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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 30 NOVEMBRE 2017
PORTI
SCENARIO POSITIVO PER IL PORTO DI AMBURGO NEL TERZO TRIMESTRE
Il Porto di Amburgo pronto ad approfittare dell'accordo di
libero scambio CETA con il Canada
Compresi i segmenti delle merci generali e delle rinfuse, la
movimentazione dei carichi di origine marittima ad Amburgo nei primi
nove mesi, pari a 104,3 milioni di tonnellate, è rimasta ad
un livello stabile.
Con 6,8 milioni di TEU i risultati produttivi dei carichi
generali containerizzati hanno continuato a crescere, mentre con
34,1 milioni di tonnellate i risultati produttivi dei carichi alla
rinfusa sono rimasti appena al di sotto delle cifre dell'anno
precedente.
Per l'ufficio marketing del Porto di Amburgo, l'eccellente
tendenza dei traffici containerizzati con il Canada costituisce un
indicatore gratificante.
Il settore del Porto di Amburgo dedicato al marketing ravvisa
che l'accordo di libero scambio CETA possa assicurare un impulso
aggiuntivo ai traffici di origine marittima che apporterà
vantaggi al Porto di Amburgo.
"Riguardo alla produttività containerizzata, il
totale di 6,8 milioni di TEU (in aumento dello 0,4%) ha
rappresentato la ripresa di una leggera crescita.
Per i contenitori carichi, abbiamo conseguito un incremento
dell'1,2% sino a 5,8 milioni di TEU" afferma Axel Mattern,
amministratore delegato congiunto del settore marketing del Porto di
Amburgo, in occasione della conferenza stampa trimestrale del porto.
Al contrario, la movimentazione dei contenitori vuoti a 924.000
TEU è stata del 4,3% inferiore a quella del terzo trimestre
precedente.
Mattern ha menzionato l'ancora inattuato dragaggio del canale
navigabile dell'Elba come una delle ragioni del rallentamento della
movimentazione di container vuoti.
Una ricerca di mercato del settore marketing del Porto di
Amburgo indica che limitazioni sull'Elba applicabili ad Amburgo
oltre alle limitate "finestre" di marea stanno facendo sì
che le compagnie di navigazione debbano utilizzare lo spazio di slot
disponibili sulle loro mega-portacontainer per i contenitori carichi
in via prioritaria.
I contenitori vuoti vengono sempre più instradati
attraverso altri porti in Nord Europa, aggiunge Mattern.
Fra i più importanti porti dell'Europa settentrionale, i
risultati produttivi containerizzati di Amburgo sono caratterizzati
dalla più bassa percentuale di contenitori vuoti al 13,7% e
dalla più alta percentuale di quelli carichi all'86,3%.
"Con l'adeguamento del canale navigabile, potremmo
incrementare i volumi produttivi dei carichi sia containerizzati che
alla rinfusa ad Amburgo.
Pertanto, continuiamo a monitorare attentamente la recessione
della movimentazione dei container vuoti.
Dal lato del valore aggiunto, che per quanto riguarda la
movimentazione dei container carichi può considerarsi il più
alto del porto, la nostra produttività dei contenitori vuoti
mette in evidenza l'attrattiva di Amburgo quale porto di snodo
nordeuropeo" continua Mattern.
Rispetto ad un contesto di ristrutturazioni ambiziose ad opera
delle principali alleanze di trasporto marittimo containerizzato,
alla chiusura del terminal merci BUSS ed ai ritardi nello
sdoganamento causati dalle carenze di personale nelle dogane, i due
esperti portuali ritengono che il Porto di Amburgo abbia difeso
molto bene le proprie posizioni nei primi nove mesi.
Dei 6,8 milioni di TEU (più 0,4%) movimentati ad Amburgo
nei primi nove mesi, 3,5 milioni di TEU sono stati contenitori in
importazione (più 0,7%) e 3,2 milioni di TEU contenitori in
esportazione (più 0,1%).
La tendenza verso l'alto dei traffici containerizzati con la
Cina, principale partner commerciale di Amburgo con un ampio
margine, è stata mantenuta con una crescita del 2,5% sino a 2
milioni di TEU.
Una volta ratificato dai parlamenti dei paesi dell'Unione
Europea, il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) fra
l'Unione Europea ed il Canada che è entrato in vigore a
titolo provvisorio il 21 settembre scorso semplificherà il
commercio estero.
I dazi saranno ridotti del 98% sulle merci scambiate, mentre le
limitazioni ad importazioni ed esportazioni saranno in massima parte
eliminate.
Anche l'allineamento degli standard industriali mediante
regolamenti standard per molte merci renderà più
semplici gli scambi commerciali.
Con volumi commerciali stimati in circa 64 miliardi di euro, il
Canada è fra i primi dieci partner commerciali dell'Unione
Europea.
I traffici della Germania con il Canada valgono circa 14
miliardi di euro.
Il Canada è al 13° posto fra i partner commerciali
del Porto di Amburgo per quanto riguarda il trasporto
containerizzato.
Tre servizi di linea ed un servizio multiruolo offrono partenze
regolari fra il porto di Amburgo ed il Canada.
Nei primi nove mesi, sono stati movimentati 144.000 TEU (più
20,5%) di traffici containerizzati con il Canada.
Con Halifax un porto canadese è anche membro del
marketing del Porto di Amburgo, utilizzando le numerose opportunità
di cooperazione.
Fra il quasi 1 milione di tonnellate di merci in esportazione
spedite via Amburgo in Canada ci sono prodotti chimici, alimenti e
bevande, metalli e prodotti metallici, così come macchinari,
attrezzature ed elettrodomestici.
Le importazioni dal Canada ammontano complessivamente a circa
tre milioni di tonnellate.
Fra loro, Amburgo movimenta principalmente minerali, carbone,
prodotti agricoli ed alimentari e bevande.
Anche la tendenza dei risultati produttivi nei traffici col
Baltico, che sono di grande importanza per il porto di Amburgo, è
stata gratificante.
Essi si sono incrementati del 2,8% per complessivi 1,4 milioni
di TEU.
I traffici di origine marittima con la Svezia sono stati in
aumento dl 20,9% per 220.000 TEU e quelli con la Polonia sono
cresciuti del 7,7% sino a 172.000 TEU.
Con una crescita fra il 5,8 ed il 18,8 per cento, pure la
Lituania (95.000 TEU), la Lettonia (88.000 TEU) e l'Estonia (35.000
TEU) hanno contribuito alla crescita nei servizi baltici.
La tendenza è stata positiva per i servizi
containerizzati del Porto di Amburgo con l'Europa in genere, avendo
totalizzato un aumento dell'1,6% sino a 2 milioni di TEU.
Altri paesi con una netta crescita dei traffici containerizzati
sono stati il Vietnam (62,6% in più per 52.000 TEU), il Cile
(43,4% in più per 57.500 TEU), il Messico (22,7% in più
per 68.000 TEU) ed Israele (25,5% in più per 57.000 TEU).
Più mega-portacontainer ad Amburgo
Poiché gli scali delle portacontainer con capacità
di slot fra 14.000 e 17.999 TEU sono aumentati del 35,9% sino a 167
e con quelli delle navi anche più grandi (18.000-20.000 ed
oltre TEU) in aumento dell'87,8% sino a 77, il numero delle
portacontainer particolarmente grandi viste ad Amburgo si è
ulteriormente incrementato.
Nel corso del loro viaggio inaugurale, fra le ultime vi sono
state le mega-navi MOL Trust con capacità di slot pari a
20.170 TEU e Munich Maersk (20.568 TEU).
Entrambi gli amministratori delegati congiunti ritengono che
l'incapacità delle mega-portacontainer di fare scalo ad
Amburgo e ripartirvi cariche in modo ottimale a causa
dell'adeguamento ancora in sospeso del canale di navigazione
dell'Elba sia la principale ragione alla base della crescita solo
lieve dei traffici containerizzati.
"L'adeguamento del canale di navigazione è
essenziale per Amburgo ed alla fine dovrebbe essere attuato.
Un pescaggio più profondo ed il potenziamento delle
opportunità di passaggio sull'Elba offriranno maggiore
sicurezza e flessibilità per il controllo del traffico
sull'Elba, producendo altresì enormi vantaggi per la
navigazione mercantile.
Le mega-portacontainer saranno in grado di apportare ed
asportare altri 1.600 contenitori (TEU) ed oltre negli scali ad
Amburgo" spiega Ingo Egloff, amministratore delegato congiunto
del settore marketing del Porto di Amburgo.
Per entrambi gli amministratori delegati congiunti del settore
marketing del Porto di Amburgo non è accettabile che
essenziali progetti infrastrutturali come l'adeguamento del canale
di navigazione sul Basse ed Esterno Elba debbano essere bloccati
dalle obiezioni dei gruppi di pressione ambientale e da altri.
