Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 GIUGNO 2019
PORTI
I PORTI DEL NORD EUROPA ALLA RICERCA DI NUOVE OPPORTUNITÀ
La natura assai competitiva del settore dei porti del Nord
Europa significa che tutti coloro che vi sono coinvolti sono
abituati agli alti e bassi, nonché alle vittorie ed alle
sconfitte.
Quest'anno è iniziato bene per il porto di Amburgo, ad
esempio, con la decisione della Hapag Lloyd di spostare i propri
servizi per gli Stati Uniti da Bremerhaven, un'iniziativa che ci si
aspetta procuri circa 550.000 TEU di risultati produttivi in più
ad Amburgo.
Zeebrugge, nel contempo, si aspetta un significativo incremento
dei container quest'anno in conseguenza del rilevamento da parte
della COSCO dell'ex terminal della APM Terminals in porto; Zeebrugge
è ora in due circuiti est-ovest della Ocean Alliance.
Ma c'è una forza schiacciante che dispone del potenziale
per aggiungere volumi o comprometterli: si tratta della Brexit.
Per i porti europei continentali che movimentano grandi volumi
di traffici del Regno Unito, la continuazione della situazione di
stallo e dell'incertezza relative all'uscita dall'Unione Europea è
una minaccia comune ed una pesante frustrazione.
Zeebrugge in reazione a questo ha fatto un certo numero di
passi, afferma l'amministratore delegato Joachim Coens: "Per lo
più si è trattato di creare la consapevolezza fra gli
esportatori e le imprese produttive che esportare in un "paese
terzo" e non in un paese dell'Unione Europea è cosa
totalmente diversa, di modo che devono prepararsi.
La seconda cosa è che il governo ha istituito alcuni
controlli doganali e controlli veterinari e alimentari in più.
C'è anche un intero piano della mobilità in atto
in caso di congestione a causa di verifiche e controlli e noi
abbiamo realizzato qualche spazio di parcheggio aggiuntivo".
Risposta digitale
Tuttavia, afferma Coens, l'iniziativa più importante è
stata la realizzazione di una piattaforma digitale che potrebbe
gestire le dogane ed altri controlli se necessario.
Zeebrugge ha istituito una piattaforma per la condivisione dei
dati denominata RX/Seaport al fine di occuparsi dell'atteso
incremento delle formalità doganali e delle altre
amministrative derivanti dalla Brexit; l'autorità portuale
afferma di aspettarsi che le dichiarazioni di importazione ed
esportazione si incrementino del 14% e del 47% rispettivamente.
"Abbiamo anche parlato con il governo del Regno Unito ed
alle autorità dell'Unione Europea a vari livelli per evitare
una dura Brexit incontrollata".
Tuttavia, la frustrazione va ben oltre la calma esteriore.
"Almeno dovremmo sapere in anticipo a quale gioco stiamo
giocando e le cose non stanno ancora così.
L'unica cosa che è avvenuta è che tutti quanti
sono d'accordo sul fatto che una Brexit dura non avrebbe senso.
Ma non è ancora chiaro che cosa succederà e
quando".
Coens riferisce che nei primi tre mesi del 2019 Zeebrugge ha
assistito ad un enorme incremento dei volumi poiché i
caricatori hanno riempito i magazzini del Regno unito in caso di una
uscita "senza accordo" dall'Unione Europea.
In seguito i volumi sono calati drasticamente ad aprile.
E dopo tutto, succederà di nuovo nel periodo di
preparazione fino alla (attuale) scadenza di ottobre?
"Probabilmente, sebbene ci sia la sensazione che ci sarà
una qualche specie di accordo, andrà tutto liscio.
Con una possibile uscita "senza accordo" la gente è
preoccupata per la penuria di prodotti".
Quanto ai volumi dopo la Brexit, afferma: "Se il Regno
Unito abbandona l'Unione Europea e l'Unione Doganale, questo crea
altre barriere e non è una cosa favorevole ai traffici.
Quello che ci aspettiamo all'inizio è almeno qualche
perturbazione dei traffici.
Ogni dazio di importazione renderebbe più costosi i
prodotti dell'Unione Europea nel Regno Unito e se la fiducia fosse
più bassa nel Regno Unito ci sarebbe una riduzione del potere
d'acquisto.
Naturalmente, lo abbiamo visto l'anno scorso: le vendite di auto
nel Regno Unito sono diminuite del 12% e questo significa che meno
auto vi sono state trasportate".
Il porto di Zeebrugge ha avuto una buona annata nel 2018 visto
che i volumi sono aumentati dell'8% fino a raggiungere i 40,1
milioni di tonnellate.
"Questo è giunto dopo alcuni anni di volumi in
diminuzione a causa del decremento del settore containerizzato"
dichiara Coens.
"I contenitori non sono tornati l'anno scorso ma stanno
arrivando quest'anno con la COSCO".
Il terminal CSP (COSCO Shipping Ports) Zeebrugge ha utilizzato
il 37% della propria capacità disponibile all'inizio
dell'anno e si avvia ad incrementarla.
I volumi delle rinfuse liquide sono cresciuti del 63% sino a 6,7
milioni l'anno scorso a causa dell'aumento del 257% dei volumi di
GNL per 3,5 milioni di tonnellate.
Le consegne di GNL della Sabetta sono iniziate nel 2018 ed i
volumi dal Qatar sono aumentati dopo i recenti decrementi.
Zeebrugge fornisce anche il bunkeraggio di GNL mediante una nave
in porto, nell'ambito di un accordo con la Fluxys.
"Abbiamo navi porta automobili della UECC già
alimentate a GNL e questa tipologia crescerà negli anni a
venire; sappiamo che stanno arrivando altre unità di nuova
costruzione che usano il GNL, fra cui porta automobili,
portacontainer, navi da crociera e rimorchiatori".
Il porto è altresì un punto di approdo per un
grande quantitativo di energia eolica; sta puntando alla possibilità
di utilizzare un po' di tale alimentazione per realizzare l'idrogeno
dall'acqua di mare.
"Abbiamo il GNL quale carburante navale per i prossimi anni
ma l'idea dell'idrogeno è per il futuro".
Acquisire vettori
Il porto di Amburgo si aspetta un incremento del 5-6% dei volumi
containerizzati quest'anno grazie allo spostamento in porto di
volumi statunitensi da parte della Hapag-Lloyd.
"Questo è alquanto significativo" afferma Axel
Mattern, amministratore delegato del marketing del porto.
"Tutti i carichi sono destinati all'hinterland e non al
trasbordo; questo è molto importante per Amburgo dal momento
che il nostro sistema dell'hinterland è assai complesso e va
sempre meglio".
Lo sviluppo veramente più importante, tuttavia, consiste
nel fatto che l'approfondimento dell'Elba sta finalmente progredendo
dopo una saga durata circa 18 mesi.
"I primi lavori sono in corso: la realizzazione dei
posti-tappa di modo che le grandi navi possano passare affiancate
all'interno del canale di navigazione" afferma.
"I lavori saranno completati entro la fine di quest'anno,
dando la possibilità di movimentare il doppio di navi con le
maggiori dimensioni rispetto a quanto eravamo in grado di fare
finora.
L'approfondimento aggiuntivo sarà completato nel 2021 e
comporta un sacco di lavori di costruzione lungo il fiume".
L'attenzione è inevitabilmente concentrata sulla
possibilità di attirare altri carichi ad Amburgo,
specialmente quelli pesanti che potrebbero essere difficili da
movimentare con le attuali limitazioni di pescaggio.
C'è tanto interesse in ordine alle future possibilità,
afferma Mattern: specialmente quelle inerenti al settore chimico,
che desidera avere questa opzione quale alternativa ai soliti
Anversa e Rotterdam.
"Gli piacerebbe avere la possibilità di inviare i
carichi su treno ad Amburgo: si tratta di prodotti chimici pesanti
in contenitori per rinfuse" dichiara.
La digitalizzazione continua ad essere un punto di attenzione
essenziale per Amburgo, che ha iniziato presto ad imporsi come porto
intelligente e attualmente è un'area di prova per il 5G.
"Il 5G è già stato installato ed ora abbiamo
bisogno di esempi pratici da trattare in porto" afferma
Mattern.
"Ci occorre di vedere che cosa davvero si può fare
in termini di soluzioni logistiche: ad esempio, con i droni
utilizzati in porto per la manutenzione, i ponti di controllo e le
chiuse, ed i ROV sottomarini per il controllo del letto del fiume,
dei muri di banchina e persino degli scafi delle navi.
Al fine di essere in grado di farlo, si ha bisogno del 5G perché
gli occorre la trasmissione di grandi quantitativi i dati in maniera
davvero intelligente e veloce".
Porto innovativo
Il porto di Anversa, in un primo trimestre nel quale i volumi
sono calati del 3%, ha riferito che marzo è stato il mese più
forte di sempre quanto ai volumi containerizzati.
