Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 30 GIUGNO 2019
PROGRESSO E TECNOLOGIA
LA REALIZZAZIONE DELLA CITTÀ INTELLIGENTE
Mentre lo sviluppo sempre più rapido del settore dei
trasporti ha assistito alla trasformazione di diversi porti in
ambienti intelligenti e connessi, il passaggio alla connettività
deve ancora verificarsi al di là del varco portuale.
Come sostengono Benjamin Vernooij e Mary Etienne della Dell EMC,
"occorre che i porti guardino all'esterno" e prendano in
considerazione un proprio ruolo in un ecosistema dei traffici molto
più grande, specialmente poiché le filiere logistiche
globali e locali adottano la crescente tendenza alla
digitalizzazione.
Una componente fondamentale di questo movimento è
l'ascesa della città e dell'intera urbanizzazione
intelligenti; poiché ci si aspetta che il 60% della
popolazione mondiale vivrà in città entro il 2050,
secondo TechRepublic, questi ambienti stanno sfruttando le nuove
tecnologie per diventare più intelligenti e capaci di
supportare i propri cittadini.
Dato che i porti ed i terminal servono da centri economici
essenziali in un gran numero di grandi città in tutto il
mondo, molte delle quali si stanno già dando da fare per
diventare più intelligenti, gli armatori e gli operatori di
questi indispensabili hub commerciali hanno bisogno di comprendere
come adattarsi.
L'ascesa della città intelligente
Grosso modo nella stessa maniera in cui le tecnologie come i
sensori intelligenti e l'Internet delle Cose connettono le
componenti nel contesto di un ambiente portuale - trasferendo i dati
da macchina a macchina allo scopo di incrementare la visibilità
e consentire un'analisi più efficace - anche i livelli di una
città possono essere collegati dai dati.
La Commissione Europea ha dichiarato che le città
intelligenti significano "reti di trasporto urbano più
intelligenti, migliore fornitura d'acqua e migliori impianti per lo
smaltimento dei rifiuti, nonché modi più efficienti
per illuminare e costruire edifici": sono solo alcuni dei
vantaggi cui si può accedere incrementando la connettività.
Con il supporto della IBM, che nel 2018 ha consegnato la prima
piattaforma di catena di blocchi come servizio affinché
venisse ufficialmente adottata dagli Emirati Arabi Uniti, Dubai è
una delle tante località che stanno facendo passi finalizzati
a questa rivoluzione.
"Dubai Intelligente si è mossa rapidamente verso il
nostro principale obiettivo di trasformare l'emirato in una città
intelligente a tutti gli effetti" sostiene S.E. la dottoressa
Aisha Bint Butti Bin Bishr, direttore generale dell'ufficio
governativo che adotta l'innovazione al fine di rendere più
trasparenti i processi e le transazioni quotidiani.
Intelligente e connesso
Prima di prendere in considerazione come un porto o un terminal
possano diventare un nodo indispensabile nel più ampio
sistema di una città intelligente, è importante capire
quali soluzioni siano in corso di sviluppo a supporto di un ambiente
urbano che si muova rapidamente, sia incredibilmente impegnato ma
anche connesso.
Fra gli sviluppi fondamentali che attualmente sono alla testa di
questo movimento, pochi sono più importanti della
introduzione delle reti 5G che non solo sono più veloci delle
precedenti iterazioni ma anche più versatili; nella città
intelligente la comunicazione fra macchine sarà altrettanto
importante delle comunicazioni fra la gente.
La Nokia, che recentemente ha partecipato alla Container
Terminal Automation Conference in relazione all'argomento delle reti
5G, è uno degli operatori di telecomunicazioni
all'avanguardia che stanno già provando queste soluzioni.
La società ha fatto da pilota ad una "concezione di
polo intelligente" finalizzata alla soluzione del problema
della capacità di rete, un ostacolo chiave che dev'essere
superato per coprire adeguatamente il numero di utenti, servizi e
dati che interagiscono nell'ambito di una città intelligente.
Trovando il modo di incrementare la capacità di
trasferimento dei dati, la Nokia ha reso fattibili servizi digitali
che diventeranno il fondamento di come opera questo moderno
ambiente.
Connettere i porti
Molti porti e terminal, come si legge in una recente informativa
di PTI, stanno scegliendo di investire anche in reti avanzate,
conducendo esperimenti in proprio allo scopo di determinare quali
nuove applicazioni e servizi diventeranno possibili con la velocità
in più e la banda larga offerti dalla 5G.
Sebbene questi fondamentali hub commerciali stiano cercando di
diventare più connessi di per sé, alla fine avranno un
ruolo essenziale da svolgere nella città intelligente come
uno dei principali attivatori di commercio e logistica, a livello
locale, regionale e nazionale.
Per i porti, comunicare con le aziende locali che supportano le
loro operazioni è un aspetto fondamentale dei processi di
pianificazione e della gestione dei risultati produttivi
containerizzati.
L'elemento chiave, quindi, per coltivare una relazione molto più
salda ed aperta fra questi organismi, è quello dei dati.
L'ecosistema di una città intelligente viene realizzato
sul principio di collaborazione e, includendo quelle attività
che agiscono nell'ambito di un porto, genera informazioni che sono
accessibili dove ce n'è maggiore necessità.
Una volta sviluppata la rete intelligente, potrebbe essere che
lo spazio nel magazzino vicino - che assicura capacità di
stoccaggio in più per i contenitori in attesa di entrare in
porto - sia visibile per l'operatore in tempo reale, agevolando una
supervisione molto più esaustiva dei requisiti di capacità.
Abilitare la logistica
Un'altra area chiave in cui sia un porto che una città
intelligenti saranno in grado di interagire l'un l'altra è
quella dei veicoli connessi; se il primo deve pianificare le proprie
operazioni più efficientemente in futuro, è essenziale
che l'ubicazione ed il momento atteso di arrivo di un camion siano
visibili.
Nella città intelligente, questo livello di trasparenza
può essere conseguito attraverso la tecnologia dei sensori e
l'Internet delle Cose, che segue la progressione del veicolo e
addirittura le merci che esso trasporta al fine di rendere le
filiere distributive più scorrevoli ed adattabili,
specialmente in caso di eccezioni o ritardi.
Lo sviluppo di comunicazioni V2V (da veicolo a veicolo), che
consentono la guida autonoma anche in uno scenario di congestione,
potrebbe anche rappresentare un enorme impulso per le filiere
distributive di domani, riducendo i traffici, eliminando i
potenziali incidenti e consentendo la movimentazione dei carichi da
e per il porto alla svelta.
Più significativamente, è qui che il porto
digitale intelligente del futuro può iniziare a guardare al
di là del varco e pensare più attentamente al proprio
ruolo in una filiera molto più grande di parti collaborative
che tutte quante si mettono assieme e condividono i dati per rendere
più efficienti i propri processi.
Come asserisce Yossi Sheffi, professore ed esperto di filiere
distributive al MIT, "La sfida è quella di sviluppare
ciò che i clienti reclamano: trasporto marittimo da capo a
capo, affidabile e omogeneo ad un costo ragionevolmente basso".
Porti e città più intelligenti potranno solo
contribuire a conseguire questo obiettivo.
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