Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:28 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 LUGLIO 2017
TRASPORTO MARITTIMO
I PREZZI DEI NOLI MARITTIMI RESTANO STABILI NEI TRAFFICI
TRANSATLANTICI
I prezzi a pronti dei noli marittimi sono rimasti stabili per
diversi mesi nei traffici transatlantici e sembra che resteranno
tali anche se la forte crescita della domanda dei viaggi di andata
in direzione ovest vista all'inizio del 2017 si assottiglerà
col progredire dell'anno, suggerisce un'analisi della Drewry.
La Drewry nota come nei primi cinque anni mesi di quest'anno le
esportazioni nordeuropee alla volta del Nord America abbiano fatto
registrare un aumento del 5,7%, secondo le statistiche PIERS e CTS.
Disaggregando i dati, i carichi diretti negli Stati Uniti sono
aumentati del 4,9% per 890.000 TEU; le importazioni canadesi sono
state stagnanti a più o meno 260.000 TEU, mentre i volumi
diretti in Messico hanno continuano a decollare, essendo aumentati
di circa il 20% per poco meno di 180.000 TEU.
L'analista di trasporti marittimi containerizzati afferma che
alcuni vettori sperano che questo attuale tasso di crescita possa
continuare nel corso dell'anno, ma la Drewry è più
scettica.
"A nostro giudizio, è probabile che i volumi
transatlantici in direzione ovest si riducano nella seconda metà
dell'anno e che il tasso di crescita annuo finirà
probabilmente per essere più prossimo al 3%" sottolinea.
"I fattori chiave che ci hanno portato a questa conclusione
sono l'effetto della Brexit e un rallentamento delle vendite di
nuove automobili negli Stati Uniti".
L'esito del referendum sulla Brexit, svoltosi più di un
anno fa, ha comportato il calo del valore della sterlina ad un punto
minimo da trent'anni a questa parte nei confronti del dollaro e
questo ha avuto l'immediato effetto di dare impulso alle
esportazioni britanniche in America.
Secondo uno spedizioniere britannico, le esportazioni in uscita
dal Regno Unito nel primo trimestre sulle navi transatlantiche si
sono attestate all'8-10% al di sopra di quanto veniva spedito un
anno fa, nota la Drewry.
"Molto dell'incremento era concentrato nei settori degli
alimentari e delle bevande, ma si dice che anche i farmaci, le parti
di motori per veicoli, i macchinari degli aerei e le attrezzature di
illuminazione siano stati movimentati in maggiori quantità"
sottolinea l'analista.
"Giunta la seconda metà del 2017, tuttavia,
l'effetto della Brexit potrebbe non essere così pronunciato
quando si fanno confronti su base annua".
Il secondo fattore che potrebbe frenare la crescita sulla tratta
in direzione ovest è il raffreddamento delle vendite di auto
nuove negli Stati Uniti.
A detta della Drewry, la movimentazione di parti di automobili -
principalmente dalla Germania - costituisce il maggiore blocco di
derrate nell'ambito del traffico e si è giovata di due
straordinari anni di crescita, in coincidenza con il boom di
acquisti di auto negli Stati Uniti.
"Se ci sarà una storia di crescita nei mesi a
venire, allora sarà il flusso di componenti che vengono
inviati dai numerosi fornitori che sono fioriti in Messico a
supportare la nuova stirpe di impianti di assemblaggio di automobili
nel paese" aggiunge la Drewry.
La tratta "di ritorno" in direzione est del traffico è
stata più o meno statica, vale a dire dove si era attestata
l'anno scorso, afferma la Drewry, la quale aggiunge: "Al
momento di scrivere, non abbiamo ancora visto i dati completi
relativi a maggio, ma se non fosse stato per le maggiori
esportazioni in uscita dal piccolo mercato messicano, i volumi in
direzione est sarebbero stati in declino dopo quattro mesi
dell'anno".
Le esportazioni statunitensi sono diminuite dello 0,5% nel
periodo intermedio sino a 457.000 TEU, le esportazioni canadesi sono
calate di un margine simile sino a 154.000 TEU, mentre le spedizioni
messicane sono balzate in alto del 9% per 113.000 TEU grazie in gran
parte al miglioramento delle movimentazioni di parti di auto e
birra.
Di conseguenza, le esportazioni complessive nordamericane alla
volta del Nord Europa sono state in aumento dello 0,8% dopo quattro
mesi sino a 724.000 TEU.
"Sembra che non ci sia alcun fattore che possa generare
qualche crescita significativa nei traffici in direzione est, sia
adesso che nell'immediato futuro" afferma la Drewry.
"Il dollaro resta forte e gli esportatori americani si
stanno concentrando sui mercati dell'Estremo Oriente".
Ben oltre il 40% dei volumi nei viaggi di ritorno sono
costituiti da merci per il Regno Unito ma, con la sterlina
indebolita ancora ulteriormente in conseguenza delle votazioni
all'inizio di giugno nel paese, gli esportatori nordamericani si
trovano ad affrontare una difficile lotta per conseguire un po' di
nuova aderenza al mercato britannico, sottolinea la Drewry.
Dal lato della capacità, la Drewry afferma che il
transatlantico dovrebbe assistere solamente a cambiamenti minori
"che dovrebbero contribuire a mantenere la stabilità nei
traffici.
La capacità effettiva è stata strisciante, in
primo luogo a causa di alcuni potenziamenti delle dimensioni navali
nel TA2 della 2M e nel Liberty Bridge Express della Ocean Alliance,
mentre la ACL ha preso in consegna la propria ultima portacontainer
da 3.800 TEU per sostituire le molto più piccole e vecchie
navi ro-ro nel proprio servizio del Nord Atlantico" ha notato.
"Guardando avanti, ci aspettiamo di assistere ad altri
aggiornamenti mediante spostamenti a cascata: le sostituzioni
riguardano due navi della MSC (8.089 TEU) al posto di navi da 7.400
TEU nel circuito TA3/NEUATL3 della 2M, due navi da 7.450 TEU al
posto di navi da 6.600 TEU nel circuito TA2/NEUATL2 della 2M ed una
da 6.500 TEU al posto di una da 4.200 TEU nel servizio Victory
Bridge/EUG/ATG1 della Ocean Alliance".
La Drewry afferma che le tariffe a pronti in direzione ovest si
sono "mosse molto poco" negli ultimi mesi, sebbene le
tariffe dei contratti a lungo termine abbiano assistito ad alcuni
aumenti.
"Quando alcuni dei contratti BCO e degli accordi FAK degli
spedizionieri sono giunti al rinnovo ad aprile, i vettori sono stati
in grado almeno di recuperare i più o meno 100 dollari USA
che avevano concesso per i carichi da 40 piedi nel 2016" nota
l'analista.
La Drewry cita una fonte degli spedizionieri la quale ha
suggerito che lo spazio nei traffici Nord Europa-Asia in direzione
est era stato così esiguo nel corso di aprile e maggio che i
vettori erano stati in grado di ricavare qualche miglioramento nelle
entrate relative al mercato transatlantico.
In alcuni casi isolati che sono stati segnalati, i caricatori,
disperatamente alla ricerca di trasporto delle proprie merci in
Asia, avevano in effetti inviato spedizioni attraverso l'Atlantico e
le avevano poi smistate a caricatori transpacifici in direzione
ovest presso un terminal statunitense, sottolinea la Drewry.
Conclude l'analista: "La crescita della domanda in
direzione ovest probabilmente scenderà col progredire
dell'anno, ma anche così le tariffe a pronti continueranno ad
essere relativamente stabili".
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore