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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 15 FEBBRAIO 2017
LEGISLAZIONE
I DRONI IN MARE: AMICI O NEMICI?
L'uso dei droni in mare sta diventando sempre più
diffuso.
Ma quali sono i rischi assicurativi?
Perché l'arrivo di un contenitore di dolci su una
petroliera della Maersk ha fatto notizia all'inizio di quest'anno?
Perché i dolci sono stati consegnati da una chiatta alla
nave per mezzo di un piccolo UAV (veicolo aereo senza equipaggio).
E questa è stata solo la punta dell'iceberg.
La Maersk ha dichiarato alla stampa che l'uso dei droni potrebbe
far risparmiare migliaia di dollari riguardo ai costi giornalieri
per nave, mediante la riduzione della necessità di noleggiare
battelli di servizio per le consegne quando la nave non è in
porto.
A terra, la Amazon è stata molto impegnata quest'anno nel
collaudo di droni per la consegna di pacchi ai clienti ed il governo
del Ruanda sta utilizzando i droni per provvedere alle 150 consegne
di emergenza di sangue al giorno ad un certo numero di strutture di
trasfusione nella metà occidentale del paese.
L'uso dei droni in mare
Siamo abituati all'idea che il settore agricolo utilizzi gli UAV
per la sorveglianza ed il trattamento delle colture.
Peraltro, là in mare e fuori vista, i droni vengono
impiegati in misura sempre maggiore per compiti come l'ispezione
delle turbine eoliche al largo, delle piattaforme petrolifere e
delle navi.
I vantaggi sono chiari, afferma Alastair Long, esperto in
materia aeronautica presso lo studio legale Hill Dickinson.
"Prendiamo le turbine eoliche al largo: le condizioni
possono essere molto difficili ed arrampicarsi su di loro è
pericoloso.
Se si è in grado di far volare un drone sulla struttura
per ispezionarla, è notevolmente più sicuro ed anche
potenzialmente più accurato.
"Assistiamo all'uso dei droni per varie operazioni, quando
le condizioni climatiche critiche o le zone remote sono troppo
pericolose per l'intervento umano: l'uso dei droni è un modo
significativo per ridurre il rischio.
È interessante notare che assistiamo anche all'uso in
questo modo di sottomarini senza equipaggio".
A suo dire, si tratta di mettere insieme ed abbinare questa
tecnologia automatizzata per ridurre il rischio.
E, in tempi duri per il trasporto marittimo, c'è
un'attenzione sempre maggiore sul potenziale di risparmio rispetto
ai costi.
Rischi
Cosa non insolita, le opportunità si presentano con il
loro assortimento di difficoltà e rischi.
L'uso dei droni solleva questioni inerenti alla privacy, alla
sicurezza, alla responsabilità ed alle seccature, senza
contare il rischio che uno UAV banalmente vada a schiantarsi su
qualcosa o qualcuno.
Rispetto al rischio di effettuare operazioni con droni su zone
terrestri densamente popolate, il problema potrebbe essere meno
effettivo in mare aperto: "Ma occorre comunque che gli
operatori facciano molta attenzione" afferma Long.
"Questo è un settore nascente che procede ancora a
tentoni rispetto a come il mercato si avvia a crescere e come i
regolatori si avviano a rispondere a quella crescita".
Long non fa altro che esprimere un'ovvia anche se cruda verità:
un drone da 2 kg che si guasta e cade dal cielo potrebbe essere
fatale per qualcuno come uno da 20 kg.
La responsabilità se un drone si schianta su una decina
di persone in coda per salire sull'autobus sarebbe determinata dalla
normativa statale.
Fuori in mare le cose potrebbero essere meno chiare: che cosa
succederebbe se un drone si guastasse e sbattesse sul ponte di una
nave o ferisse un membro dell'equipaggio?
La responsabilità nel settore del trasporto marittimo
"I droni stanno diventando più complessi ed
automatizzati, con sempre minore intervento umano.
Le unità di intelligenza artificiale stanno cominciando a
prendere decisioni da sé.
In caso di incidente, ciò rende più incerto
definire che cosa è successo, che cosa è andato storto
e le questioni di responsabilità.
Tuttavia, detto ciò, sospetto che nel settore dello
shipping l'operatore sarà più facilmente
identificabile rispetto al dilettante quando un drone
improvvisamente appare sul sentiero di discesa di un aereo che
atterra a Heathrow".
Le attuali regole dell'aviazione sono diffuse a livello
internazionale perché i voli con equipaggio generalmente
viaggiano a ragionevole distanza, afferma Long.
"Ma la regolamentazione dei droni finora è stata
finora limitata a livello locale, quasi a livello di paese,
semplicemente perché la tecnologia limita i droni civili alla
distanza che possono percorrere.
Apparentemente, nel Kentucky si può legalmente abbattere
un drone che vola sul proprio terreno privato, ma non si può
farlo altrove.
Per il trasporto marittimo le cose stanno diversamente.
Una petroliera che percorre una rotta marittima si trova in
acque internazionali; qui si parla di vaste distese di mare ed il
settore cercherà di impiegare droni piuttosto consistenti in
grado di trasportare un sacco di - ad esempio - forniture sanitarie
o razioni di emergenza ad una nave colpita nel mezzo del nulla".
In teoria un drone operativo in mare aperto costituisce un basso
rischio, a detta di Long.
"Lo scenario peggiore potrebbe essere che si schianti in
mare, a meno che non colpisca una nave di passaggio".
Il futuro
Questo tipo di problematiche inerenti alla responsabilità
si verificherà man mano che i droni cominceranno ad essere
più diffusi, dichiara Long.
Ed una cosa, secondo lui, è certa: l'uso dei droni si
accinge a crescere.
"Sarà un mercato redditizio perché risponderà
alle richieste delle imprese al fine di risparmiare sui costi e
ridurre i rischi.
Assisteremo ad una tranquilla, stabile proliferazione di
attività di UAV nel settore del trasporto marittimo, nelle
operazioni commerciali, nelle consegne, nella sorveglianza e nel
monitoraggio della sicurezza.
La consegna dei dolci ha fatto notizia; il fatto che i droni
abbiano ispezionato l'interno di una nave nei cantieri di Danzica
non è stato così degno di nota.
I droni, col tempo, verranno introdotti senza soluzione di
continuità nelle operazioni all'ordine del giorno delle navi.
Le navi più piccole sono al servizio di quelle più
grandi da tempo immemorabile: per certi versi, la vicenda dei droni
non è molto diversa".
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