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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 MAGGIO 2019
TRASPORTI ED AMBIENTE
L'ENTE DEI CARICATORI MONDIALI CHIEDE AI RESPONSABILI DELLE
POLITICHE DI DIALOGARE SULLA DECARBONIZZAZIONE
Secondo il GSF (Global Shippers' Forum), occorre trovare
soluzioni sostenibili per le problematiche ambientali che i
caricatori mondiali devono affrontare senza soffocare la crescita
economica, in reazione al lancio del rapporto Transport Outlook
2019 dell'ITF (International Transport Forum).
James Hookham, segretario generale del GSF, afferma: "Il
GSF chiede un dialogo aperto fra il settore del trasporto marittimo
ed il governo al fine di far sì che i provvedimenti della
politica restino pratici ed a supporto della crescita e dei posti di
lavoro, facendo nel contempo fronte all'esigenza di decarbonizzare
radicalmente il trasporto; tali questioni non possono essere
affrontate dai responsabili della politica da soli.
"Il trasporto merci dev'essere considerato come un mezzo
per un fine piuttosto che un fine di per se stesso; questa
prospettiva dovrebbe essere al centro di un dialogo fra il settore
ed i responsabili politici".
Continua Hookham: "Lo ITF Transport Outlook 2019 si
concentra molto sulla necessità di decarbonizzare il
trasporto, mettendo in tale contesto ogni interferente o tendenza
che riguardino la logistica.
Questa problematica è particolarmente ingente per il
trasporto marittimo che, quale modalità predominante di
trasporto per i traffici intercontinentali, trasporta anche i
maggiori volumi di merci a livello globale.
Il rapporto elenca varie soluzioni, tra cui spicca la lenta
navigazione, ma, nell'opinione del GSF, ciò avrebbe
conseguenza assai negative per gli acquirenti di trasporto
marittimo: i caricatori.
Questo incrementerebbe ancora ulteriormente i tempi di
traversata; pertanto, non si tratta di una soluzione sostenibile".
Secondo il GSF, l'IMO (International Maritime Organisation)
dovrebbe conservare la titolarità di tale questione, ma a suo
dire occorre un maggiore progresso per quanto riguarda le MBM
(appropriate misure basate sul mercato), e aggiunge che il non
essere riusciti a raggiungere una decisione in occasione della
riunione dell'IMO "MEPC 74" (cioè la 74a sessione
della Commissione per la Protezione dell'Ambiente Marino) "è
stato fonte di delusione per i caricatori".
Aggiunge Hookham: "È fondamentale scegliere una
misura che possa incentivare i provvedimenti tecnici ed operativi al
fine di ridurre la CO2 e non limitarsi a trasferire i costi
aggiuntivi ai caricatori o incrementare in modo significativo i
tempi di viaggio.
Il SECT (Scambio dei Crediti relativi all'Efficienza delle Navi)
proposto dagli Stati Uniti è la cosa che più si
avvicina ai principi per l'istituzione da parte del GSF di una buona
serie di MBM".
Hookham continua dicendo che il rapporto inoltre "evidenzia
che sebbene sia probabile che le modalità di trasporto
alternative incrementino i propri volumi - non da ultimo per quanto
attiene i collegamenti di trasporto merci aereo e, in misura minore,
le connessioni ferroviarie fra Asia ed Europa - il trasporto
marittimo a lungo raggio continuerà a dominare la
movimentazione dei traffici globali", sottolineando la
previsione contenuta nel rapporto che più di tre quarti di
tutte le merci continueranno ad essere trasportate da navi nel 2050,
"proporzione praticamente invariata rispetto al 2015".
Aggiunge Hookham: "Il rapporto punta verso una maggiore
concentrazione di un numero limitato di porti e rotte da parte del
settore del trasporto marittimo in conseguenza della pressione
esercitata per tagliare i costi, nonché a conservare la
redditività.
Il rischio per i caricatori è quello di ritrovarsi con
un'offerta di trasporto marittimo persino più egemone e
concentrata, una minore scelta, e potenzialmente anche una minore
qualità, a causa della diminuzione della concorrenza".
Il Global Shippers' Forum è stato istituito nel 2006
quale successore del Tripartite Shippers' Group, in origine
strutturato nel 1994, con l'intento di essere "la voce globale
dei caricatori".
Come il Tripartite Shippers' Group, il GSF rappresenta gli
interessi di vari organismi nazionali e regionali dei caricatori in
Asia, Europa, Nord e Sud America ed Africa.
Il GSF si concentra sull'impatto degli sviluppi commerciali nel
settore internazionale del trasporto merci e sulle decisioni
politiche dei governi e degli organismi internazionali che
riguardano i caricatori ed i destinatari della merce.
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