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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 GIUGNO 2018
TRASPORTO FERROVIARIO
IL PASSO DEL BRENNERO PUÒ MOVIMENTARE TRENI MERCI PIÙ
PESANTI?
Un recente studio della Prose e della società italiana
Rail Traction Company rivela come sia possibile per un treno merci
da 2.200 tonnellate attraversare con successo il Passo del Brennero
al confine italo-austriaco.
Robin Wetter, ingegnere del reparto esecuzioni dinamiche della
Prose, delinea il progetto in dettaglio.
* * *
I treni merci sperimentano le proprie più elevate forze
longitudinali nel corso della frenata rapida e quando hanno a che
fare con curve che presentano piccoli raggi.
La massime forze longitudinali gestite dai respingenti e dai
ganci di trazione in tali situazioni limitano il possibile peso
massimo complessivo di questi treni.
In tale contesto, la Prose è stata incaricata
dall'operatore ferroviario di trasporto merci con sede in Italia RTC
(Rail Traction Company) di analizzare la dinamica longitudinale del
treni merci pesanti e di occuparsi della questione relativa a se sia
possibile condurre in sicurezza un treno da 2.200 tonnellate lungo
il Passo del Brennero, che comprende in sé una pendenza del
22,50/00.
I treni che utilizzano il corridoio del Brennero dal lato
italiano sono attualmente limitati a 1.500 tonnellate quando
viaggiano in salita ed a 1.600 tonnellate quando lo fanno in
discesa.
Sono state pertanto condotte estensive simulazioni della linea
con corpi interconnessi per vedere se sia fattibile un incremento
del peso.
Le elevate forze longitudinali del Passo del Brennero
inevitabilmente si verificano nel corso della procedura di frenata
di emergenza.
Normalmente, la frenata parte dalla sezione anteriore del treno.
Questo comporta un movimento tipo fisarmonica in cui i carri
trainati premono sui carri di testa e sulla locomotiva di testa.
Le forze sui respingenti ed i ganci di traino si incrementano
notevolmente anche quando il treno impegna una curva.
Ciò è dovuto al movimento relativo dei carri
vicini, il quale comporta deflezioni cinematiche dei respingenti
laterali e dei ganci di traino.
I ganci di traino saranno soggetti a forze di tensione ed i
respingenti della rotaia interna saranno pressati assieme a loro.
Quando tali fattori si combinano, si realizza uno scenario in
cui le forze massime che si verificano inducono l'effettuazione di
una frenata di emergenza in curva.
Questo solleva la questione di come le variazioni nel punto di
partenza della frenata possono influenzare le forze massime
manifestate.
La forza massima si verificherà se la frenata comincia
all'inizio della curva o se inizierà dopo?
Nel progetto originale sono state sottoposte ad indagine cinque
configurazioni di treno.
Tuttavia, qui ci concentreremo su un treno composto da carri
Eaos, dal momento che le loro prestazioni possono essere considerate
tipiche per i treni merci.
Il carro merci Eaos è un tipo di carro merci aperto a
quattro assi e viene usato da numerose società ferroviarie
europee per il trasporto di carbone, minerali di ferro, pietre,
metalli di scarto, legno ed altre materie prime simili.
Il treno consiste di una singola locomotiva di testa, che
presenta caratteristiche simili ad una Siemens E189, 27 carri merci
ed un'altra locomotiva dello stesso tipo in coda al treno.
Il peso complessivo del treno è di 2.331 tonnellate e si
presume che tutti i carri siano equipaggiati con gli stessi
congegni: respingenti di categoria A secondo lo EN 15551:2009 e
ganci di traino di tipo 1 MN ai sensi dello EN 15566: 2016.
In tutti i carri vengono utilizzati carrelli del tipo Y25,
mentre su tutti i carri e le locomotive si adottano freni del tipo
G.
In cooperazione con le RTC, si presume che essi abbiano lo
stesso tempo di effettuazione della frenata ma che essi si attivino
in momenti diversi a causa del ritardo provocato dalla trasmissione
della caduta di pressione nella condotta del freno.
Poiché il gradiente di pressione del freno G
difficilmente muta fra i carri, si presume che sia costante per ogni
carro.
Il tempo minimo per riempire il 95% del cilindro del freno è
di 18 secondi, mentre il tempo massimo è di 30 secondi.
Le forze frenanti si incrementano linearmente fino ad un valore
massimo che è determinato da un approccio analitico che
considera la definizione del freno "P" come viene intesa
nei test del mondo reale.
La configurazione del binario consiste in una sezione rettilinea
che porta ad una curva di 280 metri attraverso una curva di
transizione.
Inoltre, si parte dal presupposto che la pendenza sia del
22,50/00.
Inizialmente il treno viaggia ad una velocità di 75 km/h
con entrambe le locomotive che frenano utilizzando freni
elettrodinamici (freni ED).
Quando comincia la frenata di emergenza, viene dato il via
all'esecuzione della frenata pneumatica sulla locomotiva di testa ed
entrambi i freni ED vengono disattivati.
I carri frenano con uno specifico ritardo temporale.
Allo scopo di identificare le forze massime in gioco, il punto
d'inizio di quando il macchinista effettua una frenata d'emergenza
varia.
L'obiettivo del test dal punto di vista della sicurezza è
quello di evitare un danno ai veicoli.
Vengono considerati i seguenti valori quali rispettivi valori
limite nel corso dell'effettuazione della frenata d'emergenza lungo
la curva:
Gancio di traino: si sceglie il valore limite per gli
accoppiamenti a vite di 180 kN per 106 cicli di carico ai sensi
dello EN 15566.
