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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 MAGGIO 2017
LEGISLAZIONE
LA SPAGNA APPROVA LA RIFORMA DEL LAVORO PORTUALE MA LA
NORMATIVA RESTA POCO CHIARA
Il parlamento spagnolo ha ratificato una serie di riforme del
lavoro portuale, con 174 voti a favore e 165 contrari, ma un'altra
serie di regole è ancora in fase di negoziato, cosa che
potenzialmente prolungherà la tensione nei porti spagnoli.
Il Partito Popolare al governo, che non dispone della
maggioranza parlamentare, ha raccolto abbastanza supporto ai fini
dell'approvazione delle riforme dopo il fallito tentativo a marzo,
grazie ai voti di quattro altri partiti, fra cui quello dei
Cittadini e quello Nazionalista Basco, mentre il Partito Democratico
Europeo Catalano si è astenuto dal voto.
La normativa è finalizzata alla liberalizzazione della
professione di stivatore attraverso la graduale eliminazione della
Sagep, la società che raggruppa gli stivatori dalla quale i
datori di lavoro assumono i lavoratori, nonché mediante la
riduzione della contrattazione collettiva.
Il voto significa che la Spagna è giuridicamente nelle
grazie dell'Unione Europea, 10 mesi dopo l'inizio del blocco che
aveva comportato la comminazione di sanzioni a causa dell'incapacità
del paese di riformare il proprio settore dello stivaggio in linea
con quello dell'Unione Europea dopo aver ricevuto l'ordine di farlo
da parte di un tribunale europeo a dicembre del 2014.
Tuttavia, il governo ha altresì bisogno di approntare una
regolamentazione appropriata per far sì che questa normativa
vada avanti.
Un'altra bozza di decreto, pervenuta ai media spagnoli, prevede
una serie di regole che il governo applicherà ai sensi di
questa legge.
A detta di fonti del settore in Spagna, occorre che questi
regolamenti siano approvati dal consiglio dei ministri, così
come dalle associazioni sindacali e dagli stivatori datori di
lavoro, prima di poter diventare direttive ministeriali ufficiali.
Ciò ha comportato confusione in ordine a come esattamente
la norma funzionerà e, aggiunge la fonte, questi negoziati
potrebbero richiedere sino a quattro mesi di tempo.
Il regio decreto che il parlamento ha approvato il 18 maggio
comprende, in allegato, le proposte portate avanti dal mediatore dei
negoziati fra le associazioni sindacali e gli stivatori datori di
lavoro che saranno prese in considerazione dal ministero dei lavori
pubblici nel definire tali regole.
La replica dei sindacati
Le associazioni sindacali hanno annunciato il 22 maggio otto
giorni di sciopero - tutti i lunedì, mercoledì e
venerdì dal 24 maggio al 9 giugno, in orario casuale - come
reazione alla legge.
Anche la Federazione dei Lavoratori del Trasporto Internazionale
ha attaccato il voto definendolo un tradimento dei portuali
spagnoli.
Fonti spagnole hanno confermato a Lloyd's List che i
rallentamenti della produzione iniziati dopo l'approvazione del
decreto il 19 maggio continuano.
Alcuni porti devono affrontare un decremento della produttività
sino al 30%.
La Anesco, associazione degli stivatori datori di lavoro, ha
condannato i rallentamenti della produzione ma ha anche lamentato di
non essere stata messa a conoscenza del contenuto del nuovo regio
decreto prima che venisse portato in approvazione.
Il ministero delle infrastrutture, dal canto suo, ha asserito di
avere inviato la propria proposta all'Anesco ed ai sindacati un
giorno prima della presentazione al consiglio dei ministri, come
concordato in origine.
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