.
Fra gli accordi recenti ci sono la AS Morgana da 4.255 TEU
costruita nel 2010 e noleggiata dalla Maersk Line per 2-12 mesi a
4.150 dollari USA al giorno e la Silvia da 4.239 TEU, costruita nel
2005 e negoziata dalla Zim per 2-12 mesi a 4.000 dollari USA.
Rapporti aneddotici di alcuni broker suggeriscono come il
livello dei 4.000 dollari USA sia stato infranto ed un broker
marittimo ha dichiarato a The Loadstar di avere negoziato "a
condizioni" una panamax a 3.900 dollari USA la settimana scorsa
per un noleggio bimestrale con opzioni.
Il valore patrimoniale delle navi panamax che sta precipitando,
unitamente alle tariffe di noleggio a prezzi stracciati ed alle cupe
prospettive di impiego, ha ciononostante fatto realizzare qualche
buon affare.
L'armatore di portacontainer non operativo Seaspan, che è
ancora brillante dopo il crollo della Hanjin con 46 milioni di
dollari USA di noleggi ancora da farsi pagare, è
sorprendentemente entrato nel mercato delle compravendite
accaparrandosi quattro navi da 4.275 TEU per 5,2 milioni di dollari
USA ciascuna.
L'amministratore delegato della Seaspan Gerry Wang ha
dichiarato: "L'acquisto di queste navi rappresenta una
interessante opportunità.
Abbiamo acquisito beni moderni ad un prezzo equivalente al
valore del loro acciaio".
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