Ci si aspetta che il traffico in più della MSC da aprile
continui a spingere i risultati containerizzati più in alto
nei prossimi mesi.
"Il porto sta facendo molto bene" afferma Luc Arnouts,
vice presidente relazioni e reti internazionali.
"La Ineos, che è già presente in porto, si
accinge ad investire 3 miliardi di dollari in due nuove fabbriche e
si tratta di un segnale molto forte.
Amiamo i flussi dei carichi ed ancora meglio, naturalmente, è
attirare investimenti che ancorare flussi di carichi al porto.
Unitamente ad altri progetti come il Borealis (la società
petrolchimica sta per costruire un impianto per la deidrogenazione
del propano nel suo sito esistente nell'area portuale),
complessivamente 5 miliardi di dollari vengono investiti nel polo
chimico dei Anversa, di modo che siamo particolarmente ottimisti per
il futuro".
Assieme alla movimentazione dei carichi, i porti e le autorità
portuali devono assumersi le proprie responsabilità quando si
tratta di questioni come il cambiamento climatico, la transizione
energetica e l'innovazione, afferma Arnouts.
L'Autorità Portuale di Anversa ha recentemente costituito
un consorzio di cinque imprese che svilupperanno un dimostratore per
un progetto energetico al metanolo.
Esso viene considerato come il prossimo passo nella transizione
a fonti energetiche alternative e ad un porto neutrale nei confronti
del carbonio.
"Abbiamo un sacco di energia verde in porto: per lo più
eolica ed un po' di solare" afferma Arnouts.
"C'è il potenziale per stoccare l'eccesso nelle
batterie ma questo presenta i suoi limiti.
Così l'idea è quella di utilizzare questa energia
verde per ricavare l'idrogeno dall'acqua mediante l'elettrolisi.
Quell'idrogeno può essere combinato con la CO2,
che abbiamo in grande quantità nei nostri poli chimici, per
creare metanolo.
È un modo per stoccare energia in una componente chimica
che può essere utilizzata in due modi, quale fonte energetica
ovvero nel polo chimico, dove tanti processi utilizzano il metanolo
che ora viene importato".
L'autorità portuale è anche coinvolta nel
consorzio SAFIR costituito per comprovare la gestione integrata del
traffico dei droni.
Il SAFIR porterà avanti studi e dimostrazioni che
comprenderanno voli ispettivi nel porto di Anversa.
"Per una intera giornata a giugno renderemo disponibile
l'intera area portuale quale area di prova alle imprese che
sviluppano la tecnologia dei droni per test simultanei" afferma
Arnouts.
"Consentendo che l'area portuale venga utilizzato come
banco di prova dal vero, l'Autorità Portuale di Anversa sta
facendo di più che limitarsi a caricare e scaricare merci.
Si tratta di un ruolo che stiamo assumendo sempre più
quale porto innovativo".
La Polonia mira più in alto
Gli importanti investimenti portuali preso i porti marittimi
polacchi di Stettino e Swinoujscie comprendono la costruzione di una
nuova banchina di carico per il GNL e di un nuovo terminal
container, realizzando operazioni portuali del tutto nuove nella
penisola di Ostrów Grabowski ed estendendo e migliorando la
movimentazione delle rinfuse, le merci generali e le operazioni dei
traghetti.
I porti gemelli hanno movimentato volumi da record l'anno scorso
ed i carichi sono aumentati del 12,5% sino a 28,6 milioni di
tonnellate.
Le importazioni ed esportazioni di carbone sono aumentate del
61% sino a 3,4 milioni di tonnellate, mentre i minerali grezzi sono
saliti del 30% ed il carburante del 18%.
Tuttavia, la movimentazione dei container è stata in
ribasso del 13%, cosa che le Autorità Portuali di Stettino e
Swinoujscie hanno descritto come una grossa sorpresa.
Dariusz Slaboszewski, presidente dell'autorità portuale,
afferma: "Le cifre sono molto incoraggianti ai fini dello
sviluppo dei porti di Stettino e Swinoujscie.
Esse sono il risultato della creazione delle migliori condizioni
possibili per le attività nei porti e l'implementazione di un
piano solido e lungimirante concentrato sullo sviluppo di
infrastrutture portuali".
Stettino e Swinoujscie formano un complesso portuale che è
in grado di movimentare praticamente ogni tipo di merce, afferma
Slaboszewsk.