Il valore di 180 kN è una combinazione
del valore da picco a picco nel test pari a 170 kN ed un carico
minore, che non dovrebbe essere inferiore a 10 kN e non superiore a
50 kN.
In questo caso, si sceglie il più sensibile
limite inferiore per valutare i risultati.
Tuttavia, quando
si tratta di confrontarlo con un caso specifico, dev'essere
identificato il limite applicabile agli accoppiamenti a vite
installati sui veicoli.
Inoltre, occorre verificare se gli
eventi in cui questo limite viene superato accadono frequentemente o
no e se essi comportano conseguenze sul ciclo vitale del mezzo.
Respingente: si sceglie il valore limite della forza respingente
di 250 kN per 3x105 cicli di carico secondo la forza F6 ai sensi
dello EN 15551.
Inoltre, nel corso dei test del ciclo vitale
si applica un valore limite della forza numero 5 pari a 250 kN.
Nel
corso del test la forza aumenta da 50 a 250 kN.
Nondimeno, il
test viene effettuato a richiesta del cliente e si raccomanda che
tale valore venga mantenuto.
Tuttavia, è necessario
considerare se i respingenti che vengono installati sui veicoli
siano stati progettati per soddisfare o meno tale requisito.
Per calcolare un modello numerico e fornire una simulazione, la
Prose ha utilizzato un software MBS (sistema di simulazione per
multicorpi), il Simpack.
Un abbozzo del modello tipico è riportato nella figura 1.
Il numero di carri comporta un elevato impegno di calcolo nella
simulazione per multicorpi, il che significa che il livello di
dettaglio dei modelli di simulazione viene corretto con riguardo ai
requisiti di investigazione.
Nella prima fase, vengono eseguite simulazioni preliminari per
determinare la resistenza in curva dei carri merci e delle
locomotive specifici.
Perciò vengono utilizzati modelli in 3D che comprendono
il contatto rotaia-ruota.
Nella seconda fase, viene determinata la posizione dell'inizio
della frenata che comporta le forze più elevate.
A tale proposito, viene utilizzato un cosiddetto modello a 1D
dell'intero treno in cui l'impegno della curva viene considerato
utilizzando i risultati della fase 1.
In tale contesto, il termine 1D si riferisce al grado
longitudinale di libertà dei carrelli e delle coppie di ruote
lungo il binario in curva a livello orizzontale e verticale.
Risultati
La figura 2 mostra le forze massime del respingente e del gancio
di traino in funzione della posizione del carrello anteriore della
locomotiva di testa, Bo1, quando inizia la frenata.
Qui, s=0 m descrive il caso in cui il primo carrello Bo1
raggiunge il culmine di curvatura.
Come ci si aspettava, essa mostra che le forze sono più
elevate nel respingente destro quando il treno impegna una curva a
destra.
In entrambi i lati (destro e sinistro) la forza massima
inizialmente si incrementa seguendo la posizione in aumento
dell'avvio della frenata.
Per il respingente destro, una forza massima di 133,4 kN si
raggiunge con s=192 m.
Per il respingente sinistro, una forza massima di 108,5 kN si
raggiunge con s=82,4 m.
Dopo il punto apicale, le forze massime decrescono in entrambi i
casi e si stabilizzano a s›470 m.
Anche la figura 2 mostra che la tendenza della forza del gancio
di traino consiste di due elementi stabili con valori pressoché
costanti, in cui una forza più elevata viene raggiunta per le
posizioni di frenata quando s›470 m.
La forza massima per il gancio di traino pari a 164,3 kN viene
raggiunta quando s›695,4 m.
Se la frenata inizia mentre il treno merci impegna una curva, le
forze respingenti saranno in una sovrapposizione delle deflezioni
cinematiche dei respingenti e le forze complessive saranno indotte
dalla spinta dei veicoli trainati verso i veicoli di testa, dove la
frenata è già iniziata.
Nei casi in cui la frenata inizi prima che venga raggiunta la
posizione massima, parte del treno decelererà quando entrerà
in curva ed i respingenti avranno disperso un po' dell'energia del
movimento a fisarmonica che segue l'esecuzione della frenata.
Se la frenata inizia dopo il raggiungimento della posizione
massima, quasi l'intero treno ha già fatto ingresso in curva.
Di conseguenza, i respingenti sono già spinti l'uno
contro l'altro dalla deflezione cinematica.
Si potrebbe sostenere che in questa situazione la
sovrapposizione della frenata non incrementerà poi di molto
le forze, perché il livello della forza dei respingenti è
già alto e l'accelerazione indotta dalla frenata sarà
inferiore a quel caso massimo.
Quindi, la forza massima viene raggiunta in mezzo a questi due
scenari, una situazione in cui la sovrapposizione di entrambi gli
effetti induce le forze più elevate.
Considerate le dimensioni dei treni Eaos e la lunghezza della
curva di transizione, si potrebbe concludere che le forze dei ganci
di traino sono più elevate se la frenata inizia dopo che o
mentre la locomotiva in coda ha fatto ingresso nella curva.
Poiché la posizione di frenata non ha alcun influsso
sulla forza massima del gancio di traino per s›470 m, può
concludersi che la forza massima del gancio di traino è data
dalla sovrapposizione del freno ED della locomotiva di testa e la
deflezione cinematica del gancio di traino quando la locomotiva di
coda entra in curva.
Viceversa, la forza massima decresce se la frenata inizia prima
che la locomotiva di coda entri in curva.
Per il treno di carri Eaos, i valori massimi nei respingenti
(133,4 kN) e del gancio di traino (164,3 kN) non superano i valori
limite di 250 kN per i respingenti e 180 kN per il gancio di traino.
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