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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 MAGGIO 2019
LOGISTICA
LA DB SCHENKER COMPLETA CON SUCCESSO LA SPERIMENTAZIONE DELLA
MARCIA IN PLOTONE
La società di logistica globale DB Schenker ha completato
il primo esperimento sul campo a livello mondiale che utilizzava
plotoni di camion in operazioni logistiche reali, concludendo che
"le operazioni di camion connessi elettronicamente sulle
autostrade tedesche sono sicure, tecnicamente affidabili e
facilmente applicabili all'ordinaria amministrazione di una società
di logistica".
Il riuscito completamento del progetto pilota condotto dalla DB
Schenker, dalla MAN Truck & Bus e dalla Fresenius University of
Applied Sciences fa parte di un progetto di ricerca sponsorizzato
dal BMVI (Ministero Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture
Digitali) tedesco.
Esso ha utilizzato autisti professionisti per guidare veicoli
collegati elettronicamente sulla Autobahn 9 fra le filiali di
Norimberga e Monaco di Baviera della DB Schenker nel corso di sette
mesi.
Avendo percorso qualcosa come 35.000 km di test, gli autisti,
che guidavano ad una distanza di soli 15-21 metri l'uno dall'altro,
"hanno elogiato la comodità di guida e la generale
sensazione di sicurezza" afferma la DB Schnker, sottolineando
che l'esperimento sul campo ha altresì attestato un risparmio
nel consumo di carburante.
Il BMVI (Ministero Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture
Digitali) tedesco ha contribuito con un finanziamento di
approssimativamente 1,86 milioni di euro al progetto di ricerca.
I partner del progetto DB Schenker, MAN Truck & Bus e
Fresenius University of Applied Sciences ne hanno presentato i
risultati al ministero.
Secondo i partner, l'uso dei plotoni di camion potrebbe
assicurare una utilizzazione più efficiente dello spazio
sulle autostrade, una minore congestione ed un aumento della
sicurezza stradale.
Andreas Scheuer, ministro federale dei trasporti e delle
infrastrutture digitali, afferma: "La mobilità del
futuro sarà automatizzata e connessa in rete.
Naturalmente, questo è vero anche per la logistica.
Pertanto io supporto pienamente il settore nel portare alla
maturità nel mercato tecnologie come la marcia in plotone.
Vogliamo rendere i processi ancora più sicuri, più
efficienti e più ecocompatibili in tutta quanta la filiera di
valore.
Gli autisti hanno un ruolo fondamentale da svolgere in tale
contesto.
In un camion digitale essi saranno moderni specialisti della
logistica.
Ciò aprirà nuove prospettive alla professione".
Secondo la ricerca della DB Schenker, la marcia in plotone può
essere utilizzata in modo estensivo nella rete logistica.
Alexander Doll, direttore finanziario per il trasporto merci e
la logistica alla Deutsche Bahn AG, dichiara: "Abbiamo
analizzato la nostra rete europea di trasporto e di sicuro si può
dire che circa il 40% dei chilometri percorsi potrebbero essere
effettuati in plotone".
Per questo, tuttavia, a detta di Doll sarebbero necessari
ulteriori esperimenti e la predisposizione di un quadro normativo,
sottolineando come anche i clienti potrebbero trarne vantaggi: "Con
la marcia in plotone possiamo offrire trasporti ancora più
affidabili".
Secondo la DB Schenker, il sistema di marcia in plotone
installato sui camion della MAN ha operato senza problemi per il 98%
del tempo.
L'intervento attivo dell'autista si è reso necessario
solo una volta ogni 2.000 km, "che è molto meno di
quanto ci aspettassimo" è stato sottolineato.
Inoltre, il progetto pilota ha dimostrato una riduzione del 3-4%
del consumo di carburante.
Joachim Drees, presidente del consiglio di amministrazione della
Man Truck % Bus SE, afferma: "Siamo stati in grado di
dimostrare che la marcia in plotone ha il potenziale per contribuire
alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2.
Innanzitutto, siamo contenti che il sistema funzioni in modo
affidabile e possa incrementare la sicurezza in autostrada.
Di conseguenza, la marcia in plotone rappresenta un passo
importante per noi sulla strada dell'automazione".
Gli scienziati della Fresenius University of Applied Sciences
hanno esaminato gli effetti psicosociali e neurofisiologici sugli
autisti, notando come l'avere sperimentato il reale test sul campo
abbia apportato un notevole cambiamento nel precedentemente scettico
atteggiamento degli autisti.
La professoressa Sabine Hammer dello IKS (Institut für
komplexe Systemforschung) presso la Fresenius University of Applied
Sciences commenta: "Una generale sensazione di sicurezza e
fiducia nella tecnologia riecheggia nella valutazione da parte degli
autisti delle specifiche situazioni di guida.
Nessuna di loro è stata descritta come incontrollabile".
Gli autisti hanno definito l'esperienza del fatto che i veicoli
di altri utenti stradali si siano immessi dalle corsie adiacenti o
abbiano saltato più corsie come "sgradevole" ma non
critica.
"A causa dei rapidi tempi di risposta del sistema, gli
autisti adesso preferirebbero una distanza di 10-15 metri"
afferma la Hammer.
Il professor Christian Haas, direttore dell'IKS, nota: "Le
misurazioni degli elettroencefalogrammi non hanno mostrato alcuna
differenza sistematica fra le corse in plotone e le corse normali a
proposito dello stress neurofisiologico sopportato dagli autisti,
cioè in termini di concentrazione o stanchezza".
Per l'uso a livello internazionale, gli scienziati raccomandano
ulteriori ricerche con periodi più lunghi in modalità
di marcia in plotone.
Peraltro, i partner del progetto hanno dichiarato "di
essere convinti che il potenziale della marcia dei camion in plotone
possa essere ulteriormente incrementato dai futuri sviluppi.
Inoltre, sono concepibili nuovi modelli aziendali digitali nella
logistica".
Il termine "marcia in plotone" si riferisce ad un
sistema che i veicoli utilizzano in strada in cui almeno due camion
guidano in un convoglio a stretto contatto in autostrada, supportati
da sistemi tecnici di assistenza alla guida e controllo.
Tutti i veicoli che guidano nel plotone sono connessi
elettronicamente l'un l'altro.
Il camion davanti stabilisce la velocità e la direzione e
gli altri lo seguono.
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