"L'alta qualità dei servizi forniti è stata
apprezzata dagli armatori che hanno classificato i due porti come i
migliori per la movimentazione delle rinfuse secche nel rapporto del
2018 della BIMCO.
I porti fruiscono di un'eccellente localizzazione geografica con
accesso a modalità di trasporto ecocompatibili, comprese la
marittima, la terrestre e la ferroviaria.
Disponiamo di buoni collegamenti di trasporto stradale
all'hinterland, mentre il terminal traghetti di Swinoujscie è
all'avanguardia nel Mar Baltico meridionale per quanto riguarda i
servizi alla volta della Svezia.
Quasi ogni ora un traghetto parte da Swinoujscie diretto ai
porti di Ystad o Trelleborg.
Inoltre Swinoujscie effettua operazioni in un terminal GNL".
I piani relativi ai prossimi due anni comprendono la costruzione
della nuova banchina Norweskie da 300 metri e l'ammodernamento di
altre due, con l'incremento della profondità lungo banchina a
12,5 metri, l'ampliamento del canale Debicki a 200 metri e
l'approfondimento a 12,5 metri al fine di incrementare la capacità
per le merci generali, nonché la bonifica dell'inutilizzato
bacino Notecki utilizzando i materiali derivanti dal dragaggio del
bacino Kaszubski allo scopo di estendere gli impianti per la
movimentazione delle rinfuse.
Al terminal traghetti, gli ormeggi 5 e 6 vengono combinati in un
ormeggio più lungo per navi di fino a 270 metri.
Sono in corso di costruzione nuove aree per cantieri ed un
cavalcavia, così come strutture ferroviarie per consentire il
trasporto intermodale.
Più in là esistono piani per realizzare una
banchina di carico GNL nel porto esterno di Swinoujscie per
consentire la distribuzione di GNL nell'ambito della regione del Mar
Baltico così come per il bunkeraggio, nonché un
terminal container ad est del porto esterno di Swinoujscie che sarà
operativo entro il 2023.
Sulla penisola di Ostrów Grabowski, sono in programma tre
nuove banchine per contenitori, carichi convenzionali e carichi
pesanti, oltre ad altre tre per i carichi alla rinfusa, mentre la
parte centrale da 25 ettari della penisola dovrebbe provvedere alle
attività logistiche e correlate al porto.
Obiettivi ambiziosi dei porti terrestri
I tre porti terrestri olandesi di Zwolle, Kampen e Meppel hanno
assistito ad un'ascesa stabile dei volumi containerizzati da quando
hanno siglato un accordo cinque anni fa per lavorare assieme.
Nel 2014 i porti, che condividono la stessa rete di idrovie
interne, movimentavano 35.000 TEU; l'anno scorso la cifra è
stata di 138.000 TEU.
Essa potrebbe apparire piccola rispetto a quelle dei giganteschi
vicini come Rotterdam ma Jeroen van de Ende, direttore generale di
Zwolle dal 2016, ha messo gli occhi addosso a qualcosa di molto più
grande.
Al momento, ci si concentra sul tenere i container fuori dalla
strada per metterli sulle idrovie trasportandoli su chiatta da e per
i porti di Rotterdam, Anversa ed Amsterdam, supportando la logistica
dei principali produttori della regione.
Tuttavia, i porti hanno esercitato notevoli azioni di lobby per
gli investimenti finalizzati al miglioramento della chiusa di
Konwerderzand che migliorerebbe l'accesso allo Ijsselmeer ed
effettivamente li renderebbe "porti marittimi interni" con
la possibilità di movimentare trasporti marittimi a corto
raggio, afferma van de Ende.
"Insieme formiamo un porto alquanto grande che ha
movimentato 138.000 TEU e 7 milioni di rinfuse secche e liquide nel
2018.
L'ampliamento e miglioramento delle chiuse darebbe un
sensazionale impulso economico della regione e renderebbe Zwolle un
porto marittimo a corto raggio.
La decisione non è stata presa dal governo: la stiamo
aspettando.
Ma nel frattempo rappresenta un fatto unico che tre città
e due provincie stiano lavorando assieme in una comunità
portuale e noi faremo di più per gestire la nostra
amministrazione ed i nostri dazi con un solo porto.
Noi cooperiamo a stretto contatto con Rotterdam, Amsterdam ed
Anversa, e abbiamo regolari servizi containerizzati giornalieri da e
per questi porti.
Pensiamo che i numeri relativi ai contenitori cresceranno ancora
quest'anno poiché le imprese ammettono che i carichi
movimentati via acqua siano più sostenibili di quelli via
strada".
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