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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 28 FEBBRAIO 2017
LEASING
IL NOLEGGIATORE DI CONTENITORI TEXTAINER VA IN ROSSO, MA
ASSERISCE DI POTER "VOLTARE PAGINA"
La Textainer, maggiore società di leasing di contenitori
del mondo, ha postato una perdita netta di 56 milioni di dollari USA
nel 2016, dopo avere registrato profitti per 110 milioni di dollari
USA l'anno precedente, ma resta ottimista.
Il noleggiatore di box, che dispone di una flotta di qualcosa
come 3,1 milioni di TEU, ha dichiarato che esiste "un certo
numero di tendenze positive" che potrebbero aiutarla a "voltare
pagina".
La società afferma che i prezzi dei container nuovi sono
stati del 70% circa più alti rispetto al punto più
basso dello scorso luglio, che il valore dei contenitori usati si è
incrementato del 15-25% da settembre e che le tariffe di noleggio si
sono "più che raddoppiate" nello stesso periodo.
La principale ragione per tali picchi consiste nel repentino
calo della produzione dei contenitori per carichi secchi l'anno
scorso dopo che i produttori avevano subito pesanti perdite nei
primi sei mesi che avevano comportato una variazione nell'equilibrio
fra domanda ed offerta.
La Textainer afferma che la produzione di nuovi contenitori per
carichi secchi, pari a 1,8 milioni di TEU, rispetto allo smaltimento
di 1,5 milioni di TEU, ha significato che la flotta mondiale di
contenitori "è cresciuta a malapena" rispetto ad
uno scenario di domanda in crescita e livelli di utilizzazione più
elevati.
Nel contempo, l'impatto finanziario sulla Textainer del
fallimento della Hanjin è stato di 53,3 milioni di dollari
USA, compresa una riduzione dei proventi di 12,1 milioni di dollari
USA, mentre il valore del deterioramento dei contenitori, messo a
bilancio il 1° luglio, è risultato in una ulteriore botta
di 66,5 milioni di dollari USA.
Tuttavia, la Textainer dichiara di avere recuperato, ovvero di
essere in procinto di recuperare, circa l'80% dei 150.000 TEU
noleggiati alla Hanjin e di starne "attivamente negoziando"
la restituzione di un altro 13%.
Peraltro, in occasione della presentazione dei suoi risultati
relativi all'intera annata, il presidente ed amministratore delegato
Philip Brewer ha detto di aspettarsi che la percentuale di recupero
sia di quasi il 90%.
"Recupereremo solo dove è economicamente
giustificato" ha affermato, spiegando che il recupero di ogni
contenitore è stato analizzato al fine di tener conto degli
oneri richiesti dal terminal o deposito e del costo di restituzione
a fronte del valore patrimoniale.
La Textainer ha dichiarato che la propria assicurazione
finalizzata alla copertura del valore dei container non è
stata in grado di recuperare economicamente.
Essa dispone altresì di una copertura assicurativa sino a
183 giorni di perdita della tariffa di noleggio dalla data di
insolvenza della Hanjin fino a quando i contenitori vengono
recuperati.
La Textainer sostiene di avere fatto in modo da rimettere in
leasing il 28% dei contenitori prima noleggiati alla Hanjin "secondo
tariffe migliori" di quelle concordate con la linea di
navigazione sudcoreana.
Data l'offerta attualmente "esigua", i miglioramenti
del mercato sono stati "significativi" afferma Brewer
aggiungendo che i margini si sono "incrementati
esponenzialmente".
Tuttavia, avverte che potrebbe volerci un po' di tempo prima che
i suddetti benefici siano riscontrabili nei conti della società,
dal momento che gli incrementi dei noleggio giornalieri si
verificherebbero solamente quando i noleggi venissero rinnovati.
Inoltre, afferma Brewer, il costo del recupero dei container
della Hanjin dovrebbe continuare ad avere un impatto negativo a
causa dello sfasamento dei rimborsi assicurativi.
Secondo Brewer i produttori di container solo adesso stanno
"imparando davvero", avendo venduto contenitori ad un
prezzo inferiore al costo di produzione per troppo tempo.
"I prezzi dell'acciaio sono più alti dell'80% di
quanto fossero un anno fa, cosa che, combinata al passaggio alla
vernice a base d'acqua (per adeguarsi alle regole ambientali
cinesi), dovrebbe contribuire a supportare i prezzi dei contenitori
nuovi al loro attuale livello di oltre 2.000 dollari USA"
afferma Brewer.
Nel corso del 2016, la Textainer ha speso 480 milioni di dollari
USA in oltre 286.000 TEU di contenitori nuovi ed usati.
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