I ritardi in tal modo comportati sono nel frattempo a malapena
calcolabili.
"Sta diventando sempre più difficile per noi
spiegare ai clienti internazionali del porto come noi si stia
dovendo ancora aspettare l'attuazione del dragaggio del canale di
navigazione malgrado l'approvazione dell'abilitazione alla
programmazione conseguita nel 2012 e la decisione nello scorso mese
di febbraio da parte del Tribunale Amministrativo Federale.
Anche il fatto che pure le associazioni che sollevano obiezioni
apparentemente continuino a perseguire l'obiettivo di un rigetto
definitivo del dragaggio del canale di navigazione merita di essere
criticato.
Così facendo, esse ignorano totalmente il danno
all'economia nazionale causato da un blocco che dura da anni e gli
ulteriori effetti economici negativi rispetto all'ulteriore sviluppo
del porto e dei posti di lavoro che ne derivano" commenta
Egloff.
I risultati dei carichi alla rinfusa sono stati fondamentalmente
stabili, essendo diminuiti dell'1% sino a 34,1 milioni di tonnellate
nei primi nove mesi.
Le tendenze delle importazioni e delle esportazioni sono state
diverse.
Le importazioni sono state leggermente inferiori, essendosi
ridotte del 2,5% sino a 25,1 milioni di tonnellate.
Alla base di tale situazione ci sono cali dei risultati delle
merci aspirabili, giù del 4,9% per tre milioni di tonnellate,
e dei carichi liquidi che sono stati inferiori dell'8,1% per 7,4
milioni di tonnellate.
Con i loro 14,7 milioni di tonnellate in aumento dell'1,1%, i
carichi da presa hanno riaffermato la propria posizione quale
segmento più solido dei risultati produttivi delle rinfuse.
Un rinnovato progresso è stato conseguito nelle
esportazioni di carichi alla rinfusa, in aumento del 3,6%, sino a
nove milioni di tonnellate.
Questa tendenza positiva ha dissimulato gli sviluppi diversi nei
sotto-segmenti.
I risultati dei carichi aspirabili, ad esempio, sono diminuiti
del 18,4% sino a tre milioni di tonnellate.
La movimentazione dei carichi da presa è stata di 11,8
punti percentuali in più per 2,9 milioni di tonnellate,
mentre i carichi liquidi complessivamente sono aumentati del 26,8%
per 3,2 milioni di tonnellate.
Avendo totalizzato 1,1 milioni di tonnellate, in ribasso del
9,4%, i risultati produttivi delle merci generali containerizzate,
ad esempio grandi elementi di impianti o carichi su ruote, non sono
riusciti a raggiungere il livello dell'anno precedente.
Il terzo trimestre apporta cifre record per il trasporto
containerizzato di origine ferroviaria
Con quasi 2.000 servizi di treni containerizzati alla settimana,
Amburgo è il maggiore porto ferroviario d'Europa.
Con grosso modo oltre 611.00 TEU in entrata od uscita dal porto
di Amburgo per ferrovia, il terzo trimestre ha prodotto una cifra da
record.
Si è trattato di un incremento dell'8,8% rispetto al
secondo trimestre del 2017.
Per i primi nove mesi nell'insieme, sono stati registrati per il
Porto di Amburgo complessivamente 34,4 milioni di tonnellate (meno
2,9%) e circa 1,8 milioni di TEU (meno 2%).
"La cifra record per il terzo trimestre sottolinea
l'efficienza di Amburgo nel trasporto containerizzato di origine
ferroviaria eco-compatibile.
Sino a 220 treni merci per un massimo di 5.900 carri vengono
sdoganati quotidianamente nel porto di Amburgo.
Circa l'11% del traffico merci ferroviario complessivo tedesco
origina o termina nel porto di Amburgo" sottolinea Ingo Egloff.
Il Porto di Amburgo è il maggior porto universale della
Germania, con un indotto di oltre 155.000 posti di lavoro nella
Regione Metropolitana di Amburgo.
Il porto costituisce altresì un'importante ubicazione per
l'industria, di grande rilievo per l'intera economia nazionale
tedesca, con un valore aggiunto lordo annuo di 21,8 miliardi di
euro.
Per il 2017, l'organizzazione del marketing del Porto di Amburgo
conta di realizzare una movimentazione di merci di origine marittima
pari a 138 milioni di tonnellate e traffici containerizzati di circa
8,9 milioni di TEU, con risultati equivalenti al livello dell'anno
precedente.
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