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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 MARZO 2019
LOGISTICA
QUALI SONO I PRINCIPALI DIECI RISCHI PER LE FILIERE
DISTRIBUTIVE QUEST'ANNO?
I principali dieci rischi per la filiera distributiva quest'anno
comprendono la carenza di materie prime, il cambiamento climatico e
gli incendi sulle navi portacontainer, unitamente ad altre più
ovvie preoccupazioni, come le guerre commerciali e l'economia.
Un rapporto sulla capacità di recupero della filiera
distributiva, pubblicato questa mattina dalla DHL, esamina i
maggiori rischi e dove le filiere distributive sono più
vulnerabili.
La preoccupazione principale consiste nel fatto che le guerre
commerciali comporteranno la ristrutturazione delle filiere
distributive: la decisione della Harley Davidson di spostare la
produzione dagli Stati Uniti al Brasile ed alla Tailandia viene
citata come esempio.
Gli autori della Resilience360 della DHL affermano "di
aspettarsi che questa tendenza acceleri nel 2019".
Ma, cosa forse più interessante, la domanda in crescita e
la più scarsa offerta di materie prime rappresentano la
seconda maggiore minaccia, con la produzione di molte materie ancora
"assai globalizzate" mentre le imprese guardano sempre di
più a strategie produttive locali o regionali.
La DHL suggerisce che le materie di primaria importanza sono
assai vulnerabili ai picchi della domanda o ai colli di bottiglia
produttivi e sottolinea le attuali carenze di alcuni poliammidi,
dovute alla bassa offerta di un prodotto chimico necessario -
realizzato in soli cinque posti al mondo - mentre anche il cobalto,
una componente delle batterie agli ioni di litio, potrebbe subire
penurie, "un settore di sempre maggiore preoccupazione a lungo
termine".
Afferma il rapporto: "Le imprese dei settori
automobilistico, tessile, elettronico e del confezionamento
potrebbero essere costrette a passare ad altri prodotti, almeno
temporaneamente, sebbene questo possa non essere sempre possibile".
Anche il richiamo alle questioni della conformità e della
sicurezza personale sono in cima alla lista.
I richiami relativi ai prodotti farmaceutici da parte della FDA
degli Stati Uniti sono quasi raddoppiati fra il 2017 ed il 2018; i
produttori in relazione ad un numero maggiore di sostanze si stanno
approvvigionando nei paesi in via di sviluppo che hanno standard
diversi di controllo.
Il cambiamento climatico - ed il suo rimedio costituito da
regole ambientali più rigorose - sono posizionati ai numeri
quattro e cinque della classifica.
Quest'anno potrebbe essere il più caldo a livelli da
record, dato che ci si aspetta anche che El Niño si formi nei
primissimi mesi.
Un'atmosfera più calda contribuisce alla siccità,
a piogge copiose, a tempeste tropicali ed a incendi, sebbene
l'impatto diretto sulle filiere distributive sia difficile da
prevedere.
L'anno scorso si sono visti i fiumi in Europa ridursi a livelli
tanto bassi che ne è stato perturbato il trasporto fluviale.
Allo scopo di mitigare ciò, e di migliorare la qualità
dell'aria, i regolatori stanno imponendo limiti ancora più
restrittivi alle imprese.
L'IMO 2020 è un fattore ovvio, ma in Asia l'elevato
livello di inquinamento atmosferico ha indotto chiusure temporanee
delle fabbriche e le emissioni regionali sono sotto esame.
L'incertezza economica e il fermento nell'industria potrebbero
essere le successive maggiori minacce, praticamente i rischi
standard nella maggior parte degli anni.
Gli incendi sulle portacontainer sono stati un sicuro problema
già quest'anno e, malgrado l'impegno delle linee di
navigazione containerizzate, potrebbero continuare a minacciare le
filiere distributive.
Le ultime due minacce sottolineate nel rapporto sono i problemi
alle frontiere ed i droni: gli spostamenti dei migranti in Europa
occidentale e negli Stati Uniti hanno comportato chiusure o
congestione delle frontiere, mentre la Brexit potrebbe indurre una
seria congestione nel Regno Unito ed in Europa.
"Anche se le chiusure delle frontiere nei porti d'ingresso
resteranno estremamente rare, la Resilience360 prevede un incremento
della frequenza di questi eventi a grande impatto nel 2019"
nota il rapporto.
Le perturbazioni all'aviazione causate dai droni costituiscono
un problema che è notevolmente aumentato, segnatamente nel
Regno Unito, e che dovrebbe essere regolamentato.
Il rapporto cita quasi-incidenti avvenuti in diversi paesi ed
ulteriori sette paesi che hanno imposto regole rigorose o divieti.
È interessante notare come gli attacchi informatici non
siano elencati fra i primi 10 rischi, nonostante siano stati un
grosso problema nel 2018.
"Nel 2018, la Resilience360 ha registrato complessivamente
65 attacchi informatici che hanno comportato direttamente
conseguenze sulle risorse della filiera distributiva; a novembre è
stato sperimentato il più alto numero di incidenti, nella
misura di 20".
Altre questioni che l'anno scorso erano nell'elenco e quest'anno
non lo sono comprendono l'alto prezzo del carburante, la congestione
portuale ed i furti.
Il rapporto della DHL prosegue col disaggregare i rischi a
livello regionale.
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